30 Maggio.

Capitolo 4

Io e Bressa ci guardammo un'ultima volta allo specchio, felici del risultato di due ore di lavoro tra vestiti, trucco e capelli.
«Sei uno spettacolo.» mi guarda felice.
Sorrido «Anche tu sei bellissima.» dico sorridendole. Scendiamo e Paolo ci stava aspettando da dieci minuti. «Wow.» esclama incredulo appena entriamo in macchina, squadrandoci dalla testa ai piedi. Divento rossa, quello è il tipo di attenzioni che non avrei mai immaginato di avere. Mi sentivo troppo osservata e quel viaggio sembrava non finire mai. Fortunatamente arriviamo al locale, dove nel cortile Luca e Tom stavano aspettando Paolo. Ci salutiamo e Luca continua a fissarmi senza dire una parola.
Pov's Luca.
Non avevo mai visto Emma in questo modo, anzi, a dire il vero non l'avevo mai guardata e solo adesso mi accorgo di quanto bella sia. E non è la stessa cosa che penso di tutte le altre ragazze, lei ha qualcosa di diverso, che riesce a cambiare anche il mio modo di pensare. Ad ogni modo questa è una festa, e io dovrei divertirmi come sempre, ma per qualche strano motivo non ci riesco. Mi piace Emma? Ahahahahaha ma cosa vado a pensare, uso questo verbo solo per portare a letto le ragazze, e lei, proprio lei non me l'avrebbe mai data. Inoltre io non conosco il verbo "Amare", non potrei mai regalarle quello che cerca e forse è per questo che con Emma non potrebbe mai funzionare. Però quanto diavolo è bella, dunque deve essere mia.
Mi avvicino a Paolo che è ancora con le ragazze e cerco di attirare l'attenzione parlando un po' con lui.
Lei mi guardò per un secondo e appena io ricambiai il suo sguardo, lei distolse gli occhi dai miei, come se avesse paura di quello che avrei potuto pensare. Si fece rossa e io Amavo quando faceva così. Era tremendamente insicura, ed è uno dei difetti che più amo di lei. Lei che si sente sbagliata in ogni cosa che dice, e non si accorge invece di quanto sia bella anche quando sta in silenzio. È bella sempre, e questo stava facendo nascere in me nuove emozioni.