The Ghost in Me - Incatenami l'Anima

Capitolo 3

Il mio risveglio è brusco. Sono tutta sudata e bagnata tra le cosce. Mi guardo intorno, con la mente confusa dal mio sogno erotico: "Era così reale..." È il primo sogno erotico che diventa molto di più. Per la prima volta ho sognato di fare sesso, e ho sognato di farlo con lui.

Vorrei che fosse successo per davvero.

Mi mordo le labbra, sentendo un terribile bisogno di stimolarmi. La mia mano scende, accarezzandomi il corpo sudato e bollente, e io non credo a ciò che sto per fare. L'eccitazione, però, è troppo forte. Non riesco a sopportarlo.

Mi lascio trasportare mentre mi stimolo il clitoride. Immagino quell'uomo possedermi violentemente. Riesco a visualizzare il sesso con lui... la passione, la carnalità... mi sembra quasi di poter toccare con mano il suo corpo perfetto proprio come nel mio sogno.

Questo piacere a me prima d'ora sconosciuto mi fa impazzire, trasformandomi nella donna che non sono mai stata: mi sento cattiva, davvero cattiva. "Chissà cosa penserebbe di me se sapesse che mi masturbo pensando a lui anche se l'ho visto solo per pochi secondi.

Non sono capace di trattenere i gemiti. Il mio corpo si irrigidisce, lo sento tremare mentre il piacere cresce, aiutato dal pensiero di lui che mi prende facendomi sua. Questa visione scatena il mio primo orgasmo.

Mi accascio contro il morbido cuscino quando finalmente riesco a rilassarmi. "Come ho potuto aspettare tanto? È stato fantastico."

Recuperate sufficienti energie, corro il bagno e riempio la vasca: ho bisogno di un bel bagno caldo.

Mi immergo nell'acqua profumata dai sali da bagno mentre ripenso a quanto il mio comportamento sia assurdo. I ragazzi non hanno mai suscitato niente in me, trovavo quelli della mia età troppo infantili e per niente interessanti persino quando avevo gli ormoni in subbuglio, durante la pubertà... e ora? Ora ho venticinque anni e sono ancora vergine... e di punto in bianco mi ritrovo a masturbarmi nel mio letto pensando a un uomo che ho visto soltanto di sfuggita, e che molto probabilmente non rivedrò mai più. È ridicolo.

Mi domando come possa intrigarmi tanto. Mi sembra di essere stata stregata dal suo fascino pericoloso. "Sì, e dai suoi muscoli d'acciaio."

"Ok... anche da quelli."

Sono le otto del mattino quando, dopo un'ora e mezza, decido di uscire dalla vasca e di smetterla di darmi della poco di buono. Vado dritta all'armadio, ancora nuda, e inizio a scegliere l'abbigliamento per la giornata che passerò con Jasmine e Natalie. Il mio armadio è enorme, ricolmo di vestiti e accessori di qualsiasi tipo. Mi piace prendermi cura del mio look e adoro fare shopping.

Scelgo prima l'intimo, optando per delle culottes in pizzo verde acqua e per un reggiseno abbinato. Poi la mia attenzione viene catturata da un abitino corto verde smeraldo con una scollatura che risalta il seno e una bella gonna ampia che arriva sopra il ginocchio. Abbino il tutto a una borsa da giorno e dei sandali bianchi col tacco. Un po' di slancio fa sempre comodo quando si è alti un metro e sessanta.

Sistemo tutto sul manichino che ho in stanza e poi torno in bagno. Mi asciugo con un asciugamano che profuma di pulito e avvolgo i capelli in uno più piccolo.

Una volta asciutta, torno in camera e inizio a truccarmi. Opto per un make-up leggero: non mi piace appesantire il viso con prodotti troppo coprenti. Sono ancora giovane, non ho rughe da nascondere. Applico il blush sulle guance per dare un po' di colore, e poi mi dedico agli occhi. Nella rima inferiore applico una matita verde che mette in risalto le mie iridi e metto abbondante mascara per incurvare le ciglia scure e folte. Il tocco finale è una tinta labbra color carne.

Soddisfatta del make-up, mi dedico all'acconciatura. Lascio che i capelli cadano con onde naturali sul seno e scelgo di non legarli. Una volta finito mi abbasso per rimettere l'arricciacapelli nel cassetto al lato della scrivania, ma sento una forte folata di vento, come se la finestra si fosse spalancata all'improvviso, così mi volto per vedere che succede.