Atena -2-

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Dopo gli eventi che avevano portato all'unione dei Saviors, Atena ritornò ad Atene, nella sua bellissima casa, ma con questo successe anche una brutta cosa, qualcuno aveva profanato il suo tempio.
Si precipitò subito la e vide una ragazza, sdraiata per terra, senza vestiti, che piangeva.
- Chi sei? -.
Urlò Atena, la ragazza appena la vide si mise in ginocchio.
- Sono Medusa... -
- Come ti sei permessa, sei solo... - e la dea le diede un calcio - come ti sei permessa di fare certe cose nel mio tempio? -
- No, io, è stato Pos... -
- Zitta! -.
Atena sussurrò qualcosa sotto voce, allungando la mano verso il cielo, per poi rivolgerla verso la ragazza.
Questa si trasformò in un essere spregevole, la pelle era verde e squamosa, al posto dei capelli che crebbero tanti piccoli serpenti, le gambe erano una cosa sola, squamosa e lunga, come la coda di un serpente.
La ragazza, ormai divenuta un mostro, scappò.
Atena era furiosa, ma le dispiaceva anche per la ragazza, che aveva trasformato in un mostro.
La dea torno nella sua dimora, dove trascorse il resto della giornata con suo fratello semidio Eracle.
Il giorno dopo successe una strana cosa, trovo una persona pietrificata fuori casa sua.
Si avvicinò, e non appena la toccò si sgretolò.
Chi era stato a fare una cosa tanto crudele, poi senti una voce che ricordava un femminile, che ricordava un serpente, ma una voce familiare:
- Poseidone... Poseidone... È stato lui -.
Si guardò in ogni direzione, ma non c'era nessuno.
La voce era molto familiare, in effetti Atena aveva sentito parlare qualcuno in quel modo, ma chi?
Ci ragionò un po' su... Era la ragazza di ieri, quella divenuta un mostro, era stata lei pietrifica la persona davanti casa sua, a quanto pare la ragazza era capace di pietrificare le persone.
Ma in tutto questo, cosa c'entrava Poseidone?
Poi si ricordò delle parole della ragazza:
- No, io, è stato Pos... -.
Poseidone!
È stato lui a fare cosa?
Andò sull'olimpo, posto che si trovava sopra i cieli, una vera e propria città fluttuante.
Cerco Poseidone d'ovunque, e quando finalmente lo trovò, la prima cosa che fece dopo millenni che non si vedevano era tirargli un cazzotto.
- Cosa hai fatto a quella ragazza nel mio tempio? -.
Urlò Atena.
- Hahahaha... Non lo so, dimmelo tu -.
Atena gli tiro un calcio sui genitali.
- L'hai violentata! Bastardo! Perché? -.
Poseidone stette zitto.
- Per quel fatto successo due millenni fa? Ancora per il fatto di Cecropia -
- Si... Proprio per... -.
Atena gli tirò un altro pugno, e i due incominciarono a combattere.
La rissa tra loro venne interrotta da Zeus.
La dea non stette neanche ad ascoltare il dio degli dei, se ne andò, alla ricerca di quella ragazza.
Fece il viaggio di tutto alla città d'Atene, ma non la trovò.
Si fece notte, non riusciva a dormire, aveva punito quella ragazza per niente, e non poteva fare niente per farla ritornare normale.

Quella stessa notte, dopo ore e ore passate all'aria aperta a pensare alla ragazza, vide un essere somigliante ad un serpente, gli occhi viola, non c'era dubbio, era lei, era Medusa.
Ma mentre si alzava per andare da lei, con la lancia stretta tra le mani per porre fine alle sue sofferenze, la dea assistette ad uno spettacolo terrificante, un uomo guardo negli occhi il mostro con aspetto serpentesco, e si pietrificò.
Atena non aveva paura, si diresse verso di lei, ma questa scomparve nell'oscurità.
Il giorno dopo Atena andò a trovare Perseo, un'eccellente combattente di Atene, dandogli la missione di uccidere Medusa, e portarle la sua testa.
Atena non ne aveva il coraggio, non riusciva a uccidere una ragazza, divenuta un essere mostruoso per colpa sua.
Il giovane ragazzo, ottenendo da Atena il suo scudo, che faceva da Specchi per vedere se Medusa era dietro di lui, e portando con sé la sua spada, andò a cercare Medusa.
La trovò in una grotta, ai piedi di una montagna, questa era piena di uomini e donne pietrificati, stava sempre in guardia.
Dopo dieci minuti di assoluto silenzio, Perseo, sentì un respiro sul collo, si girò ma niente, era solo una sua impressione, così riprese a camminare, ma nel farlo guardò lo scudo, dietro di lui c'era Medusa.
Strinse il manico della spada e, con essa, tagliò la testa a Medusa.
I piccoli serpenti che aveva al posto dei capelli, che prima si muovevano, si fermarono, anche loro erano morti.
Perseo portò ad Atena la testa di Medusa.
La dea porto la testa di Medusa ad Efesto, il dio della fucina.
Questo le stampò la faccia di Medusa sullo scudo, Atena lo fece per ricordare quello che aveva fatto, aveva trasformato in mostro una ragazza normale, violentata dal dio dei mari, Poseidone.
Atena aveva rovinato la vita di Medusa, se solo avesse saputo che era stata tutta colpa di Poseidone...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09, 2022 ⏰

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