capitolo 3

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-Allora, ti senti meglio?- mi chiede la ragazza, un pó disgustata dai rumori che sente provenire dal bagno.
-Si grazie. Mi sono quasi svuotato.-
Questo bagno non si puó piú chiamare bagno da tutta questa sporcizia che c'é.
- Sto uscendo- subito la ragazza si tappa il naso per non sentire la puzza che mi sto trascinando dietro.
-Oh accidenti che puzza terribile-
-Si scusa, ti prometto che ti aiuteró a pulire. E scusa anche per le scarpe, te le ricompreró.-
-E con che soldi? Praticamente tu addosso hai solo i vestiti. Non una carta di identitá o un cellurare. Sei un perfetto sconosciuto.-
- Non c'é bisogno di una carta di identitá per sapere chi sono. Ormai la mia fama sará giá arrivata anche qui in Australia. Dammi un'occhiata e poi dimmi chi sono.-
- Uhm...quindi sei un personaggio famoso... Bob Dylan?- (nome fatto a caso scritto a caso)
-Ehm...no-
-Bruce Williams?- (altro nome a caso)
- Vabbé, ho capito che non mi conosci. Io sono Billie Joe Armstrong. Sono un cantautore di successo e suono nei Green Day. Ho giá fatto degli album che alcuni sono giá famosi in tutto il mondo. Ti dice qualcosa?- la ragazza mi continua a fissare, senza aprire bocca.
-Uhm...no, scusa, proprio non ti conosco. Neanche alla lontana, non ho mai sentito il tuo nome.-
- A quanto pare non sono cosí famoso come credo.-
-Peró dimmi, Billie Joe Armstrong, come cavolo hai fatto a finire nel deserto?!-
- Nel deserto?- Chiedo con aria piuttosto interrogativa, non mi ricordo come ci sono finito nel deserto, o forse sí...
- Sí, stavo facendo la mia solita ricerca di retteli rari nel deserto, quando ti ho visto svenuto. E puzzavi tremendamente di alcool!-
- Alcool...nel deserto...si, si mi ricordo. Il giorno prima era il mio compleanno, quindi mi sono lasciato andare, troppo forse, e avevo preso la macchina
e poi aveva finito la benzina così mi sono incamminato e poi il buio. Mi sono risvegliato qui su quel divano.- In parole povere é quello che é successo, anche perché non saprei come spiegarlo meglio.
- E che ci facevi qui in Australia, abiti qui?-
-No, non abito qui. Sono venuto per il mio compleanno insieme alla mia band una settimana prima. Tu invece abiti qui scometto, se ti metti a cercare rettili rari nel deserto vuol dire che lo conosci bene il posto.-
-Sí infatti abito qui. La casa l'ho ereditata dai i miei nonni.-
- E lavori?-
-Sí, faccio la maestra elementare in una cittadina qua vicino.-
- E quanti anni hai?-
- 27 anni-
- Io ne ho 34, sono sposato, la mia moglie si chiama Adrienne, ho due figli, e abito a Bekerkely in california.-
- Wow, complimenti. Hai detto che hai una band, quanti componenti ci sono oltre a te?-
- Due componenti: il bassista Mike e il batterista Tré.-
- Che bell'interrogatorio. Di sicuro adesso ti conosco di piú. Senti ma vuoi che ti do dei vestiti puliti? Creeeeedo di avercili da qualche parte.-
- Si grazie, puzzo che é una cosa orribile!-
-Se vuoi anche lavarti puliamo il bagno.-
-Sarebbe meglio- ci dirigiamo verso una piccola stanza dove ci sono gli strumenti per pulire, cosí iniziamo. Ognuno di noi ha una faccia che sarebbe da fotografare, la ragazza é ormai abituata all'odore, ma é comunque una cosa disgustosa. Meno male che mi sono trattenuto solamente vicino al cesso.
Sono imbarazzatissimo!!!
-Ok adesso é abbastanza pulito e profumato, lí c'é la doccia, e ti do i vari asciugami, vestiti e biancheria pulita. Se vuoi.-
- Se per te non é un problema sarei felice di pulirmi e cambiarmi.- la ragazza mi guida nel piano superiore salendo le scale, entriamo in una stanza dove c'é un letto matrimoniale e degli armadi. Poi lei apre un cassetto dove trova dei vestiti da mettermi, abbastanza vecchi ma aveva detto che erano di suo nonno. Me li porge e continua a frugare nel cassetto, non trova quel cerca e ne passa a un altro, poi un altro ancora e ancora e ancora; sconfitta si alza in piedi e all'improvviso diventa tutta rossa, si volta verso di me con aria imbarazzata.
-Scusa Billie, ma non trovo biancheria da uomo, e... dovresti...-
- Dovrei...?-
- Dovresti metterti la mia biancheria... se vuoi, se vuoi ovviamente, non sei affatto obbligato a farlo.- Ecco che cade il silenzio tra noi due, e... o mio dio, la sua biancheria?! A me non fa niente metterla ma ho paura di rovinargliela...
- Ma sicura? A me non fa niente metterla ma... dopo non é che l'allargo...cioé intendiamoci, sono un uomo di 34 anni, il pacco c'é l'ho. Tu invece sei una donna di 27 anni...-
- Si ma poi tanto non la metteró piú... e dovrai tenerle fin quando non avrai una tua mutanda, non starai per sempre con le mie mutande.-
- Ok, allora me la dai?-
- Va bene- Andiamo in un'altra stanza, la sua stanza, con un letto normale un armadio e tutte le varie cosettine carine. Apre un casseto in cui c'é la sua biancheria, ma non riesco a vedere niente, e non ci tengo nemmeno, insomma ho una moglie con i figli!
- Ok, questa é la piú grande che ho e purtroppo é cosí, ops.- la ragazza assume una faccia da cane bastonato, non é che esagera? Bho forse no, anche perché non ho ancora visto la mutanda. Cosí la prendo e la vedo: una mutanda tutta rosa con macchie da leopardo gialle, e merletti tutti intorno. Ma che cazzo...!
- Ehm...ti ringranzio per lo sforzo di avermi cercato la piú larga che avevi...- La ragazza senza parole mi guida di sotto al bagno.
- Ecco, vai pure a fare la doccia. C'é la chiave se vuoi chiudere, comunque non entro senza il tuo permesso.-
- Va bene, grazie mille- Cosí entro e chiudo a chiave, mi spoglio ma non so dove mettere tutti i vestiti puliti, meglio che chiamo la ragazza, sí ma come si chiama? Accidenti il suo nome, non ho altra scelta che andare fuori, ma sono nudo, in quesgo caso mi metto l'asciugamano e adesso posso ancne uscire. Vedo la ragazza sul divano leggere un libro, e quando ha sentito la porta aprire si é staccata dalla lettura e ha incominciato a fissarmi.
- Scusami ma, mi sono spogliato e non sapevo dove mettere i vestiti sporchi e non sapendo il tuo nome non sapevo come chiamarti-
- Ah sí...scusami io mi chiamo Rose ( si legge Ros, no per chi invece legge Rose), e scusa se ti fisso ma non ho mai visto cosí tanti tatuaggi in vita mia!-
- Davvero, c'é chi si fa di peggio, e dove posso mettere i vestiti?-
- C'é una cesta di fianco alla doccia, li puoi mettere lí.-
- Grazie mille Rose- E ritorno in bagno.

Bene bene bene. Ecco il terzo capitolo come promesso piú lungo di quell'altro e fatto prima che scadessero le due settimane. Lasciate pure un commento se volete e anche una di queste ★ se vi é piaciuto. E ci rivediamo con il prossimo capitolo. Ciao ciao

FANFICTION: la vacanza di Billie JoeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora