62) Y/n

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"Scusami ma a questa domanda non posso rispondere

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"Scusami ma a questa domanda non posso rispondere. Molte ragazze o ragazzi ci saranno arrivati subito ma preferisco non dire il suo nome, non voglio che lo assalgono di più di quanto loro già facciano e non voglio avere problemi in futuro con loro"

"Loro chi?"

"Le sue fan, non voglio avere problemi con la mia famiglia, la mia nuova famiglia" se dico il nome di Jungkook è la fine.

Per i motivi che ho detto prima, io sono l'unica che ci rimette e anche di brutto. È meglio non rischiare.
Non bisogna mai scherzare con una sasaeng "Le sue fan? Ma saranno tutte carine"

"NO... Non tutte, alcune sono pericolose e abbastanza scontrose. Sto parlando delle famose sasaeng"

"Tutti hanno delle sasaeng" disse con tono ovvio.

"Io però non voglio averne contro, altrimenti dovrò stare chiusa in casa o dovrò uscire con almeno 2 o 3 bodyguard... Sottovaluti troppo facilmente le sasaeng eppure essendo un cantante dovresti sapere come funziona"

"Quindi tu sai chi sono" disse falsamente sorpreso. Era una mia impressione o cosa? "Certo che lo so, tutta la Corea lo sa"

"Ma tu sei italiana"

"Non c'entra nulla, ti conosco e basta" dico tagliando corto e per alcuni secondi rimaniamo in silenzio.
Un silenzio davvero imbarazzante.

Dopo poco lui guarda verso di me con uno sguardo gelido "Io so chi è il tuo grande amore" il mio cuore prese a battere. Non poteva essere.

"Tu- come- quando... Non è vero"

"Si che è vero, è il suo nome è-"

"NO, TI PREGO... non dirlo" gli tappai la bocca mentre lo guardavo con sguardo triste "Farò qualsiasi cosa ma tu non dire nulla, ti prego... n-non dire nulla" cominciai a piangere e lui mi tolse la mano dalla sua bocca.

Guardare quel suo sguardo autoritario m'incuteva un po' di timore ma quando vidi un leggero sorriso e la sua bocca aprirsi, mi spaventai "Non dirò nulla" sospirai sollevata.

"Grazie" io andai via mentre lui chiudeva l'intervista.
Camminavo ma non sapevo dove stavo andando esattamente solo che più lontano sarei andata e meglio sarebbe stato.

Ad un tratto sentii una mano prendermi il braccio "Y/n" è lui "Scusami, ho esagerato" il suo dispiacere è molto visibile.
Sembra un cucciolo bastonato e ciò lo rende molto piccolo, carino e indifeso.

"Tranquillo, solo, in futuro ti pregherei di rispettare le mie scelte"

"Lo so, perdonami, è che non-... non potevo più resistere, dovevo saperlo"

"Qual è la tua ipotesi?" non dirà mai se stesso, è impossibile "Sono io, non è così?" ero immobile. Ci aveva preso al primo colpo. Non è possibile.
È uno scherzo.

𝐿𝑎𝑑𝑦𝑙𝑜𝑣𝑒 - 𝐽𝐽𝐾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora