Gocce d'acqua

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C'era una volta, in un regno ai confini del mondo, dove la magia era alla base di tutto, due donne incinte, Carlotta e Isabella. Durante un giorno di pioggia infernale, in cui tutti gli abitanti restavano a casa con il camino acceso e il fuoco che scricchiolava, alle due giovani signore si ruppero le acque. Per il dolore atroce e allo stesso tempo per l'infinita felicità che provavano, furono nel punto di vita. All'improvviso, una goccia della pioggia infernale, si divise e le due parti caddero nel cordone delle giovani madri, facendole partorire senza morire.
Per i seguenti 18 anni, i due dolci ragazzi, di nome Emma e Giacomino, crebbero in due diverse fattorie: lei al confine del regno, invece lui nella Foresta Blanca. Anche se salvarono le loro madri, le due lacrime influenzarono i cuori dei giovani, che avevano l'intenzione di trovare la propria goccia d'acqua. Il giorno del loro diciannovesimo compleanno, i due ragazzi decisero di seguire il loro istinto e iniziarono a viaggiare nel regno per trovare la loro anima gemella. Emma lasciò alla madre un biglietto con su scritto: "Mamma, vado a cercare il vero amore. Se non lo troverò, ritornerò da te." Intanto, ai confini della Foresta Blanca, Giacomino stava preparando la propria borsa da viaggio, quando all'improvviso una mendicante, in cambio di un paio di scudi, gli donò una bustina di lievito di ottima qualità. Giacomino lo spalmò sul pane e ne morse una delle due estremità, ma cadde in un sonno profondo, poiché il lievito era intriso di magia. Passò circa un mese, e Emma, inseguendo il proprio istinto, arrivò nella Foresta Blanca. Non sapendo dove andare, disse a un conglio: "Dolce bestiolina, mi puoi indicare la strada del vero amore?" "Certo! Balza! Balza fino al tramonto ancora dritto e fermati davanti a un pino squarciato!" Emma ringraziò il coniglio e continuò la propria ricerca. Tre ore dopo, arrivò davanti ad un tronco caduto. "Sarà il pino di cui mi ha parlato il coniglio." Commentò per sé e si rivolse ad uno scoiattolo che stava sgranocchiando delle ghiande lì vicino chiedendo: "Dolce bestiolina, mi puoi indicare la strada del vero amore?" "Certo! Corri con le tue zampette verso la casetta dove la notte il chiaro non la copre!" Emma non capì bene il messaggio, ma ringraziò lo stesso lo scoiattolo. A tarda ora, arrivò davanti ad una piccola magione che stranamente non era colpita da un raggio di Luna e in quel momento capì che si trattava della casetta dello scoiattolo. Si incamminò verso la porta, quando all'improvviso vide un uomo steso per terra. Era proprio Giacomino! Il suo cuore con i suoi battiti armoniosi, le sussurrava che era lui quello giusto, e perciò gli afferrò la mano e la magia della goccia d'acqua lo liberò dall'incantesimo e vissero tutti felici e contenti.

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