A volte un solo singolo istante può rimanerti impresso nella memoria per sempre. Siamo noi a dare importanza ai ricordi, ritagliando loro uno spazio senza nemmeno rendercene conto, e a condurli all'interno della nostra mente e del nostro cuore.
Ero convinta che Serena stesse pensando la stessa cosa in quel momento, perché aveva assunto un'aria silenziosa e vagamente assente e ripercorreva con gli occhi il contorno delle dita dell'uomo d'affari.
La sensibilità della mia amica dai riccioli d'oro la stava distruggendo, e lei ne era pienamente consapevole. E le andava bene.
Ad un tratto, quel silenzio assordante cessò.
-Tu pensi mi scriverà?- Serena mi stava guardando con quella scintilla di speranza che le faceva sempre credere alla bontà delle persone, finché quest'ultime non le voltavano le spalle.
Poso la mano sulla spalla della mia amica e peso ripetutamente le parole prima di pronunciarle: - Io non penso tu possa cercare qualcosa di serio da quel tipo, se vuoi divertirti ben venga, ma non aspettarti nulla di più-.
Percepisco un labile mugugno di approvazione e poi mi giro nuovamente ad osservare lo spettacolo ormai giunto al termine.
Sentiamo la musica spegnersi e prima di rimanere inghiottite dalla folla decidiamo di spostarci verso il bar all'aperto, già gremito di gente.
Mi rendo conto del fatto che Serena sia ancora assente, persa nei suoi rimorsi e nei suoi rimpianti, e nel tentativo di trovare qualcosa di adatto da dire non mi accorgo della presenza di Bianca alle mie spalle che mi afferra un braccio e lo tira a se con la sua solita violenza.
-Allora? Hai visto ricciolino?-
Impiego qualche secondo a decifrare le sue parole, per poi rendermi conto si stesse riferendo al nuovo animatore e illuminarmi al pensiero di quello, probabilmente esistente solo nella mia testa, scambio di sguardi.
-Okay l'hai visto, te lo si legge in faccia- mi sussurra la mia amica con l'intenzione di approfondire, ma decido di bloccare la cosa sul nascere.
-Parliamo di cose serie, hai qualche idea per far tornare Serena tra noi? Questa storia con l'uomo d'affari la sta rincoglionendo-
Bianca mi sorride per poi alzare improvvisamente il tono di voce, facendomi sussultare:
-Allora Sere, facciamo una scommessa?-
Serena si volta spaventata e guarda verso di noi senza replicarle, terrorizzata da quello che la sua mente potrebbe partorire da un momento all'altro.
-Se passi la notte con il tuo "amico", non importa se sia lui a scrivere a te o viceversa, vinci un kamikaze offerto da me, se fallisci lo paghi tu-.
Poteva non sembrare sensata come scommessa, se non fosse stato per il fatto che nel giro di un mese l'amante di Serena si era fatto sentire sì e no tre volte, e fatto vedere ancora meno.
-È l'esatto contrario di quello che le ho detto di fare io- intervengo sottovoce rivolgendomi alla ragazza che aveva appena smesso di strattonarmi il braccio.
-Non avevo dubbi, è per questo che siamo amiche-.
Mimo a Serena un sorriso di approvazione e lei scoppia a ridere, accettando la scommessa.
Il kamikaze è il drink da serata dei folli.
Si presenta come un vassoio da un metro di shottini incastrati a due a due all'interno di bicchieri di analcolici, solitamente Red Bull o Coca Cola. Nel momento in cui sollevi e bevi il primo dei due shottini, (riempiti di vodka, jeger, whiskey o ciò che preferisci) l'altro cade all'interno dell'analcolico diventando un vero e proprio drink. Rigorosamente tutto da bere a collo, ovviamente.
Essendo sei bicchieri, ovviamente il prezzo non è affatto economico e non biasimo Serena perché avrei fatto esattamente lo stesso: un insieme di drink gratis è pur sempre un insieme di drink gratis.Sono passate circa due ore e quattro shot di whiskey dall'annuncio della scommessa, la discoteca si è riempita e stanno cominciando ad arrivare i primi animatori che hanno finito le prove in teatro, consapevoli che per loro il piano bar sia completamente gratuito.
Aurora ed io abbiamo preso posto su un muretto poco distante dalla pista da ballo esterna per poter commentare al meglio le nuove coppie formatesi in serata e assistere ad eventuali scene da poter raccontare il giorno dopo.
-Secondo te, maglietta nera con la ragazza con le trecce?-
-Vedo dell'intesa, sai vero che lui è fidanzato?-
-Sì ma dicono sia in crisi e stia cercando di capire cosa voglia dalla relazione.-
-Dicono tutti così, figurati- sbuffo stizzita cercando di capire come sia possibile che i ragazzi riescano sempre a prenderci in giro e noi a cascarci ogni singola volta.
-Ahia fuorigioco!-
-Cosa c'entra il fuorigioco adesso?-
-Guardali!-
Il ragazzo con la maglietta nera ha preso per i fianchi l'ignara biondina, premendo le dita intorno alla sottile vita, e le sta baciando il collo facendola sussultare e quasi gemere.
-Mi sento di troppo Aurora-
Aurora scoppia a ridere mentre mi guarda arrossire e coprirmi gli occhi con una mano.
-Sì decisamente, anche io.-
-Andiamo a prenderci qualcosa da bere? Sto tornando sobria.-
-Aspetta, sta per diventare interessante-Temendo che la mia amica stesse alludendo ancora alla nuova bizzarra coppia le rivolgo uno sguardo supplicante, ma lei mi ignora e indica l'ingresso del locale quasi divertita.
A pochi metri di distanza da Serena è comparso l'uomo d'affari, troppo indaffarato a discutere l'esito della partita di calcio per rendersi conto che una ragazzina lo sta fissando mentre batte le lunghe unghie laccate sul bancone del bar al ritmo di musica.
-Mi sto appassionando- bisbiglia Aurora con gli occhi incollati sulla scena a cui stiamo assistendo.
-Avevo proprio voglia di una serie TV stasera- commento con tono sarcastico.
La mia amica finge di non sentirmi e rimane a fissare l'uomo che ha rubato il cuore alla ragazza più bionda del gruppo senza capacitarsi di come sia possibile che, in mezzo a tanti ragazzi giovani, lei abbia scelto il ritratto della maturità sotto ogni punto di vista, in particolare quello di alcuni capelli che cominciano a dipingersi di un cinereo spento.
-Gli uomini grandi portano solo guai- asserisce infine con tono flebile, quasi rassegnato.
-Speriamo non nasconda una moglie e un figlio nell'armadio-.
L'uomo d'affari si dirige a passo sostenuto verso Serena, regalandole un sorriso al quale nessun'amante avrebbe potuto resistere, per poi cingerle il braccio attorno alle spalle e sussurrarle qualcosa all'orecchio.
-Solo guai- Mi ripete Aurora, questa volta un po' più forte.
Qualche minuto più tardi, i due rivolgono un'occhiata veloce al bar assicurandosi di non essere notati per poi dirigersi velocemente verso l'uscita, accompagnati dal tacchettio di Serena contro l'asfalto del marciapiede.
Poco prima di sparire dietro le fronde degli alberi, la mia amica mi lancia uno sguardo quasi impercettibile, sorridendomi e mimando il gesto che facciamo sempre prima di bere il kamikaze.
Ha vinto la scommessa.
STAI LEGGENDO
HUNTING GIRLS
Chick-Lit-"Ognuna di noi, almeno una volta nel corso della propria vita, si è domandata cosa stesse passando per la testa di un uomo."- Leggo ad alta voce alla mia amica seduta accanto a me. -Non c'è cosa più vera Ambra. Credo sia perfetta come introduzione...