Chapter 3: Giustizia?

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Era passata ormai una settimana da quell'avvenimento e non riuscivo a smettere di pensarci..

Non alla figura di merda.
Non riuscivo a smettere di pensare al viso di quel ragazzo, le sue labbra, la sua voce... ed ogni volta era la stessa cosa.
Più lo immaginavo in quelle condizioni più il mio corpo ne rimaneva eccitato.
Ma nessuna di quelle volte ebbi il coraggio di soddisfare la mia esigenza...

"Cioè significherebbe masturbarsi su di lui"
"E quindi? Mica lo sa"
"A te non farebbe strano sentire il bisogno di svuotati soltanto pensando ad una certa persona che nemmeno consci"
Jay fece spallucce.
"Tralaltro è da quel giorno che non lo vedo più in giro per scuola-"
Un boato proveniente dal corridoio attirò l'attenzione mia e di Jay.
Non era strano sentire schiamazzi per i corridoi soprattutto al cambio dell'ora, ma questi erano diversi.
Erano tutti a star ridendo di qualcosa.

Incuriositi io e Jay uscimmo sorpresi nel scoprire che la fonte di tutte quelle risate era qualcuno, non qualcosa.

Spalancai gli occhi trovandomi davanti a una scena che non trovai affatto divertente.
Il ragazzo che sembrava un cucciolo era seduto a terra con la testa completamente bagnata, come il resto dei suoi libri che a quanto pare era abituato a portare tra le mani.
Un gruppo di ragazzi e ragazze lo stava deridendo versandogli tutto ciò che avevano a portata di mano sulla testa, mentre il ragazzo tentava disperatamente di salvare i suoi libri ormai completamente rovinati...
"Oh ma come, ancora non parli?" Sbottò una delle ragazze.
"Su facci sentire questa tua vocina"
Il ragazzo da terra scosse la testa e tentò inutilmente di afferrare l'ultimo dei suoi libri. La ragazza però lo precedette.
"Sei così legato a questi tuoi libri??" Alzò la voce.
Prese il libro e lo aprí in due afferrandone una pagina.
Il castano a terra la guardò con uno sguardo di preghiera scuotendo la testa.
"Parla. Pregami di non farlo a pezzi. Altrimenti..." E così dicendo lentamente strappo una pagina.
Gli occhi del ragazzo si fecero pieni di lacrime.
"Avanti! Pregami di non continuare!" sbraitò strappando con foga le pagine del libro.
Il ragazzo con le lacrime che gli scendevano in viso all'ungò una mano in preghiera  "ti pre-"
Il rumore potente di un tonfo chiamò l'attenzione di tutti. Con una aria da massacro fulminai la ragazza davanti a me.
La sua espressione di superiorità si trasformò in paura.
Io con il pugno serrato sull'armadietto di fronte a lei che avevo appena colpito mi girai lasciando cadere la mia mano dolorante e la fissai.
"Lo trovi divertente?" dissi sfilandole il ormai distrutto libro che teneva in una mano.
Tutti guardavano in silenzio impauriti.
Le afferrai il viso con una mano e la strattonai avvicinandola a me.
"Credi che questo.." la costrinsi a guardare il ragazzo ancora a terra dietro di me  "...sia divertente?"  Risi.

"Se lo trovi divertente allora perché non lasci che anche gli altri si divertano? Mh?"
Le strinsi il viso con prepotenza "Chinati a terra."
Lei impotente si fece scivolare a terra in ginocchio.
"Ora lecca quello che voi avete buttato a terra."
"EH?" La ragazza mi guardò spaventata.
"È umiliante vero? Ma come, io lo trovo divertente." Mi abbassai e le spinsi la testa vicino la pozza di bevande che poco prima aveva rovesciato in testa al castano, e  intanto lui davanti a me mi guardava spaventato.

"Lecca questa merda o ti faccio leccare la vera merda."
La ragazza con le lacrime in viso lecco il pavimento e subito dopo scappò in bagno a vomitare.
Mi rialzai soddisfatto.
"Voi che avete da guardare eh? Non vorreste che gli altri stessero solo a guardare se quelli al posto di quel ragazzo foste voi. Sparite... ipocriti." Urlai e tutti se ne andarono di corsa dal corridoio.

Mi girai per guardare il ragazzo che fino a quel momento era stato a guardare spaventato.
Non lo avessi mai fatto.
Lo vidi seduto per terra con i capelli gocciolanti, il viso arrossato dalle schifezze che gli erano state versate addosso, e la camicia bianca impregnata aderente al suo petto.

Mi guardò negli occhi con quell'aria innocente.

Merda.

ɴᴇᴡ ᴅᴏɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora