Mi chiamo Hunt.
Come lo so?
È stata la luna a dirmelo, ed è successo tanto, tanto tempo fa.Esisto sin da prima dei secoli bui, quando il terrore governava sul mondo e la paura si espandeva alla velocità della luce.
Il mio scopo era fare da guardiana, da protettrice ad un ragazzo prodigio.
Ero un'pó come un angelo custode, solo senza ali, senza aureola e con la possibilità di prendere forma umana.Come è possibile?
Non lo so, ma so per certo che il mio ruolo è sempre stato quello di proteggere Jack.Ricordo ancora di averlo sorvegliato giorno e notte, sin dalla sua nascita.
Ricordo i suoi primi passi, le sue prime parole, i suoi pianti e i giochi.
Ricordo anche la sua espressione esterrefatta quando scoprì di diventare fratello maggiore e vedendolo crescere, per appoggiarlo ed aiutarlo come meglio potevo, mi camuffavo e diventavo fruttivendola, fornaia e venditrice pur di scambiare qualche parola con lui.Fra aneddoti e frasi scherzose, introducevo piccoli consigli di vita che lui, a quanto pare, seguiva con precisione.
Ero felice di vederlo crescere e diventare il ragazzo gioioso e intelligente che era.Finché una sera, sorvegliandolo mentre pattinava sul lago, il mio Jack cadde nell'acqua ghiacciata mentre tentò il salvataggio della sorella.
Pensavo di aver fallito nella mia missione ed essendo tentata di tramutarmi nelle mie vesti umane e salvarlo, la luna me lo impedì.Per lui, ebbe piani diversi.
Assistetti così alla nascita di Jack Frost, il signore dell'inverno, il padrone del freddo.Ricordo bene il momento in cui la luna lo richiamò a sé facendolo uscire dalla superficie ghiacciata del lago.
I suoi capelli divennero di un bellissimo bianco e gli occhi scuri che adoravo si schiarirono, diventando azzurri come il ghiaccio.Lo osservavo da dietro un albero, poiché cosciente del fatto che essendo stato scelto dalla luna, potesse ormai vedermi.
Ammiravo la nuova persona che era diventato e penso che quello fu il momento in cui capì di essermi innamorata di lui.Ovviamente non aveva senso, lo sorvegliavo sin dalla sua nascita ed esistevo da più tempo di lui.
Ma ormai aveva smesso di crescere, sarebbe rimasto così per sempre ed io ebbi la sua età quando fui scelta a mia volta.Da lì, pensavo che il mio compito fosse arrivato al suo termine e speravo in una pace eterna come il paradiso. Eppure la luna non mi fece capire nulla, rimasi come ero e il mio compito sembrò non essere ancora arrivato al fine.
Dopo la sua rinascita, seguì Jack e fui sorpresa quanto lui di scoprire le sue nuove abilità.
Lo vidi andare in panico quando nel paese vicino, le persone gli passavano attraverso e il suo viso sconvolto mi feriva l'anima.
Avrei tanto voluto rivelarmi a lui e dirgli che non era solo, come lui pensò per i successivi secoli.Così siamo arrivati al giorno d'oggi, ai tempi moderni, in cui Jack fa parte di una squadra nominata, 'Le cinque Leggende'.
I membri sono cinque appunto Jack, Babbo Natale, il coniglietto di pasqua, Sandy e la fatina dei denti.So che potrebbe sembrare strano, ma insieme sono fortissimi e si aiutano a vicenda.
Hanno sconfitto Pitch Black o meglio l'Uomo Nero o il Boogieman che si nascondeva sotto i letti dei bambini, fra le ombre, nel buio ed infestava i sogni facendoli diventare orribili incubi.Nelle mie di ombre, combattei assieme a loro e cercai di aiutarli ma non essendomi possibile rivelarmi a nessuno, non feci molto.
Non ne conosco il motivo, ma mi è stato specificamente vietato rivelarmi, e questo comprende gli umani e gli immortali come me.Penso che l'abilità di tramutarmi in umana mi avesse salvata moltissime volte, poiché rischiando di venire scoperta come spirito mi andava meglio seguire silenziosamente Jack mentre mi introducevo nelle strade affollate di città.
So bene che sembra stalking ma è sempre stato il mio dovere e per anni ho vissuto appiccicata a lui giorno per giorno.
Ora è molto più difficile, non posso più fingere di essere una fornaia e consigliarlo ma mi limito ad osservarlo e proteggerlo con tutto ciò che ho."Si tolga di mezzo!", il clacson di una macchina mi fece trasalire e mi accorsi di essere rimasta in mezzo alla strada mentre osservavo Jack sul tetto della casa di fronte.
"Mi scusi", dissi all'autista correndo fino al marciapiede ed alzando una mano.
Sbuffai dallo stress che mi divorava in quel periodo e guardando sul tetto notai che Jack non c'era più.Ero stufa di corrergli dietro e con quella forma non potevo di sicuro arrampicarmi sui tetti e volteggiare per cercarlo.
"Ma come fanno gli umani a non stancarsi di camminare...", sussurrai a me stessa mentre riprendevo fiato dopo la corsa fino al marciapiede.Andai in un vicolo solitario e tornando nella mia forma spiritica riuscì finalmente a liberarmi nel cielo di quella serata d'autunno ed avere una maggiore visuale della città.
Dall'alto era davvero bella ma quello che cercavo non si trovava a terra.
Vidi una scintilla celeste in lontananza e capì subito che proveniva dal bastone del mio protetto.
Rimasi più lontana possibile e con enorme cura mi adagiai su una delle rocce che circondavano il lago.Jack tornava spesso in quel posto perché lì era iniziato tutto e soprattutto perché con la sconfitta di Pitch, ricordava il suo passato.
Guardai i bellissimi disegni di ghiaccio che lanciava dal bastone e come ogni singola volta, non facevo altro che innamorarmi maggiormente.Avrei voluto che si ricordasse anche di me, poiché solo così potevo rivelarmi a lui.
Non dovevo essere io a farmi scoprire, doveva essere lui a scoprirmi.
Avrei voluto che ricordasse la fornaia che gli dava le sue tartine preferite, o che ricordasse la fruttivendola che metteva sempre della frutta in più per lui e la sua famiglia.Ma non ricordava, perché il mio ruolo era quasi nullo nella sua memoria.
Rammentava sua sorella e sua madre, le persone più importanti.
Ma il resto non contava, io non contavo.Nemmeno gli altri guardiani sapevano della mia esistenza, la luna aveva semplicemente ordinato la mia solitudine eterna.
Spesso mi chiedevo perché mi trovavo ancora lì, visto che Jack aveva una squadra e poteva benissimo prendersi cura di sé stesso.Mi chiedevo se non fosse cambiato qualcosa, se dovessi proteggere altri al posto suo.
Se dovessi fare da angelo custode.
Ma nessuna risposta mi veniva concessa.Mi addormentai su quella roccia, non sentivo il freddo ed ero abituata a dormire praticamente ovunque.
Non facevo sogni, né incubi.
Avevo un sonno tranquillo e solo così potevo riposarmi sufficientemente per proseguire con gli inseguimenti il giorno successivo.
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La Guardiana ~ Jack Frost
FanfikceEsistendo in forma di spirito sin dalla luce dei tempi, il ruolo della guardiana fu ben definito dall'uomo nella luna. Proteggere Jack. L'incidente sul lago ghiacciato però ha portato il ragazzo ad avere un ruolo proprio, scelto esattamente dall'uom...