Michele e Luca.

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                                    Carola
L'assordante rumore del citofono della mia casa si fece spazio in quel luogo silenzioso, corsi ad aprire senza chiedere chi fosse sapevo già chi era e non potevo esserne più felice.
Aprii la porta e vidi salire il mio fratellino le scale, il suo cappellino con la visiera fu la prima cosa che vidi.
<<Sorellina>> sorrise Luca correndo verso di me
<<Sorellona forse volevi dire>> Risi.
Luca mi abbracciò e mi sollevò da terra.
<<Mi sei mancato>> urlai quasi stretta a Luca.
<<Anche tu Carola>> disse lui facendo tornare con i piedi per terra. Io e Luca entrammo in casa e gli preparai subito un buon caffè.
<<Non sarà mai buono come quello che mi prepari tu a Napoli>> sorrisi
<<No è buono dai>> ricambiò il sorriso Luca.
<<Allora l'hai sentito?>> sbottai
<<Si Caro>> divenne serio <<e dalla tua espressione immagino che tu non l'abbiamo ancora sentito>> continuò.
<<Zero, dopo che ho visto il visualizzato qualche tempo fa non gli ho più scritto, ne messo un like, niente di niente. Mi sento così scema>> ammisi
<<Non sei scema, sei solo ancora molto innamorata di Luigi>> precisò
<<Innamorata di uno che non mi ha mai voluta>> alzai gli occhi al cielo.
<<Di questo ne dubito>> sottolineò Luca.
<<Non dire cazzate Luca>> ringhiai
<<Lui per a parer mio ha sempre provato qualcosa ma era troppo preso da altro per ammetterlo e da un lato ha fatto anche bene perché non ti ha fatto soffrire>> disse
<<No perché sono state e sto bene vero? Soffro come un cane lo sai. Da un anno a questa parte mi sono annullata sentimentalmente parlando per lui e non ho avuto nemmeno un'amicizia come risconto>> dissi rabbiosa
<<Lo so Caro ma hai visto che vite frenetiche abbiamo, tutti quanti intendo, non abbiamo a volte il tempo di respirare. Guarda com'è finita tra Alex e Cosmery>> disse
<<Ma guarda Dario e Sissi invece o Albe e Serena>> risposi a tono.
<<ok però adesso basta, non parliamo più di Luigi, parliamo di Carola>> sorrise Luca
<<Che vuoi sapere?>> chiesi
<<Tutto>> concluse Luca mostrando un sorriso smagliante.

Luigi
<<Bello!>> esclamò Michele abbracciandomi
<<Come stai?>> gli chiesi subito
<<Tutto bene, tu come stai?>> domandó lui
<<Bene>> sorrisi
<<Siamo sulla cresta dell'onda eh>> sottolineò Michele.
<<E si sta così bene>> risposi
<<Lo so amico mio>> sorrise gentilmente Michele.
Entrammo in auto e andammo in un bar nelle vicinanze degli studi. Alcuni di noi oggi avrebbero dovuto provare i pezzi richiesti da Maria.
<<Sai se oggi c'è?>> Michele non mi fece finire di chiedere che continuò lui per me.
<<Carola? No lei prova domani>> disse mescolando lo zucchero nel caffè.
<<Ah!>> mormorai
<<Che c'è ci sei rimasto male?>> rise quasi Michele.
<<No, ma che dici>> mentii
<<Avanti Luigi ti conoscono>>
<<Michi, ok, sono sincero da quando Maria ha chiamato qualche giorno fa non ho fatto altro che pensarla>> ammisi
<<Se posso essere sincero>> mormorò Michele
<<Credule>> ammisi
<<Lei non ha fatto altro che rincorrerti Gigi, è stata male, non le hai nemmeno risposto ad un messaggio, figuriamoci se le hai scritto>> iniziò a parlare.
<<Lo so, sono stato uno stronzo>> ammisi
<<Un grande stronzo>> sottolineò lui
<<Non infierire>>
<<Hai detto tu di essere crudele>> ghignò
<<Vaffanculo>> Risi

Carola
<<Che dici? Sto bene?>> sfoggiai davanti a Luca un abito lungo nero, con uno spacco sulla coscia
<<Maronna mij, sei uno splendore>> disse Luca
<<Grazie fratellino>> sorrisi
<<Sei sicuro che non ci sarà?>> chiesi preoccupata
<<Tranquilla, non dovrebbe>> disse
<<Che vuol dire non dovrebbe Luca?>> mi bloccai con le chiavi di casa in mano.
<<Da qual che so no, Michele mi ha detto che dopo le prove è andato via>> rispose Luca
<<Eh va bene>> sbuffai.

Luigi
<<Avanti vieni a cena>> insistette Michele al telefono
<<Non posso domani ho un appuntamento in studio>> puntualizzai
<<Ma dai è una cena, da quanto tempo non vedi Sissi? O Luca? O Albe?>> insistette Michele
<<Magari passo dopo cena>> mi arresi
<<Allora ti mando la posizione>>
<<Ok Michi>>
<<Ci conto>> concluse poi la chiamata.

Carola
<<Quanto sei bella!>> esclamò Sissi vedendomi arrivare.
<<Tu sei stupenda!>> le dissi abbracciandola.
Salutai gli altri presenti, era tantissimo che non vedevo alcuni di loro, la cena proseguì benissimo, tra risate e racconti. Sembrava di essere tornati in casetta.
<<Quindi domani chi prova?>> chiede Albe
<<Io, Luca, te, Sissi, Nunzio e Alex>> a quanto so.
<<Strabello>> commentó Albe
<<Che bella serata! Mi eravate mancati>> commentò Serena
<<Anche a me>> commentai
<<Quando andrai a New York?>> le chiese Michele
<<A metà ottobre>> rispose lei.
Michele si alzò dal tavolo per via una telefonata ed io ne approfittai per salutare tutti.
<<Vai già via?>> mi chiese Sissi
<<purtroppo sì, domattina ho le prove al balletto e nel pomeriggio quelle agli studi>> dissi
<<Fai bene ad andare a riposare tesoro>> commentò Serena
<<E dato che tu vai a me chi mi accompagnerà in hotel?>> chiese Luca
<<Io vecchio>> rise Albe.
<<Scrivimi appena arrivi. Ciao ragazzi>> salutai tutti.
Percorsi il viale che costeggiava l'ingresso del locale e vidi Michele.
<<Vai via?>> domandó lui
<<domani ho prove su prove>> spiegai velocemente
<<Peccato>> commentò lui
<<Dai ci vediamo in questi giorni eh e ci sentiamo domani ovviamente>> sorrisi e lui ricambiò.
Arrivata in auto presi un respiro, Luigi non c'era come aveva detto Luca e con molta sorpresa non lo pensai nemmeno un secondo. Stare con i ragazzi mi aveva fatto bene, mi sentivo di nuovo all'interno della casetta. Mi sentivo a casa.
Misi in moto l'auto e iniziai a guidare, ero ancora vicina al locale dove c'erano i ragazzi, ad un tratto un ragazzo a piedi però mi tagliò la strada, così frenai di botto.
<<Ma sei scemo?>> urlai abbassando il finestrino.
<<Carola>> disse lui guardandomi dritta negli occhi. Non potevo crederci, era lì, dopo un anno davanti a me e il cuore non faceva altro che battere all'impazzata.
<<Luigi>> mi limitai a dire.

Destini ||CaroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora