Se io, se lei.

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                                    Luigi
<<Luca sta, ehm sta arrivando>> disse lei con voce tremante.
<<Ehm va bene>> dissi portandomi la mano fra i capelli.
<<Guarda se vuoi ti faccio richiamare da lui, anzi si, direi che è meglio>> disse velocemente.
<<No! Carola aspetta!>> dissi velocemente in modo tale che lei non chiudesse la chiamata.
<<Che c'è Luigi?>> disse nervosa
<<Come stai?>> chiesi abbassando tutte le mie difese.
<<Sto bene. Grazie>>. Improvvisamente Carola diventò fredda.
<<Ne sono felice, ehm come va al balletto?>> iniziai a balbettare, ero nervoso, parecchio nervoso.
<<Bene, tra poco ci sarà il debutto>> lei di suo canto continuava ed essere più fredda di una lastra di ghiaccio.
<<Oh ecco Luca!>> proseguì la ragazza.
<<Carola aspett>> non conclusi la frase poichè la voce di Luca si sovrappose alla mia.
<<Gigino bello>> disse il ragazzo
<<Non pensavo fossi con lei>>
<<Si>> disse secco
<<Volevo chiederti di vederci questa sera ma una volta che sei con Carola non credo sia una cosa fattibile>> la cosa che i due fossero insieme mi infastidiva, anche se so che i due erano molto amici e non c'era da preoccuparsi ma mi infastidiva comunque.
<<Perché no?>> domandó Luca
<<Mi odia, ecco perché>> ammisi con molto rammarico
<<No, non è così, anzi sono pronto a dimostrartelo>>
<<Come?>> ammetto che Luca mi stava incuriosendo molto.
<<Stasera si esce>> disse
<<Va bene. Vedo Alex se ha da fare>> mormorai
<<Perfetto, allora adesso chiamo qualcuno e ci sentiamo dopo>> rispose lei
<<Si ma dillo a Carola>> precisai
<<Questo non te lo prometto>> Luca non mi diede il tempo di rispondere, chiuse la chiamata di getto lasciandomi spiazzato.
Stasera l'avrei rivista e avrei avuto modo di chiederle scusa, sono pronto a tutto, persino a prendermi una sberla pur di avere il suo perdono.

                                   Carola
Dopo che diedi il cellulare a Luca corsi in camera mia, presi il mio Porcky e lo strinsi forte a me.
Mi gettai sul letto e accesi l'aria condizionata era ormai metà settembre ma a Roma faceva ancora un caldo assurdo.
<<Posso?>> udii la voce di Luca dall'altro capo della porta, bussò persino.
<<Certo>> mi misi composta con la schiena appoggiata alla testata del mio comodo letto.
<<Allora!>> iniziò lui
<<Che vuoi?>> domandai alzando un sopracciglio.
<<Stasera devi essere più bella di quanto tu non lo sia già>> disse
<<Perché?>> domandai
<<Perchè si esce! Ne avevamo già parlato>> Urló quasi
<<Solo per questo?>> chiesi
<<Si>> rise nervoso
<<Mhm, che voleva Luigi?>> domandai ancora
<<Nulla una chiamata di cortesia>>.
<<Mhm>> mormorai
<<Avanti dai fammi vedere cosa potresti mettere>> rise Luca
<<Ma perché tutto quest'interessamento al mio vestiario Lu! Metterò qualsiasi cosa mi ispiri>> Risi, subito dopo il suono del citofono rimepì casa.
<<Ecco hai visto, andiamo a mangiare, deciderò io dopo>> puntualizzai.
Mangiata le pizze andai a vestirmi, misi un pantalone nero con una camicetta bianca a sbuffo, mi truccai leggermente e sistemai i capelli, tacchi a spillo neri ed eccomi pronta.
<<Sono abbastanza bella?>> Risi palesandomi a Luca.
<<Elegante e raffinata come sempre>> sorrise
<<Ho soddisfatto le tue aspettative?>>
<<Assolutamente si>>.
Presi le chiavi dell'auto, Luca insistette per guidare lui e dopo varie battutine decisi di farlo guidare arrendendomi.
Arrivati al suo hotel Luca prese le valige e saldò il conto, subito dopo mise in moto l'auto e partimmo verso un locale scelto da lui.

Luigi
<<Ok ci sto, anche perché mi è dispiaciuto non poter partecipare alla cena di ieri>> disse Alex. Il mio rapporto con Alex era migliorato molto, l'ultima parte del programma non l'abbiamo vissuta benissimo ma subito dopo il nostro chiarimento non ci siamo più lasciati anche perché lavoriamo a stretto contatto nella stessa casa discografica e devo dire che non ne potrei esserne più felice, per me lui è un grosso sostengo e so che su di lui posso sempre contare.
<<Quindi chiamiamo anche gli altri che dici?>> chiese lui
<<Si certo, chiama chi vuoi>> gli dissi con la testa altrove e lui se ne accorse.
<<A che pensi?>> mi chiese Alex.
<<A nulla>> divagai
<<Avanti, non mentire, so che c'è qualcosa sotto>>
<<Ho un po d'ansia>> ammisi
<<Cosa? Ho sentito bene? Luigi Strangis ha l'ansia? Tu che trattieni le emozioni hai ansia? Ma sei sempre tu o qualcuno si è impossessato di te?>> mi prese in giro Alex.
<<Non sei affatto divertente>>
<<Non volevo esserlo, semplicemente perché hai ansia?>>
<<Perché quando ieri sera l'ho rivista qualcosa in me si è scatenato>> ammisi
<<Menomale che ti quella sensazione non l'hai avuta>> rise mettendo il dito nella piaga.
<<Cosa?>> feci il finto tonto
<<No, nulla, oh guarda mi sta chiamando Albe, esco un momento>>.
Alex uscì ridendo al telefono con Albe ed io rimasi li, seduto su una sedia con la mia chitarra fra le mani.
Una melodia invadeva i miei pensieri così iniziai a pizzicare le corde del mio strumento.
Se io avessi evitato di trattenere le emozioni forse ad oggi sarebbe stato tutto diverso, forse starei vivendo la storia più bella della mia vita, oppure starei soffrendo per amore.
Se lei non mi rivolgesse la parola probabilmente ne morirei.
Se io non avessi fatto lo stronzo probabilmente saremmo ancora amici.
Sei lei mi rifiutasse potrei morirne ma avrebbe ragione, l'ho ferita, l'ho umiliato e ti chiedo perdono mia piccola Carola. I pensieri mi stavano facendo scoppiare la testa, dovevo scrivere il mio stato d'animo su un foglio e metterlo in musica, fare di quella melodia una nuova canzone, una canzone piena di rimpianto e scuse che forse prima io poi riuscirò a farti sentire.
"Se io, se lei".
Titolo più adatto non potevo scegliere così inizia a scrivere la musica su un pentagramma e mettendo ogni tanto la matita fra i denti diedi un senso alla melodia che avevo in testa.

Carola
<<E quindi si può sapere chi viene questa sera?>> chiesi a Luca appoggiando la schiena alla sedia.
<<A quanto ho capito Alex, Serena, Albe>> guardai l'ingresso del piccolo locale in cui eravamo, era appena fuori Roma sembrava un posto tranquillo, Luca diceva che lo era ma soprattutto che si ci divertiva molto per via del buon bere e della musica, si ballava ed io non potevo esserne più felice.
<<Luigi>> dissi deglutendo successivamente. Lo vidi entrare in tutto il suo splendore, il fiato divenne corto e di il cuore sono certa che smise di battere per una frazione di secondo.
<<Non so se Luigi verrà>> mentì Luca.
<<No Luigi è qui, con Alex e gli altri>> dissi
<<Ops>> rise
<<Luca, non fare lo stupido, so che c'è il tuo zampino sotto>> dissi  agitata.
<<Carola io>> rise cercando di giustificarsi.
<<Sta zitto, io ti uccido>> mormorai mentre gli altri si avvicinavano. Luca rise ancora ed io sentii l'agitazione più presente che mai.
Serena appena mi vide mi abbracciò subito, la strinsi forte a me e poi abbracciai Albe e Alex.
Poi eccolo qui, dinanzi ai miei occhi.
<<Ciao Carola>> disse imbarazzato.
<<Ciao>> risposi, nessun abbraccio, niente di niente, un semplice saluto freddo, guancia a guancia, come se fossimo di estranei.

Destini ||CaroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora