Kunming

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C'era una volta una fabbrica di lampade nella città di Kunming. Vi lavoravano bambini al di sotto di 15 anni all'insaputa della polizia. Tra loro c'era Christian, figlio di genitori italiani, che si trasferirono in questa città quando lui aveva 3 anni solo che dopo un po' di tempo lo darono al padrone della fabbrica in cambio di un paio Renminbi. La sua vita era difficile: si svegliava alle 7 di mattina per fare colazione, semplicemente con pane e acqua, andava a lavorare e alle 9 di sera senza cenare andava a dormire. Per fortuna possedeva un amico fantastico di cui si fidava molto: il suo nome era Peng. Aveva un carattere ribelle e ogni giorno cercava di convincere Christian ad organizzare un piano di fuga. C'era però un problema: a chiunque cercava di fuggire, veniva conficcata una pallottola in testa. Però a Peng non gliene importava nulla: il giorno del capodanno cinese, mentre le guardie stavano festeggiando insieme alla loro famiglia, cercò di scappare. Solo che Wai, il direttore della fabbrica, era furbo: piazzò degli uomini vicino all'entrata. Appena attraversato il cancello, Peng fece un grande sospiro e si mise a piangere perché Christian non era venuto con lui. Subito dopo una delle guardie urlò Huo (fuoco in cinese) e subito spararono a Peng e questi cadde a terra morto. Il rumore dei rami sotto di lui svegliò Christian. Questi si alzò dal letto, raggiunse l'entrata e si mise a piangere sopra il cadavere di Peng e subito le guardie lo scortarono nella sua stanza. Era tristissimo, perché a Peng non aveva rivelato un grande segreto: a lui piaceva il suo lavoro e ogni settimana costruiva una lampada da mettere sul suo comò. Adorava spegnerle e riaccenderle perché ammirava osservare come l'uomo da accendere il fuoco con la legna, sia riuscito ad inventare l'elettricità e di conseguenza le lampade. Quella fu però l'ultima notte che la spense.

Le Mie Fiabe, Le Mie Novelle...Questo sono ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora