heat me up babe

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È il primo Natale che Simone e Manuel trascorrono sotto lo stesso tetto. Dante ha insistito affinché lui ed Anita si trasferissero così da poter vivere insieme, vista la loro relazione.

È precisamente la sera del 24 Dicembre quando Simone, che riposa placidamente, sente la maniglia della porta scricchiolare. È sicuro si tratti di Manuel, perché non crede che un ladro cercherebbe di fare il minor rumore possibile a mezzanotte circa, né che Anita o suo padre possano volerlo sveglio a quell'ora.

Finge di dormire, ma il suo piano va in frantumi quando sente Manuel sollevare la coperta ed intrufolarsi alle sue spalle, stendendosi accanto a lui ed abbracciando da dietro.

«Lo so che sei sveglio.» borbotta e Simone non sa se ridere o piangere.

Si gira, trovandosi faccia a faccia con lui. «Mi spiegheresti?» domanda.

«Avevo freddo, riscaldami.» risponde Manuel, sereno, accoccolandosi maggiormente a lui.

Simone è sicuro che, da quella posizione, Manuel senta il suo cuore impazzito, ma non riesce a farlo smettere di battere così velocemente, non con lui tra le braccia.

«Ma scusa ma non ce l'hai una coperta?» biascica, dopo qualche minuto.

Non riesce più a dormire, vittima di quella scarica di adrenalina dettata dalla vicinanza dell'altro.

Manuel sbuffa, lo sente sul suo petto, sebbene sia coperto da uno spesso pigiama.

«Ma te quante domande fai?»

«Ma sei tu che hai detto di avere freddo, bastava chiederla una coperta.» continua Simone, senza comunque spostarsi di un millimetro.

«Tu 'nvece de parla' pensa ad abbracciarme così non ho più freddo.» è l'unica risposta del maggiore, che si sistema meglio con la testa nell'incavo del suo collo.

«Manuel.» mormora Simone, dopo un po'.
«Mh»
«Hai ancora freddo? Vuoi un'altra coperta?»

A quel punto Manuel, esasperato, si sposta in modo tale da poterlo guardare negli occhi.

«Simò, non c'ho mai avuto freddo, c'ho 'n pigiama de pile se non te ne sei accorto.» sbuffa, indicandosi il petto con lo sguardo.

Simone balbetta un impercettibile «e- e qu-quindi?»

«E quindi è 'a vigilia di Natale, stavo solo nel letto, non riuscivo a dormi', e ho pensato che dall'altro lato del muro ce stavi tu, allora so' venuto da te, me mancavi.» confessa, con un'espressione colpevole che proprio non gli si addice.

La situazione del cuore di Simone sta precipitando velocemente, ma la ignora.

«A farti abbracciare?»

«Eh volevo 'e coccole d'a vigilia, se può?»

Il tono è di nuovo il solito, beffardo, canzonatorio, ma c'è qualcosa, un luccichio che Simone scorge nelle sue iridi che lo spinge a chiedere sempre di più.

«Da me volevi le coccole?» chiede, con l'ombra di un sorriso che inizia a prendere forma.

«Eh, da te. Ho pensato mo' vado da Simone che sicuro c'avrà quel pigiama co' le renne tutto morbido e so' venuto, problemi?»

Ormai ridono entrambi, Simone inizia seriamente a pensare che quello potrebbe trasformarsi nel più bel Natale della sua vita.

«Quindi ti piacciono le coccole col pigiama morbido, ho capito...» borbotta Simone, fingendo di schernirlo, poi lo stringe di nuovo a sé, iniziando a lasciare piccole carezze tra i suoi capelli.

«Che fai?»
«Le carezze, no? Fanno parte delle coccole.» ridacchia Simone.
«Mi piace.» biascica Manuel, che sembra sul punto di addormentarsi.

Poi però ritorna nella posizione precedente, poggiando il capo sul cuscino.

«Ma quindi posso venì ogni volta che ho freddo?» chiede, consapevole che Simone avrebbe capito, ed infatti quest'ultimo ride, sposta la mano dai capelli alla sua guancia.

«Si.»
«E d'estate?»
«D'estate che?»
«Te non ce l'hai più il pigiama morbido d'estate, non fa più freddo, io come faccio?»

Simone sbuffa una risata, pregna di amore.

«E vorrà dire che mi sveglierai perché hai caldo, no?» propone.

Manuel ride, poi decide che forse può rischiare; in fondo, è Natale.

«Chiudi gli occhi.» ordina.
«Che?»
«Chiudi gli occhi dai, un attimo.» lo prega, e non appena Simone - dopo aver sonoramente sbuffato - esegue, si sporge e gli lascia un bacio a stampo sulle labbra.

Poi si stacca solo per potervici sussurrare contro «buon Natale Simo.», e sta per nascondersi di nuovo nel collo dell'altro, quando questo lo ferma, tirandolo per il pigiama, baciandolo dolcemente.

Si staccano dopo qualche minuto, o forse di più, ed entrambi ora sanno con certezza che si tratta del loro miglior Natale.

«Buon Natale Manu» sussurra Simone, prima di stringerlo di nuovo a sé, con il suo pigiama morbido.

Holly jollyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora