Per tutte coloro che credono di avere le ali spezzate,
Sognate, solo così potrete volare. Se credete di aver perso, usate l'immaginazione, solo così potete trovare la vostra salvezza.-Campanellino: Perché non riesco a volare?
-Peter Pan: Per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici.
(Peter Pan)Il trauma più grande lo vivi nella tua infanzia.
Con il passare del tempo cerchi di dimenticarlo, sai che devi andare avanti ma non ci riesci.
È come se sei alle prime armi come guidatore, fai retromarcia, poi devi andare avanti, ma non riesci perché ti iniziano a tremare le mani e le gambe, inizi ad innervosirti, ma sai perfettamente che quello non è il modo giusto, quindi ci riprovi, ma con scarsi risultati, e allora pensi: "sarà per una prossima volta."
Ma perché continuare a dire questa frase se sai che non ci riuscirai mai? O almeno non ci riuscirai, se non riprovi più volte.
So che vi sto facendo una lezione di macchine, ma non è questo il punto, penserete che io sia un idiota totale, e fate bene a pensarlo, perché in questo momento non so nemmeno io come interpretare la mia storia.
Sono fatta così! È tutto quello che riesco a dire!
Ma non è una frase giusta!
Perché non puoi giustificati dicendo che sei fatta in quel modo, perché ci sono tanti modi di reagire, di parlare, di tacere, di gesticolare, il mondo è zuppo pieno di particolari che se non guardi con attenzione, non ci farai mai caso.Sono fatta così! Non è un bel modo di gestire la situazione, sopratutto con una persona che ti sta a cuore.
Sono fatta così! Non risolverà mai i tuoi mille problemi.
Sono fatta così! Non è un modo carino di far capire che sei maturata.
Come puoi far capire a quella persona che ha sbagliato a farti così del male, ma tanto male che quel dolore non riesci più a gestirlo.
Questo è un mio sfogo personale!
Cerco solo una persona che saprà amarmi nel modo giusto, e non farmi piegare alle porte dell'inferno.
Una ragazza di diciannove anni, dovrebbe raccontare la sua storia come se stesse vivendo la favola più bella al mondo, invece mi ritrovo a scrivere sul mio diario bianco con una penna dall'inchiostro viola che io sono una ragazza di diciannove anni che nel passato dei suoi otto anni di vita ne ha passate tante.
Una madre dovrebbe essere il tuo punto di riferimento, una madre è tutto ciò che può rimanerti nella vita, quella persona che ti ha fatto nascere dovrebbe darti vita e non farti soffrire per anni, causandoti cicatrici sulla tua pelle delicata.
Una madre che dovrebbe metterti al primo posto, darti il suo cibo per farti saziare, e no, che lei mangia e tu devi guardarla e starti in silenzio per paura che ti causi il trauma fondamentale.
Una madre che se sei malata, dovrebbe guarirti, e non metterti un uomo sconosciuto nel letto, e non poterti ribellare.
In nastro nero che ti compre la bocca, come se tu fossi nata muta.
Questo è solo un piccolo assaggio della mia infanzia tortuosa.
Il viola è il mio colore preferito, perché tra la combinazione del rosso e il blu, che hanno il significato di amore e saggezza.
L'amore la sto ancora cercando, mentre la saggezza non so se riuscirò a recuperarla.
Il viola può mischiarsi al nero, come quest'ultimo può mischiarsi con il viola, odio il nero, perché rappresenta il buio delle notti che trascorrevo guardando mia madre spegnersi poco a poco, ma un giorno riuscirò ad amarlo, cercherò con lui che farà la combinazione perfetta tra il viola e il nero.
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BLACK INK
RomanceKeira Wilson sarebbe stata la solita ragazza solitari che ama l'immaginazione, ma quando in una delle sere piovose di Locarno in Svizzera divennero buie e tempestose l'auto sbandò fuori strada cadendo da un ponte perdendo suo padre e suo fratello. ...