Oggi dopo scuola sarei andata a casa di Al, la giornata a scuola volò anche se avevo la verifica di algebra.
Al mi accompagnò al parcheggio delle bici, mi chiedevo come infatti sarei arrivata a casa sua, mi mostrò la sua bici: era una Gaziella formato grande,
<<accomodati>>
Disse Alan indicando il portapacchi della bici arrugginita. Mi misi sopra con movimenti bruschi e insicurezza; poi anche lui si sedette e partì: i piedi mi strisciavano sull'asfalto ma stavo attenta,
<<ti conviene abbracciarmi se non vuoi cadere con il peso dello zaino>>
"Sembrava farlo apposta!" Pensavo, la bici partì velocissima, stavo per cadere... Subito mi strinsi fortissimo al suo corpo, poi girò il capo verso me dicendo:
<<vado bene?>>
Io risposi di si balbettando; il cuore mi batteva all'impazzata ero veramente innamorata di quel ragazzo.
Passammo in un viale di querce secolari, l'atmosfera era stupenda, i colori caldi dell'autunno ci coloravano gli occhi... Frenò all'improvviso
<<eccoci arrivati>>
Disse Al. Scesi dalla bici con goffaggine; la casa era stupenda, i suoi genitori sono ricchi a differenza dei miei ma non inporta.
Ci aprì la porta ala domestica che aveva già preparato da mangiare; sulla tavola c'era un piatto di spaghetti con il sugo e polpette... Mangiammo il piatto con voracità senza parlare tra un boccone e l'altro.
Al prese la macchina fotografica (Canon ); uscimmo in giardino, sembrava uno scenario di una favola: laghetto, alberi, fiori perfetti per le foto... dopo aver fatto tutte le "emozioni" , Alan disse che mancava ancora l'amore,
<<ma che dici ho già fatto la foto alla rosa rossa!>>
Mi strinse il polso e mi portò sotto un vecchio salice piangente, si accovacciò sul prato io lo osservavo e lui osservava ne sorridendo con la bocca chiusa, avevo male alle gambe e mentre mi stavo per accovacciare affianco a lui mi spinse verso se stesso e mi baciò appena finito l'istante disse
<<ti amo>>
<<provo lo stesso>>
Risposi spaventata dall'idea che la domestica ci potesse scoprire in un momento così magico, pensavo di sognare, invece era tutto reale...
<<vuoi vedere la mia stanza?>>
<<ok>>
Risposi ancora scioccata
<<ecco il mio regno>>
Disse Alan mentre spalancava la porta con orgoglio.
La stanza era di modesta dimensioni si sedette sulla sedia della scrivania per collegare le foto al computer; io invece feci lo stesso sul letto, poi mentre guardava il monitor disse:
<<vuoi stare con me?>>//che ne dite di questa scena batticuore ? Secondo me è stupenda; commentate//
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E tu ci sarai? parte1
RomanceLa vita non è sempre facile in particolare se cambi città e non conosci nessuno...