22. Inviti con i fiocchi

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La Prima Prova era solo un lontano ricordo. Quella sera il banchetto fu a dir poco spettacolare. I miei amici si sedettero alla tavolata di Corvonero e festeggiammo la mia piccola vittoria. Harry e Tom raggiunsero i professori alla loro tavola.

«Bonnie hai mangiato tutta la torta ai tre cioccolati!» Lysander mi guardava con l'odio negli occhi. «Non sei tu che hai dovuto affrontare un Dissennatore.» Replicai leccando i resti del cioccolato sulla forchetta proprio davanti al suo viso, per sentirlo sbuffare. Ridacchiai e mordicchiai la forchetta, mentre sentivo uno sguardo bruciarmi sul viso.

Quando mi girai, scorsi Albus fissarmi le labbra, tra le quali stringevo i denti della forchetta, con i suoi occhi magnetici e gli angoli della sua bocca inclinarsi in un ghigno sensuale. Avvampai e mi girai subito dall'altra parte, togliendo la forchetta di bocca e schiarendomi la gola. «Mamma dice sempre che il cioccolato è il rimedio migliore per riprendersi dopo aver incontrato un Dissennatore.» Esordì Lorcan, cosa che fece arrabbiare ancora di più il gemello. 

«Scusate ragazzi.» Harry si era alzato in piedi, mettendosi davanti al leggio d'oro dove di solito la Preside ci dava gli avvisi importanti. «La professoressa McGrannit ha chiesto a me, in quanto vincitore del precedente Torneo, di annunciarvi un evento quasi più importante del Torneo stesso: Il Ballo del Ceppo. Si terrà la notte del 24 dicembre. In questi giorni riceverete lezioni di ballo dai direttori delle vostre Case. Vorrei ricordare alle nostre meravigliose Campionesse, che apriranno le danze.»

La Sala Grande si riempì di mormorii e sussurri. Io invece, rimasi rigida come un pezzo di legno. «Non ho finito. Purtroppo ho una cattiva notizia, per alcuni di voi. Gli studenti dal terzo anno compreso in giù, non potranno partecipare al Ballo se non invitati da un accompagnatore più grande.» Gli alunni presi in causa protestarono, ma non c'era nulla da fare. «Mi dispiace ragazzi, ma questo è tutto. Buonanotte.» Harry si allontanò e andò a parlare con Hagrid. Intanto tutti uscivano dalla Sala tra bisbigli e proteste.

«Bonnie? Vieni, devi dormire dopo la Prova di oggi.» Mi alzai, senza convinzione, e salutai tutti prima di andare con Lys nella Sala Comune. «Il Ballo del Ceppo... Devo assolutamente chiedere a Lily di essere la mia accompagnatrice. Lei è del terzo anno, tecnicamente non può partecipare. Per cui accetterà sicuramente il mio invito.» Disse Lysander sorridente mentre salivamo le scale. «O forse no. Forse qualcuno l'ha già invitata. E lei non ha voluto perdere l'occasione, come biasimarla. E io rimarrò solo tutta la notte, a bere e dover sopportare il fatto che lei balli e rida con qualcuno che non sia io.» Il sorriso gli morì sulla labbra.

«Stai calmo principe azzurro. Harry ha annunciato il Ballo letteralmente tre minuti fa, Lily non può già avere un cavaliere. Stai tranquillo, accetterà il tuo invito. Ti consiglio di chiederglielo il prima possibile.» Risposi dopo aver risolto l'indovinello della porta incantata. «Hai ragione, la inviterò domani a colazione. Così nessuno potrà soffiarmela via.»

«Intendevo, chiediglielo subito così non le fai pensare che sia la seconda scelta. Noi ragazze ci facciamo un sacco di paranoie. Quelle che vengono invitate per ultime ai balli hanno sempre la sensazione di essere la seconda scelta. Come se il loro cavaliere avesse voluto invitare un'altra, sicuramente più bella di loro, ma lei, già impegnata, è stata costretta a rifiutarlo. Quando magari il loro cavaliere è solo timido, o credeva che lei fosse già impegnata e non voleva sentirsi rifiutato.» Il biondo mi guardò sconvolto.

«Voi ragazze vi fate veramente così tante paranoie?» Alzai le spalle. «Scommetto che lo fate anche voi ragazzi. Notte, principe azzurro.»

***

«Dominique sei magica.» Mi guardai allo specchio, toccando i capelli diventati morbidi e lisci grazie al tocco di bacchetta della bionda. «Siamo streghe Bonnie e io ho un incantesimo per ogni tipo di situazione.» Rise la Weasley. «Ora passiamo al trucco. Ne faremo uno leggero, come piace a te. Poi acconceremo i capelli. Infine scegliamo il vestito.» Chiusi gli occhi e mi affidai alle sue mani esperte.

Lo scontro che mi cambiò la vita - Albus Severus PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora