Una lacrima

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Una lacrima
Se penso a te
Non mi calmerà
E se piangerai
Sarà per me
Ma non servirà


Christian e Anna erano seduti sul divano della loro sala, con la televisione accesa su Canale 5, che dava il solito film replica in quell'estate torrida, dove nemmeno i palinsesti televisivi avevano voglia di impegnarsi per cercare qualcosa di interessante da proporre ai telespettatori. Entrambi stavano utilizzando il telefono, immersi nella loro solita routine di Twitter, dove scovavano le fan, lasciavano qualche like, commentavano e poi sorridevano insieme commentando anche ad alta voce ciò che trovavano.

Christian adorava sua mamma e Anna adorava il rapporto che si era creato tra di loro, amava che il figlio non nascondesse nulla e che tutto fosse esposto alla luce del sole. Ogni segreto di Christian era conosciuto dalla madre che per questo non si sentiva a disagio a dover dire la propria opinione al ragazzo, che comunque l'avrebbe sempre ascoltata per tutto il bene che voleva alla donna.

Faceva molto caldo in quelle settimane, ma in casa Stefanelli avevano deciso di non accendere il condizionatore perché l'elettricità era arrivata a costare troppo e certo, non avevano problemi economici ultimamente, ma preferivano comunque cercare di risparmiare lì dove potevano. Per questo il ventilatore girava, facendo circolare un po' di quell'aria che entrava dalla finestra, nonostante non fosse decisamente fresca e, anzi, probabilmente peggiorava solo la situazione, facendo arrivare ai due l'aria calda direttamente addosso.

Ma di questo non se ne rendevano conto, o facevano finta di nulla, perché nessuno dei due aveva la voglia di alzarsi e cambiare il circolo dell'aria, troppo attaccati al cellulare e troppo spossati dal caldo infernale. Ivan e Alexia non potevano nemmeno essere di aiuto, dato che non c'erano in casa, e per questo quando Anna alzò lo sguardo per l'ennesima volta sul ventilatore, nella vana speranza che esso potesse spostarsi da solo, notò che Christian stesse facendo la stessa cosa, ma con uno sguardo perso, come se stesse pensando intensamente a qualcosa, col cellulare sbloccato in mano, a cui, però, non stava più badando. La donna riabbassò lo sguardo sul cellulare e poi lo rialzò a guardare il figlio e decise di introdurre un argomento a caso, per riportare l'attenzione di Christian in quella stanza e non farlo vagare troppo con la mente.

"Le tue fan non vogliono proprio avere un po' di pace"

Anna, rompendo il silenzio, ridestò Christian dai propri pensieri e vide la sua espressione ritornare lì, non essere più persa in qualche pensiero nella propria mente, mentre lo sguardo si voltava, si staccava dal ventilatore, che in realtà non aveva mai visto, e finiva sulla donna, su sua madre, che gli sorrise, avendo semplicemente introdotto il primo argomento che gli era venuto in mente, visto che fino a qualche istante prima si era ritrovata a rispondere ad una sua fan particolarmente euforica e arrabbiata con la famiglia Stefanelli.

Christian fissò la madre qualche istante, come se ancora la capacità di parlare non gli fosse tornata. La guardò e si leccò le labbra, come se fossero secche, perché probabilmente aveva sete. Anna stava per chiedergli se volesse un bicchiere d'acqua, qualunque cosa purchè quel silenzio terminasse e Christian parlasse con lei.

"Perché?"

Domanda semplice, quasi ovvia come risposta alla sua precedente affermazione, ma Anna si ritrovò a sorridere, perché Christian aveva emesso un suono ed era tornato a ragionare insieme a lei, non più perso chissà dove. La donna provava sempre un sacco paura quando il figlio iniziava a perdersi in quel modo nei propri pensieri, proprio come aveva fatto dentro ad "Amici" nell'ultimo periodo, quel momento buio della sua vita che gli aveva fatto perdere il proprio sogno, che lo aveva distratto da quello che era sempre stato l'obbiettivo della sua vita: fare della danza il proprio lavoro e non solo un hobby.

Pathos [Zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora