CAPITOLO 2- L'AMICA RITROVATA-

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Da piccola non vedevo l'ora che arrivasse l'estate per stare con i miei amici qui in villa, ma adesso non più o per lo meno vivo con la costante paura che non mi vogliono più bene o che addirittura non mi vogliono più vedere ,ma come sempre mi sbagliavo.

Il primo a parlare fu Jeremiah.

"cosa ci fai tu qui?" mi chiese

"ho deciso di riprendere in mano la mia vita" risposi

"ed hai deciso di venire proprio qui?" mi chiese Belly

"si." Risposi

Conrad e Steven non parlarono, anzi senza nemmeno salutarmi si tuffarono nella piscina

"ora vado così vi lascio divertire" dissi

"vai pure,tanto ci stavamo divertendo lo stesso, anche senza di te" mi disse Jeremiah

Lo guardai stupefatta, da lui non me l'aspettavo...era cambiato.

Mi girai non appena sentì i miei occhi umidi e senza dire niente me ne andai.

Potrei giurare di aver sentito da lontano Belly dire qualcosa contro a Jeremiah e questo è la prima volta che succede perché tra di loro non c'è mai stato un battibecco o cose simili.

Mi rifugiai in camera e sbattei la porta tanto da farmi sentire anche da fuori tanto che Belly non cessava di bussare alla porta, così costretta mi alzai e la andai ad aprire.

Mi ritrovai davanti a lei che piangevo involontariamente, anche perché Jeremiah era il mio migliore amico.

"calmati, vieni qui e siediti che parliamo" mi disse

La ascoltai e mi andai a sedere sul mio letto e solo ora mi accorsi che per la rabbia, avevo tolto le foto mie fatte con Jeremiah dal muro, le raccolsi e le appoggiai sul comodino situato accanto al letto.

"gli ho detto che è stato stronzo a comportarsi così verso i tuoi confronti"mi disse

"se l'è meritato, è stato poco carino a comportarsi così. Amica, è cambiato dalla scorsa estate, da quando te ne sei andata precisamente". mi disse di nuovo

"adesso è colpa mia se me sono andata ." Dissi arrabbiata

"non sto dicendo questo, Raylee" mi disse rassicurandomi

"va bene, comunque volevo scusarmi per ciò che è successo, in tutti questi anni non mi sono fatta sentire, avevo bisogno di non sentire nessuno, era come se non respirassi. Spero che mi capisci" dissi

"Amica mia, certo che ti capisco, non voglio perderti. Lo sai che ci sono e ci sarò per qualunque cosa"

"sei la mia migliore amica" risposi con le lacrime agli occhi a causa della felicità ed a causa della consapevolezza di non aver perso la mia amica.

"a proposito, lo sai che conservo ancora le foto che ci fecero i nostri genitori quando eravo piccole?" dissi

"davvero? Fai vedere!" mi disse entusiasta

"che belle!" disse

"me le ricordo come se fosse ieri, invece sono passati ben 14 anni"

"dopo tutto questo tempo?" disse

"sempre." Risposi.

"ti ricordi quando andavo in giro per la casa in accappatoio e con gli occhiali da sole in testa per sentirci delle dive?" chiesi ridendo

" ahahahah si, che bei momenti, un po' mi mancano" rispose

"sono contenta che siamo ritornate a sorridere, mi mancava tutto questo insieme a te" dissi

"io sono sempre qui, tu sai sempre dove sono ed in caso te lo dimenticassi, toccati il cuore perché io sono lì" mi disse

" è per questo che sei la mia migliore amica"

Ci abbracciammo, uno di quelli sinceri e bisognosi

"che fate voi due tutte sole?" chiese mia madre.

" abbiamo chiarito e abbiamo rivisto le vecchie foto che ci fece papà" dissi malinconica

"ricordati che papà vuole sempre vederti con il tuo bel sorriso che ti ritrovi" disse mamma

"grazie mamma" e l'abbracciai.

Io ero confusa infatti lo notò e mi disse

"Tempo al tempo figliola" e se ne andò ricordandoci di scendere perché era pronta la cena.

UN'ESTATE PER INNAMORARSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora