L'amico pt. 1

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Giada era una ragazza di 15 anni.  Non era né alta né bassa; aveva un viso ovale e un po'di paffuto, con le labbra carnose e rosee, e il naso a patata. Aveva dei lunghi e setoso capelli neri e degli occhi verde smeraldo, capaci di ammaliare tutti al solo sguardo. Quel giorno era indossava i suoi amati jeans scoloriti e strappati e una maglietta corta senza maniche.
In quel momento si trovava in biblioteca, cosa del tutto insolita per lei. Stava cercando dei libri motivazionali, ma non li trovava in quel enorme labirintica struttura, così decise di chiedere all'archivista. Dopo averlo cercato in tutti i corridoi, tra gli scaffali e persino dietro libri, si arrese e fece per andarsene ma, proprio quando arrivò all'uscita, lo vide. Giada lo osservò bene: aveva dei capelli biondi e corti, le labbra carnose. Ma la cosa che la colpì maggiormente erano gli occhi: erano di un grigio chiaro, screziato, fuori dal comune e ammalianti. Era vestito con dei jeans neri aderenti, con na camicia bianca, leggermente stretta sul busto dove si intravede vano gli addominali scolpiti, e aveva una targhetta appesa appena sopra il cuore con su scritto il suo nome: Angelo. “Hanno azzeccato il nome” pensò Giada. In effetti sembrava davvero un angelo caduto dal cielo, mancavano le grandi ali bianche. Ma la ragazza non sapeva che sotto quello sguardo ammaliante e il suo viso angelico, si nascondeva un vero demone.
Il ragazzo, notando Giada, le si avvicinò e le chiese:“Ciao, ti serve qualcosa?”Lei lo guardò per un attimo stupita, poi si ricompose e gli rispose;“Sì, mi servirebbe un libro motivazionale visto che... ”Giada si Fermo insicura su come continuare. Cosa le prendeva?! Stava per raccontare a uno sconosciuto i suoi problemi! Stava per raccontargli della recente uscita da una relazione tossica, del periodo di depressione e di anoressia!
Giada sentì una voce portarla alla realtà. “Visto che...?” lei rispose velocemente, con la voce un pochino più acuta del normale:“Niente, niente! Comunque hai quei tipi di libri?”aggiunse poi, imbarazzata. Angelo sorrise, pensando a come farsela diventare amica o, come preferiva lui, preda per poi rovinarla e distruggerla. Mentre la accompagnava alla sezione giusta, parlarono un po'. Giada scoprì che Angelo aveva un anno in più di lei e che lavorava lì cinque volte alla settimana. Dopo aver preso il libro ed essere uscita dalla biblioteca, la ragazza si accorse di essere stata bene con l'archivista e si ripromise che l'indomani sarebbe ritornata a parlare con lui.
Una melodia la riscosse dai suoi pensieri: era la suoneria del cellulare! Lo prese e vide che la sua migliore amica Aurora la stava chiamando. Decise di risponderle:-Ciau Blondie, come stai?- -Ciao Black, io sto bene- loro si chiamavano "Blondie" e "Black" per il colore dei loro capelli. "Blondie" per Aurora e "Black" per Giada. -Alla fine hai trovato il libro? Per caso hai trovato anche un bel ragazzo?-Giada rimase stupita: come faceva lei a saperlo? -Dal tuo silenzio posso dedurre che hai trovato sia il libro sia il ragazzo- -Beh... in effetti è vero, lo ho trovati entrambi- -Cosa aspettavi a dirmelo? Racconta tutto, subito!- Giada prese un respiro e le raccontò del suo incontro con Angelo. Quando ebbe finito, Aurora le disse, incerta:-Sai... circolano strane voci su di lui. Dicono che porti sulla cattiva strada. Ti prego non dargli troppa confidenza.- La ragazza dagli occhi di Giada rimase di stucco e si arrabbiò con l'amica "Cosa può saperne lei se non l'ha mai conosciuto? Non può dirmi cosa devo fare" pensò la mora. Ma si costrinse a dire:- Aurora, tranquilla, sai che non lo farei mai. Piuttosto, dimmi di come va con Cioccolato.- Cioccolato era il nome in codice per la crush della bionda. Lei mi rispose affranta:- Non mi calcola, cosa dovrei fare?- -Tranquilla che c'è la farai a conquistare il suo cuore. Adesso devo andare, bye Blondie!- -Bye Black!-
Giada si rese conto di essere arrivata a casa. Entrò, salutò i suoi genitori e saltò la cena. Non che avesse fame (ATTENZIONE io sono ironic*). Si diresse in camera sua, si mise io pigiama, si lavò e si sdraiò sul letto a mo' di stella marina. E pensò. Pensò a tutto e a niente. Pensò alle parole di Aurora riguardo Angelo. Pensò a Angelo. E con questi pensieri si addormentò.

Angolo scrittrice
Scusate se ieri nn ho aggiornato ma sono andata a Sistiana, in Friuli, e ho passato quasi tutto il giorno la. Quindi ho cercato di aggiornare oggi e solo adesso c'è l'ho fatta *coscienza: COF COF solo per metà COF COF* *muore per eccesso di tosse* *resuscita*
Come ha specificato la mia amata coscienza, questa è solo la prima parte, 1 pk sono in macchina e nn riesco a leggere niente sul quaderno; 2 sono abbastanza stanca x ieri, quindi domani metterò l'ultima parte.
Bye

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