Capitolo 7

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I giorni successivi scorrono tranquilli e io inizio a prendere familiarità col nuovo appartamento. La mia camera è più piccola rispetto a quella al piano di sopra e non ho un bagno tutto mio, ma è comunque accogliente. Sono riuscita a darle un tocco più femminile e rilassante rispetto all'altra, che era piena di poster, foto e pupazzi. Questa, invece, è ricca di candele profumate, tende e cuscini.

Ho sfruttato gli scaffali per sistemare i miei libri e gli album di foto, e ho riempito gli spazi vuoti con delle piantine grasse: aiutano a colmare l'assenza di una finestra sul mondo esterno, dandomi un assaggio del verde delle piante e dei colori dei fiori.

Ho fatto un'accurata selezione di vestiti, portando nel bunker per lo più abiti comodi per temperature fredde e calde. Non ho avuto la forza di selezionare l'intimo, così l'ho portato tutto di sotto, ma sono riuscita a salutare la maggior parte delle mie scarpe col tacco, dando la precedenza a stivaletti bassi, anfibi, scarpe comode e da corsa. Ho preso anche qualcosa di sexy per fare qualche sorpresina a Mark. "Non rinuncerò agli abiti provocanti nemmeno se dovesse finire il mondo."

Ho scelto un letto a una piazza e mezza per questa stanza. È in legno bianco, ed è davvero comodo grazie al materasso in memory foam. Ai suoi piedi c'è il mio prezioso baule pieno di armi e munizioni. La chiave è nascosta sotto la suola parzialmente scollata di un mio vecchio paio di stivali. Nessuno andrà mai a cercare tra le mie decine di scarpe.

La zona palestra è situata proprio accanto alla mia camera ed è fornita di pesi, un sacco da boxe e una cyclette. I miei guantoni sono appesi al muro e un piccolo scaffale ospita vari asciugamani. Non è molto, ma è sicuramente meglio di niente.

L'angolo cucina è molto più piccolo rispetto a quello al piano di sopra. Qui non c'è nessun tavolo da pranzo. Abbiamo deciso che l'isola sarebbe andata comunque bene. È stato invece dato spazio a un camino e a un'abbondante catasta di legna e carbone, necessari per cucinare il cibo nel caso in cui la cucina smettesse di funzionare a causa dell'ondata EMP. Il colore predominante qui, come nel resto del bunker, è il bianco: perfetto per creare l'illusione di un ambiente più grande e luminoso.

Subito dopo la cucina, ci sono il bagno e la camera da letto dei miei. Al centro dell'area, invece, sono stati costruiti un magazzino per le nostre scorte e una gabbia Faraday molto più grande di quanto mi aspettassi, perché è una piccola stanza. Io avevo pensato a qualche baule per stipare pochi oggetti elettronici, ma mio padre ha voluto fare le cose in grande. Lì è stato conservato tutto ciò che può essere danneggiato irreparabilmente da un EMP. In un angolo della casa abbiamo anche inserito un'apertura segreta che porta all'esterno, che in apparenza sembra un tombino della fognatura. Si rivelerà utile se l'ingresso principale venisse bloccato da eventuali macerie.

Mi lascio cadere sul letto della mia nuova stanza e i miei pensieri sono tutti diretti a Mark. Vorrei tanto avere il suo numero per contattarlo. Chissà che sta facendo.

Il mio smartwatch vibra. Ho ricevuto un messaggio da parte di David.

Ciao, Amara. Mi dispiace dirti che devo interrompere il lavoro in palestra per un po'. Non potrò allenarti perché sto dando una mano a creare quel rifugio sotterraneo di cui ti ho parlato giovedì scorso.

Siamo a buon punto, ormai, ma servono tante persone per finire i lavori rapidamente.

Spero tu capisca.

Abbracci, David.

«Oh, perfetto!» La mia vita è diventata di colpo più noiosa. Non potrò proseguire con l'addestramento. Spero solo che ciò che ho già imparato sia sufficiente. La vocina nella mia testa suggerisce: "Potresti chiedere a Mark di farlo." Se solo sapessi dove trovarlo. Mi sento triste. Rispondo:

The Ghost in Me - Incatenami l'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora