Natura del kufr (miscredenza)

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As salamu aleykum fratelli e sorelle! Come state?
Bismillah ar-Rahman ar-Rahim

Natura del kufr (miscredenza)

10. Per contrasto con l'uomo di cui abbiamo dato l'immagine, c'è l'uomo che, pur essendo musulmano per natura e tale rimanendo, inconsapevolmente, per tutta la sua vita, non esercita la sua ragionevolezza, la sua intelligenza e la sua intuizione per riconoscere il suo Signore e Creatore, ma, al contrario, si serve della libertà di scelta per negare la Sua esistenza. Un uomo tale è un non credente, nel linguaggio dell'Islàm un kafir.
11 kufr significa, alla lettera,"copertura", "dissimulazione". La denominazione con cui viene chiamato l'uomo che nega Allah è kafir, "dissimulatore", perché egli, con la sua incredulità, nasconde ciò che è inerente alla sua natura ed alla sua anima, giacché la sua anima è, istintivamente, orientata verso l'Islàm. Tutto il suo corpo, ciascun membro di esso, ogni fibra del suo organismo è sottomesso a questo istinto. Ogni molecola esistente in natura, sia vivente che inanimata, svolge una sua propria funzione in accordo con la legge dell'Islàm e compie il ruolo che ad essa è stato assegnato.
Ma la vista dell'uomo è stata oscurata, il suo spirito si è traviato ed è incapace di ammettere l'evidenza. Egli non può conoscere la sua vera natura, i suoi atti ed i suoi pensieri sono in insanabile
contrasto con essa. La realtà gli diviene estranea ed egli brancola nelle tenebre. Ecco la natura del kufr.

12. Il kufr è una forma di ignoranza, o meglio è l'ignoranza per eccellenza. Si può concepire, infatti, un'ignoranza più grande di quella che ha per oggetto Allah, Iddio, il Signore, il Creatore dell'universo? Ecco un uomo che osserva il vasto panorama della natura, il suo meccanismo superbo ed immutabile, la grandiosa concezione che si manifesta in tutti gli aspetti della creazione; egli osserva questa gigantesca macchina, ma ignora chi l'ha congegnata e la dirige? Egli prende in esame il proprio corpo, quest'organismo che funziona in modo stupefacente, se ne serve per realizzare i propri fini, ma è incapace di identificare la Forza che l'ha suscitato, l'Ingegnere che l'ha concepito e prodotto, il Creatore che ha dato esistenza dal nulla a questo essere unico, l'uomo, utilizzando, per la sua costruzione, materia inanimata: carbonio, calcio, sodio... Egli riconosce
nell'universo una concezione sublime, ma non riesce ad individuare Colui che l'ha concepita, ne ammira il funzionamento armonioso, ma non ne vede il Creatore. Egli può trovare nell'universo che lo circonda le più vistose dimostrazioni di maestria nella scienza, nella filosofia, nelle matematiche e nella tecnica, ma rimane completamente cieco quanto all'Essere che è all'origine di questo infinito universo, mai totalmente spiegato. Come sarà possibile che un essere, incapace di cogliere questa realtà fondamentale, possa conseguire le vere prospettive della conoscenza? In qual modo un uomo che ha imboccato una cattiva strada potrà arrivare a buon fine? Egli non potrà mai spiegare la Realtà, la Vera Strada gli sarà preclusa per sempre e, qualsiasi cosa egli intraprenda nel campo scientifico o del pensiero, egli
non potrà mai godere delle luci della verità e della sapienza. Egli continuerà a brancolare e ad incespicare a piè sospinto nelle tenebre dell'ignoranza.

13. E c'è di peggio: il kufr è una tirannia e della peggior specie. Che cos'è la tirannia se non un'utilizzazione ingiusta di una forza o di un potere? Se si forza qualcosa o qualcuno ad agire in modo contrario a quello giusto o alla sua natura e alla sua volontà, quest'atteggiamento si chiama tirannia.

14. Abbiamo appena finito di rilevare che, nell'universo, tutto ciò che esiste è sottomesso ad Allah. Il "naturale" è l'obbedienza ad Allah ed il vivere in conformità alla Sua Volontà e alla Sua Legge (con più precisione: il naturale è essere musulmani!). Allah ha dato all'uomo il dominio su tutto il creato, la cui stessa natura richiede di esser utilizzata solamente per la realizzazione della Sua volontà e solo per questo. Colui che disobbedisce ad Allah, il kafir, si rende colpevole di ingiustizia gravissima, in quanto utilizza tutte le capacità del suo corpo e del suo spirito in modo contrario alle tendenze della natura e, comportandosi in tal modo, diviene l'involontario strumento del dramma della disobbedienza.
Egli inchina il capo davanti a divinità che non sono il vero Dio, nutre nel suo cuore amore, rispetto e timore per un'autorità immaginaria, che non è l'Autorità; e ciò in contraddizione totale con gli istinti di questi organi (la testa e il cuore). Egli utilizza il potere di cui dispone contro l'esplicita Volontà di Allah e così crea le condizioni per far regnare la tirannia. E' possibile che esista una tirannia, una crudeltà, un'ingiustizia più grandi di quelle di quest'uomo che sfrutta la creazione e la costringe, impudentemente, a seguire un corso contrario alla natura ed
alla giustizia.

15. Il kufr non è solamente tirannia, è anche vera ribellione, ingratitudine, infedeltà. Dopo tutto, che cos'è l'uomo in realtà? Di quale potere e di quale autorità egli dispone? E' stato forse lui a
creare il suo cervello, il suo cuore, la sua anima, il suo corpo, o è stato, piuttosto, Allah che li ha creati? E' lui oppure è Allah che ha creato l'universo? Chi è che ha piegato tutte le forze della natura al servizio dell'uomo, l'uomo oppure Allah? Se tutte le cose sono state create da Allah e da Lui solo, a chi appartengono esse? Chi ne è il legittimo proprietario? Allah e solamente Allah. E se Allah è il Creatore, Colui cui tutto appartiene, il Sovrano, c'è forse al mondo un ribelle più grande dell'uomo che si serve della creazione di Allah contro i Suoi decreti, che rivolta il suo spirito ed il suo cuore contro Allah ed utilizza tutte le sue capacità contro la Volontà del Signore?
Il servo che tradisce il suo padrone, l'ufficiale che si ribella contro il proprio paese, colui che misconosce il suo benefattore sono tutti dei traditori.
Che dire dell'ingratitudine e del tradimento del non credente, del kafir?
In fin dei conti, chi è l'autentica fonte di ogni autorità? Chi ha innalzato l'uomo in una posizione così elevata? Tutto ciò che l'uomo possiede e tutto ciò di cui si serve per beneficare gli altri gli è stato donato da Allah. Gli obblighi più grandi, su questa terra, l'uomo li ha nei confronti dei suoi genitori. Ma chi ha messo nel cuore dei genitori l'amore per i figli? E chi ispira il sentimento di far tutto ciò che è in loro potere per il benessere dei figli? Donde nasce il fatto che la madre ha il desiderio innato di nutrire i figli? Evidentemente da Allah Che è il più grande benefattore dell'uomo. Egli è il suo Creatore, Colui che lo nutre e lo fa vivere, oltre al fatto che Egli è il suo Signore e Padrone.
Tale è la posizione di Allah nei confronti dell'uomo. Non ci può essere, quindi, un tradimento più grande di quello del kufr, il quale conduce l'uomo a rinnegare il suo vero Signore.

16. Sarebbe ridicolo pensare che, assumendo l'atteggiamento del kufr, l'uomo possa far torto ad Allah l'Onnipotente. Nient'affatto! Quale torto potrebbe fare l'uomo, questo insignificante granello di polvere sulla faccia di un minuscolo pianeta rotante in un infinito universo, al Padrone del mondo, il cui dominio è così vasto che nemmeno i più potenti telescopi consentono di immaginarne i limiti? La Sua potenza regola il corso della terra, della luna, del sole e di miriadi di stelle.
Egli provvede ai bisogni di tutti, ma non ha bisogno di nessuno per provvedere ai propri. La ribellione dell'uomo contro Allah non può arrecarGli alcun torto, mentre, al contrario, questa
disobbedienza non fa altro che far cadere l'uomo sulla via della rovina e della dannazione.

17. La conseguenza ineluttabile di questa ribellione e di questo rifiuto della realtà è il fallimento degli ideali ultimi della vita. Un ribelle non potrà mai trovare la via della vera conoscenza. Infatti, il sapere che non è capace di scoprire il suo Creatore non può scoprire nessuna verità. Lo spirito e la ragione di un uomo siffatto si troveranno sempre fuori strada. In che modo una ragione incapace di riconoscere il suo Creatore potrà essere capace di venire a capo dei misteri della vita? Un uomo siffatto non subirà che sconfitte in ogni campo. La sua vita morale, civile, sociale, familiare e la sua lotta per assicurarsi un'esistenza dignitosa, ogni aspetto del suo essere e del suo fare sarà contaminato da questo atteggiamento negativo. Egli non provocherà altro che disordine e confusione sulla terra. Egli, senza l'ombra di un rimorso, farà scorrere il sangue, calpesterà i diritti dei suoi simili, sarà spietato nei loro confronti, susciterà nel mondo disordine e distruzione. I suoi pensieri perversi, le sue ambizioni, la sua mancanza di discernimento, i falsi valori in cui confida, le sue malefiche attività saranno nefasti non solamente per lui stesso, ma anche per il suo ambiente.
Un uomo siffatto può rovinare la pace e l'equilibrio della vita sulla terra. Nella vita ultraterrena, poi, dovrà rispondere dei delitti che ha commesso contro se stesso. Il suo corpo intero, il suo cervello, i suoi occhi, il suo naso, le sue mani, i suoi piedi si lagneranno del cattivo uso da lui fatto di essi. Ogni cellula del suo corpo lo biasimerà davanti ad Allah, il Quale, Sorgente di giustizia autentica, emetterà nei suoi confronti la sentenza che egli si merita. Tali sono le infamanti conseguenze del kufr. Esso conduce alla catastrofe sia in questa vita che in quella ultraterrena.

Tratto da: Conoscere l'Islam_Abu l'Ala Maududi
Pag: 8-10
Alhamdulillahi Rabbi-l- Aalamiin

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