~DUE~

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TW: disturbi mentali.

Mi sveglio frastornata in un letto di ospedale.

I ricordi mi tornano in mente.

Ho fallito, ho fallito per l'ennesima volta.

Ho deluso tutti, con i miei comportamenti disfunzionali.

Provo ad alzarmi, un dolore atroce mi percorre la spina dorsale.

Mi accorgo di avere l'avambraccio sinistro fasciato, probabilmente ho i punti.

Non è la prima volta che accade, ho il corpo pieno di ferite per colpa dell'autolesionismo..

Sono la mia vergogna più grande, sento di aver fallito come persona.

Sono stata molte volte in psichiatria per via del mio disturbo borderline.

Com'è vivere con il disturbo borderline, vi chiederete?

Beh, un attimo prima sorridi e ti senti la persona migliore del mondo, vedi tutto con una prospettiva positiva, ti cimenti in molte attività per saziare l'estrema carica che ti senti. Un attimo dopo cadi totalmente in depressione, ti senti in un abisso senza luce né via di fuga, vorresti solo scomparire.

Per non parlare degli scatti di rabbia, in cui spesso non riconosci nemmeno te stesso. È una rabbia accecante, che arde come il fuoco, ti ficchi le unghie nei palmi delle mani per evitare di spaccare tutto ciò che ti circonda a pugni.

E poi ci sono i comportamenti compensatori, che vengono messi in atto specialmente quando senti un forte vuoto cronico. Un esempio? Le abbuffate, che poi spesso finiscono con una vomitata auto indotta. Oppure l'autolesionismo, il farsi del male per cercare di trasformare il forte dolore interno in esterno, perché farà pur sempre male, ma mai come lo strazio dell'anima.

Ma ciò che mi ha davvero rovinato la vita è stato l'abuso di sostanze, e no, non intendo delle canne, ma cocaina.

Mi facevo per scappare dai problemi, ignara che una volta passato l'effetto della bianca, sarei crollata in un vortice di dolore e depressione. Era una soluzione temporanea, ed è proprio così che si sviluppa una dipendenza. Ti fai una volta e per continuare a sentire quella sensazione inizi a farti ogni giorno. Una vera merda.

Gaia entra nella piccola stanza, assieme a Mattia e Amine.

Odio farmi vedere in questo stato di debolezza.

<<Piccola, come stai??>> mi chiede Amine.

<<Uno straccio, mi sento debole e stordita.>> gli rispondo con voce rauca.

<<Amore mio.. Perché?>> dice Gaia in lacrime.

<<Ga', non ce la faccio più. Questa vita non è fatta per me, starei meglio se scomparissi.>> le rispondo esausta.

<<Giada, non dire così, c'è un posto per tutti in questo mondo, per quanto schifo possa fare. Non perdere mai la speranza.>> mi dice Mattia, compassionevole.

Odio la compassione.

Annuisco incerta per troncare la conversazione.

No, non credo ci sia un posto per me, e non saranno belle parole a farmi cambiare idea. Ma devo farmi vedere forte.

Poco dopo se ne vanno perché la flebo di EN mi ha fatto scendere la stanchezza.

Mi addormento pensando al viso della mia mamma, il mio angelo custode, il motivo per cui non l'ho fatta finita, anche se questa volta mi ci sono avvicinata.

Giorno sette in psichiatria: mi sembra di impazzire, ci sono soggetti alquanto strambi.

I ragazzi mi vengono a trovare ogni giorno, lo apprezzo davvero.

Finalmente ho trovato dei veri amici a cui importa della sottoscritta.

Mai prima d'ora avevo trovato persone a cui interessasse davvero di me.

Mi torna in mente un dialogo con il mio psicoterapeuta.

<<Giada, sai perché non fai altro che circondarti delle persone sbagliate? Perché mostri il tuo malessere come fosse un tratto della tua personalità, mentre invece hai molte qualità positive che ti farebbero avvicinare a gente più raccomandata. Se ti presenti con il tuo malessere, attirerai dei “soccorritori”, che non faranno altro che starti vicino per cercare di curarti, dimenticandosi che tu hai le capacità per rialzarti da sola.>>

Ha ragione. I ragazzi hanno visto in me delle qualità che neanche io sono in grado di vedere, e grazie a quelle hanno voluto avvicinarmi come amica e non come “la povera ragazza che deve essere guarita”.

Li conosco da poco, ma voglio loro molto bene!

La dottoressa Porzio (N. A. : fun fact, è il nome della psichiatra che mi ha visitato quando sono andata in PS d'urgenza AHAHA) dovrebbe dimettermi oggi, finalmente.

A stare in questa psichiatria del cazzo divento ancora più mentalmente instabile.

Decido di mettermi a disegnare per passare un po' il tempo.

Questo è il lavoro finito

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Questo è il lavoro finito.

Rappresenta me stessa. Tutti quei visi rappresentano il casino che ho in testa, i miei sbalzi d'umore e la mia personalità che muta in base ad essi.

Ricevo un messaggio da Amine.

~Amine <3~
Ciao piccola, come stai oggi?

~Io~
Ciao Amine, un po' meglio sinceramente. Ho disegnato un po' per svagarmi. Tu? Che fai? Sei in studio?

~Amine <3~
Sono appena uscito, ho registrato un pezzo molto importante. Spoiler: è ispirato a te ;)

~Io~
Oooh, ne sono onorata. Poi se ti va mi spoileri un pezzettino ;). A dopo Amine, ti voglio bene!

~Amine <3~
A dopo bebe, anche io ti voglio bene nana!

Un sorriso spontaneo appare sul mio volto.




N. A. = Ciao raga <3 questo capitolo è molto importante per me, perché appunto parla della mia vita. Giada è un personaggio complesso, costruito sulla base delle mie problematiche.
Come sempre se vi è piaciuto lasciate una stellina, ci vediamo nel prossimo capitolo!!
Xoxo, la vostra Cece. <3

Bebe, dimmi che succede ; Neima Ezza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora