Le giornate scorrono noiose da quando so che lui non mi segue, da quando so che non verrò sbattuta contro un muro dal mio bel sconosciuto dagli occhi di ghiaccio. Sono ancora in conflitto con quella parte di me che dice di evitarlo. Non so davvero cosa fare. Lucidamente non riesco a ignorare quanto per me sia rischioso frequentarlo. Vorrei tanto poter parlare di lui con qualcuno, per ricevere dei consigli, ma dopo averlo visto con una pistola, furioso e minaccioso, temo che possa far del male a chiunque sappia di lui all'infuori di me... quindi decido di tenermi tutto dentro e vado in palestra per l'allenamento settimanale con David.
Si allena al sacco da boxe quando lo raggiungo. «Ciao, David! Come stai? Immagino tu abbia sentito la notizia della probabile guerra nucleare.»
«Ehi, Amara. Sì, ho sentito. Sono in allarme, un po' come tutti quelli senza un rifugio sicuro.»
«Non sai dove andrai nel caso succeda?»
Il suo volto è teso per la preoccupazione. Fa spallucce: «Ho sentito che un tizio con tanti soldi sta mettendo su un bunker enorme per ospitare della gente a nord di Las Vegas, sfruttando il distretto abbandonato... insomma, sta costruendo un piccolo paese lì sotto. Credo che andrò lì, anche se ho sentito dire che non è una brava persona. A dir la verità non so nemmeno se le voci che girano siano vere ma... meglio sopravvivere che morire per una guerra che non ci siamo scelti, giusto?»
«Giusto.» Mi mordo un'unghia, nervosa per ciò che sto per chiedergli. «Senti, io e la mia famiglia stiamo creando un piccolo riparo per noi tre sotto casa nostra e mi domandavo se, per caso, potessi aiutarmi a procurarmi delle armi senza che i miei lo vengano a sapere. Sai, loro non sono del mio stesso parere a riguardo, ma se il mondo cambierà avrò bisogno di proteggermi e di proteggere anche loro. Non riesco a immaginare come diventerà là fuori. La gente impazzisce con un blackout di qualche ora, figurarsi dopo una guerra nucleare.»
«Certo, Amara. Te le porterò io stesso fra due giorni. Poi ci mettiamo d'accordo per i soldi, ok?»
«Sì. Sarebbe fantastico. Grazie, David.» Wow... è stato più semplice del previsto. Il buon vecchio David che mi procura armi illegali. Scommetto che il mio sconosciuto me le avrebbe consegnate in mattinata. Mi sfugge un sorrisetto ma David non lo nota. Gli do un pugno alla spalla: «Allora, combattiamo?»
«Certo, siamo qui per questo!»
È ormai passata una settimana dall'incontro col mio persecutore e io attendo il mio turno per la visita ginecologica, ancora decisa a superare quel limite con lui. Dopo quindici minuti, la Dottoressa Stewart mi fa accomodare nel suo studio. È una bella donna sulla cinquantina, anche se ne dimostra almeno dieci di meno. I suoi capelli biondo cenere sono raccolti in un perfetto chignon e, sotto il camice, indossa un completo nero molto elegante con tanto di décolleté abbinate. Gli occhiali da vista dalla montatura trasparente le donano molto. «Salve, Amara. Come mai sei qui oggi?»
«Buongiorno, dottoressa. Vorrei iniziare a prendere un contraccettivo. Vorrei che mi spiegasse quali tipi esistono e mi aiutasse a scegliere quello più adatto alle mie esigenze. Vorrei qualcosa di cui non dovermi preoccupare ogni sera.»
«Ma certo. Ce ne sono varie tipologie. Io, personalmente, consiglio sempre i contraccettivi a base ormonale, in quanto più efficaci rispetto a quelli di barriera. Tra questi puoi trovare le pillole estro-progestiniche, le pillole progestiniche, i cerotti transdermici, gli anelli vaginali, i contraccettivi iniettabili e quelli impiantabili. Parlando di questi ultimi sono stati fatti molti passi avanti negli anni, soprattutto per quanto riguarda i bastoncini anticoncezionali.» Mi mostra un sottile bastoncino bianco e continua: «Questo va iniettato nella parte interna del braccio e protegge da gravidanze indesiderate per sei anni. Un tempo era più lungo, durava la metà e alla scadenza bisognava rimuovere l'impianto, ma ora si dissolverà nel corpo senza lasciare più traccia.»
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The Ghost in Me - Incatenami l'Anima
RomanceThe Ghost in Me - Incatenami l'Anima Un Dark Romance di Alysha J. Black La mia vita era perfetta. Avevo una famiglia, avevo una vita piena, un brillante futuro seguendo il mio sogno di diventare medico, avevo una passione che mi rendeva felice. Pens...