"Tocca a me, poi me ne vado perché è tardi e mia madre non mi viene più a prendere".
A quelle parole però decidemmo di dormire tutti a casa mia "okay, fate le telefonate di rito, dopo decidiamo le stanze, e dicci il tuo segreto, Tomlinson! Sono passate ore e non lo hai ancora rivelato" disse Liam interessato.
I ragazzi finirono le telefonate e Louis: "Quindi devo dire qualcosa oltre a quello che ho detto prima?Ehm... Si beh ho baciato un ragazzo una volta, così, giusto per provare"
Sì alzò un coro di 'ohh' ed io rimasi sorpreso e, nel profondo della mia mente, non so perché, ma mi sentii felice.
"Adesso è ora di andare a dormire ragazzi, sono le 2 di notte" disse Liam che sembrava mia madre, più o meno tutti i giorni della settimana.
Decidemmo le stanze -io e Louis avremmo dormito nella mia camera mentre Liam se ne stava in quella degli ospiti (causa russamento), mentre Niall e Zayn sul divano-letto.
Quando salimmo in camera, avevo una strana sensazione nello stomaco ma decisi di non dargli troppa importanza, forse era dovuto al fatto che ci conoscessimo da così poco, forse no; ero certo di una cosa però: Louis era un ragazzo molto aperto.
Preparai il materassino che usavano abitualmente tutti i miei amici quando restavano a dormire in casa e gli porsi alcune coperte e un cuscino, lui si sedette e "ehm.. Io sono abituato a dormire in boxer. Non.. Insomma non ti dispiace vero? Anche perché non ho portato nient'altro con me" disse. Non sapendo il perché diventai rosso "Si cioè no, no non mi dispiace. Se vuoi ti presto qualcosa io.. altrimenti non lamentarti se hai freddo!" dissi infine con un sorriso sghembo per cercare di non far notare il mio imbarazzo, anche se probabilmente si notava eccome.
Abitualmente dormivo anche io con nulla addosso ma decisi che, per quella volta, avrei messo un pigiama, anche se lo odiavo.
"Ehm.. allora" mi girai e mi misi a cercare una maglietta e dei pantaloncini nell'armadio ma non seppi cosa dire, quindi optai per il silenzio ma fu Louis a parlare: "ehi, Haz... raccontami un po' di te. Ho come la sensazione che diventeremo grandi amici" a quelle parole sobbalzai, insomma il tono non era proprio innocente, o almeno dal mio punto di vista non lo era affatto.
Iniziammo a parlare dei nostri hobby e delle nostre passioni al di fuori del canto; Louis mi disse che giocava a calcio da molti anni e che, per dedicarsi al meglio in questo nuovo progetto che avremo dovuto affrontare tutti insieme, avrebbe dovuto accantonare questa sua passione per il mondo del pallone.
Alla fine ci ritrovammo a parlare dei nostri gusti in fatto di musica e scoprii che anche a Louis piacevano i The Script. Questo mi riportò all'anno precedente..
FLASHBACK 11feb2009.
Quel giorno ero eccitatissimo: sarei andato al concerto dei The Script quella sera stessa, era la mia band preferita e avevo aspettato mesi per poterli vedere!
Mi preparai in fretta con una maglia della band, gli skinny neri e i miei inseparabili stivaletti, corsi giù dalle scale e vidi vicino alla porta mia madre e mia sorella che mi aspettavano.
Ero riuscito a essere non lontano dal palco verso destra e lanciai un urlo di gioia quando le prime note di 'breakheaven' iniziarono a rimbombare nella sala.
Quando 'the man who can't be moved' finì ero già senza voce ma continuavo a dimenarmi sotto il palco a pochi metri a sinistra da Danny, il frontman.
Stan mi guardava come se avessi due teste ma a me non importava, erano una delle mie band preferite e non vedevo l'ora di cantare ad un loro concerto!
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Pages written with no end - Larry Stylinson
Fanfiction*Si guardarono negli occhi ed entrambi capirono che qualcosa era scattato, nessuno dei due sapeva di cosa si trattasse ma era magico, forte e indissolubile.*