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Dopo quasi due settimane che non si vedevano fuori scuola, Changbin andò a casa di Minho. Come mai non si erano visti? Beh la prima settimana il maggiore fu molto impegnato con dei test tra le varie materie scolastiche, durante la secondo si era presentato pochissimo e sembrava strano. Il corvino bussò alla porta che dopo un paio di minuti venne aperta dal viola "oh hey Changbin, che ci fai qua?" sussurrò mettendosi da parte per farlo entrare "che ci faccio qua? Che succede Minho? Parlami per favore, raccontami quello che ti sta succedendo, non voglio perderti, sono il tuo migliore amico e sono qua per te" si sedettero sul divano "sto bene Bin, non preoccuparti" sussurrò tenendo lo sguardo basso "non stai bene cazzo, guardami Min" il maggiore scosse la testa "ti prego Minho, guardami" mosse di nuovo il volto "perché mi fai stare male? Non so cosa posso fare" si alzò inginocchiandosi davanti a Minho e cercò di incontrare il suo sguardo "Min guardami" sussurrò allora il minore con quasi le lacrime agli occhi. Prese il volto del maggiore tra le mani e glielo alzò "Minho...ma che ti è successo?" guardò i suoi occhi stanchi, le occhiaie profonde sotto ad essi, le guance rigate da lacrime secche, poi abbassò un po' lo sguardo, spalancò gli occhi e gli spostò leggermente il bordo della maglietta che indossava per guardare più chiaramente i segni sul suo collo "chi è stato e come".

Flash back

"prof, posso andare in bagno?" domandò Minho "vai Lee" rispose l'uomo, il viola prese il telefono mettendolo in tasca ed uscì dalla stanza. Entrato in bagno si sciacquo il volto per poi sospirare e chiudere gli occhi appoggiando le mani sul bordo del lavandino. Ad un certo punto due mani si appoggiarono sui suoi fianchi e sentì delle labbra sfiorargli il collo, si girò di scatto rimanendo intrappolato tra il lavandino e il corpo di Jisung "cosa vuoi..?" domandò il maggiore cercando di togliere le mani del blu dalla propria vita "lo sai cosa voglio" rispose il più piccolo "lasciami in pace" Jisung rise appiccicandosi al corpo dell'altro, appoggiò le labbra di nuovo sul suo collo e incominciò a baciarlo e mordicchiarlo per lascargli diversi segni. Il viola chiuse gli occhi e alzò il viso, una mano sulla spalla del blu e l'altra tra i suoi capelli. Ad un certo punto sentirono lo sciacquone di una delle cabine, così Jisung gli riservò un sorrisetto malizioso e se ne andò

Fine flash back

"Appena lo vedo lo ammazzo" disse Changbin alzandosi, entrò in cucina e aprì il frigo, tirò fuori quattro birre e tornò da Minho. Neanche mezz'ora dopo le bottiglie erano vuote, i due non erano ubriachi ovviamente, ma l'alchol che avevano bevuto gli aveva dato la forza di fare cose di cui si sarebbero probabilmente pentiti. "Ti ricordi cosa avevi detto una delle ultime volte che ci siamo visti?" Chiese Minho togliendosi la maglietta, il corvino lo guardava dal divano pensando a cosa avesse potuto avergli detto "beh, ti ho detto molte cose" "avevi detto che mi avresti aiutato a fare una cosa" Changbin capì "oh... avevo detto che ti avrei aiutato a dimenticare Jisung" il viola si avvicinò al minore per poi mettersi a cavalcioni sulle sue gambe "bene, allora aiutami" sussurrò al suo orecchio per poi mordicchiargli il lobo "Minho non provocarmi, non sai di cosa sono capace" disse a denti stretti "per favore Changbin fammi vedere di cosa sei capace" "se inizio non mi fermerò" "fallo per favore, non trattenerti...". Il minore aveva perso il controllo, prese in braccio il maggiore e lo portò in camera di quest'ultimo, con un calcio chiuse la porta e lo buttò sul letto, velocemente gli tolse i vestiti e prese a baciargli tutto il petto "sei bellissimo cazzo" succhiò più lembi di pelle coprendogli il petto di succhiotti.

Continua...

JUST FRIENDS -MINBINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora