*Novembre 2008*
Louis era agitatissimo, quel pomeriggio aveva una partita in trasferta a Sanbach contro la squadra locale che era all'apice della classifica dove giocava anche la sua di squadra, il Doncaster.
Il suo team non se la passava male in classifica ma battersi contro la squadra più forte del loro campionato non era una passeggiata, soprattutto in trasferta.Harry era arrivato al campo giusto in tempo per il calcio d'inizio e si era andato a sedere vicino a Jonny che lo stava aspettando; non era mai stato un gran tifoso ma quel giorno voleva far felice il suo amico e quindi -in cambio di un muffin gratis- aveva accettato l'invito.
Louis stava giocando mettendoci il cuore ma purtroppo la squadra di casa stava vincendo con una rete di vantaggio.
Ad un certo punto però, il suo compagno di squadra Oli gli passò la palla proprio nel momento in cui uno dei difensori aveva fatto un passo falso, Louis prese coraggio e tirò dritto e forte verso la porta, la palla schizzò verso l'incrocio dei pali e finì in rete; corse subito sotto gli spalti per esultare insieme alla piccola curva dei tifosi del Donny e mentre faceva scivolare lo sguardo sui tifosi avversari che insultavano l'arbitro, i tifosi e i giocatori -insomma, chi gli capitava a tiro- vide una testa riccia che, come se nulla fosse, mangiava quello che sembrava essere un muffin, incurante dei migliaia di tifosi intorno a lui che intonavano cori contro la piccola curva, Louis sorrise e si rimise a correre. Quel ragazzo era più interessato al muffin che al calcio, pft!Harry aveva assistito al gol, subito aveva fatto un piccolo sussulto perché, cazzo, quel nanetto aveva molto talento -e non solo quello- e anche se non ci capiva nulla, quel gol era stato spettacolare.
Era però subito ritornato a mangiare il suo muffin.. tutto quel baccano per un gol! Stavano pareggiando, non andava anche bene così?
Il suo amico non sembrava della stessa idea quando la partita fini sul 1-1 ma Harry non se ne curo più di tanto.
Lui voleva solo tornare a casa, al calduccio, con una penna in mano a scrivere, magari una canzone, piuttosto che continuare a stare lì, in pieno novembre, al freddo.
Salutò il suo amico e se ne torno a casa, non scrisse nessuna canzone ma pensò al gol subìto dalla squadra, non certo al ragazzo dal bel sedere e, non sapendo per quale motivo, si chiese se lo avrebbe mai rivisto.
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Pages written with no end - Larry Stylinson
Fanfiction*Si guardarono negli occhi ed entrambi capirono che qualcosa era scattato, nessuno dei due sapeva di cosa si trattasse ma era magico, forte e indissolubile.*