Capitolo uno

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"Caro diario, oggi sarà diverso. Deve essere diverso. Sorriderò e sarò credibile. Il mio sorriso dirà "Sto bene, grazie. Sì. Mi sento molto meglio". Non sarò più la ragazza triste che non ha i genitori. Ricomincerò da zero. Sarò una persona nuova. È l'unico modo per superare tutto. "

La sveglia suonò alle sette in punto. Amanda si svegliò aprendo piano gli occhi e senza fare storie si alzò dal letto dirigendosi all'armadio e prendendo il primo jeans e la prima camicetta che vide. Fece una doccia veloce e dopo aver indossato l'intimo si vestì mettendo al piede delle converse nere. Scese in cucina dove sua nonna le stava preparando la colazione.
《 Buongiorno Nonna. 》 Disse la bionda baciandole dolcemente una guancia per poi prendere il suo solito posto a tavola dove poco dopo le venne servite la colazione dall'anziana signora dai capelli bianchi e gli occhioni azzurri proprio come quelli di Amanda.
《 Oggi verrò un po' più tardi alla biblioteca. Devo studiare per un compito che ho domani. Cercherò di non fare troppo tardi. 》 Disse Amanda finendo di bere il suo latte con il caffè, sua nonna glie lo preparava sempre a colazione ormai aveva imparato benissimo i gusti della giovane nipote.
《 Tesoro perché non prendi una giornata libera? Esci con gli amici e divertiti per una volta. 》 Cercò di convincerla sua nonna, ma tutti i suoi tentativi erano vani. Amanda non usciva quasi mai e se lo faceva era solo per andare a scuola o ad aiutare sua nonna in biblioteca. Non era il tipo di ragazza che andava alle feste o se ne stava in giro per negozi giornate intere. Aveva pochissimi amici, anzi più che amici erano conoscenti quelli solo da un saluto e poi finiva lì. Da quando la sua migliore amica era andata via era ancora più chiusa in sé stessa e non ne voleva sapere di attaccarsi a chiunque altro.
《 Nonna non ne ho bisogno davvero. Sai che amo stare alla biblioteca aiutandoti e leggendo libri. 》 Rispose la bionda alzandosi dalla sedia dopo aver finito la colazione e mettendo la borsa in spalla. La nonna sospirò ormai sconfitta di non essere riuscita a convincerla neanche quella volta. Amanda lasciò un secondo bacio sulla guancia della nonna e le sorrise dolcemente.
《 Vado a scuola, ci vediamo dopo. 》

***
Le lezioni erano state abbastanza noiose anche per Amanda quella mattina eppure per lei studiare non era poi così male. Non era una secchiona ma si impegnava parecchio in ciò che faceva. Voleva realizzare i propri sogni nella vita e non ritrovarsi una nulla facente, magari alcolista proprio come sua madre. Non sarebbe mai scappata dai problemi come fece suo padre quando seppe che la compagna era incinta. Amanda non aveva avuto un'infanzia felice, non aveva avuto mai niente dalla vita fino a qualche anno prima quando sua nonna stanca di vederla ricevere botte da sua madre e vederla malnutrita la prese con sé e cercò sempre di darle il meglio. Per Amanda solo la nonna era la sua unica famiglia.
Persa nei suoi pensieri la bionda arrivò in poco tempo al vialetto di casa sua dove però notò una presenza maschile sugli scalini all'entrata che non si accorse del suo arrivo.
《 Scusami, cerchi qualcuno? 》Chiese Amanda al ragazzo sconosciuto. Quando quest'ultimo alzò lo sguardo e incrociò due occhioni blu rimase colpito e non fu l'unico. Amanda sentì qualcosa nel suo stomaco. Quello sguardo lei l'aveva già incontrato.

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