4. At dad's home

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Harry's pov

Avevamo deciso di vederci a casa di mio padre a Manchester per conoscerci meglio, magari davanti ad una pizza e a qualche gioco. Ero felice, nervoso e confuso.. insomma, avrei iniziato la mia carriera da cantante non come solista -come avevo sempre sognato- ma come membro di una band e questo mi destabilizzava.

Mancavano dieci minuti all'ora prefissata ed io ero in cucina per tirar fuori i biscotti dal forno.. lavoravo in una panetteria ed era una delle poche cose che avevo imparato a fare alla perfezione, tutti adoravano i miei biscotti con la cannella; avrei fatto una bella figura con i miei nuovi compagni di band!

Il primo ad arrivare fu Liam -mi pare si chiamasse così il ragazzo con i capelli alla Justin Bieber e gli occhi marroni- lo salutai con una pacca sulle spalle e un "ciao Liam!" sperando di non sbagliare e lo feci accomodare sul divano.

Pochi minuti dopo suonarono di nuovo al campanello e andai ad aprire: trovai davanti a me il biondo con gli occhi azzurri e il ragazzo con gli occhi, la carnagione e i capelli scuri.

Faticai un minuto per ricordarmi i loro nomi ma poi sicuro di me "Ehi biondo! Ciao Zayn!" li salutai, non riuscii a ricordare il nome del ragazzo dagli occhi azzurri, iniziava bene la serata!

I due si guardarono e scoppiarono a ridere, poi il biondo parlò: "ciao riccio! Mi chiamo Niall comunque" mi disse ridendo, avendo capito la mia difficoltà. Già mi piaceva quel ragazzo.
Li feci quindi passare e li guidai verso il salotto, si sedettero e salutarono Liam.

Li raggiunsi e feci gli onori di casa; dopo una ventina di minuti Zayn parlò per la prima volta: "dov'è Louis?" chiese. Ci guardammo e io dissi: "ho il suo numero di telefono, provo a chiamarlo?".

Tutti annuimmo e feci partire una telefonata in vivavoce. Una, due, tre volte, alla quarta una voce femminile rispose "si pronto??" rimanemmo tutti un po' confusi dalla risposta, perché sembrava una bambina, e fui io a parlare:

"Ciao sono Harry, sai mica dov'è Louis?"
"Oh, chi sei?"
"Ehm... Harry, il nuovo compagno di band di Louis"
"Ahh i nuovi amic- hey Fizzy dammi il cellulare!"
"Siiii pronto, sono Louis, chi è?" a quella voce ebbi un sussulto involontario.
"Ehi ciao! Ehm sono Harry, siamo già tutti a casa mia per la cena... dove sei?"
"Oddio ma che ore sono?"
"Le otto e quaranta"
"Chee?! Fizzy perché hai cambiato l'ora al cellulare? Ma' visto che esci perché non porti anche Felicitè con te, ecco, ciao ragazze!"

Alzai lo sguardo sui ragazzi e tutti scoppiammo a ridere, sentii anche Louis ridacchiare; mi piaceva quel suono, decisi che avrei dovuto farlo ridere spesso.

"Ehi Harry scusami ma nessuno mi ha svegliato dal riposino pomeridiano, arrivo tra una mezz'oretta ok?"
"Certo, non preoccuparti, Louis"
"Ciao Harreh a tra poc-" e chiuse la chiamata.

Ridemmo alla buffa scena che si era presentata e riposi il cellulare, Liam chiese la strada per il bagno, Zayn chiese da bere e Niall, beh lui si era stravaccato sulla poltrona appena arrivato e, dopo la telefonata, si appropriò della tv, mettendo su mtv e iniziando a cantare.

Ventidue minuti dopo il campanello suonò e andai ad aprire trovandomi davanti Louis. Louis che indossava una felpa gigante con il cappuccio tirato su a schiacciare i capelli ancora un po' umidi e sparati in tutte le direzioni, dei jeans e delle vans nere; rimasi imbambolato per qualche secondo a fissarlo e lui se ne accorse perché "ehi riccio.. ehm.. mi fai entrare?" disse con un sorrisino sghembo.

Mi risvegliai dallo stato di trance in cui ero finito ed aprii maggiormente la porta. Lui entrò, salutò gli altri ragazzi e tutti ci sedemmo sul divano a chiaccherare del più e del meno finché non arrivarono le pizze e, mentre le mangiavamo, Liam propose la fatidica domanda "ma ragazzi... ehm dovremmo trovare un nome alla band... come ci chiamiamo?"
Ci guardammo confusi e "qualcosa con 'the...' non so" "no è troppo banale!" "InfinityPizza" "si, certo Niall, magari quello lascialo per il tuo nome da solista" "o per il tuo nome su tumbrl" "non troveremo mai nulla di questo passo" continuammo così per diversi minuti fino a quando mi alzai per andare a prendere i biscotti, ritornai "smettetela di bisticciare come i bimbi e guardate nell'unica direzione giusta, quella dei biscotti, su voglio i complimenti!" e poi, senza motivo, me ne uscii con "One Direction!" tutti si girarono nella mia direzione e "One Direction mi piace..." disse Zayn, "ONE DIRECTION" fece Niall, imitando lo speaker del programma; tutti ci guardammo felici e "suona bene detto dallo speaker!" disse Louis sorridendo "Allora è deciso" "...questo è il nome!" Dicemmo tutti insieme quasi all'unisono.
Dopo aver deciso il nome, porsi a tutti un biscotto ma Niall si rifiutò.

Ci guardammo tutti confusi perché, da quel poco che conoscevamo di lui una cosa era certa: Niall adorava il cibo, insomma aveva mangiato tutta la sua pizza e metà di quella di Zayn!

"Scusa Harry ma... ma non posso.. mangiarli, si. Non posso mangiarli"

Nessuno credette a quella scusa infatti Louis "ehi biondo che è successo con i biscotti alla cannella??" Tutti ci girammo a guardarlo sbalorditi per l'intraprendenza e io biondo sorrise imbarazzato.

"Su dai Niall... dicci cosa è successo!" cercò di convincerlo Liam, il biondo non rispose, al ché Louis rintervenne e "ognuno di noi dica la cosa più imbarazzante o stupida che abbia fatto... o un segreto. Se dobbiamo passare insieme praticamente tutti i prossimi mesi, dobbiamo sapere tutto l'uno degli altri e non c'è miglior modo di iniziare se non con le peggiori figure di merda" disse con un ampio sorriso che mi fece sorridere e acconsentire a mia volta.

"Inizio io" disse Liam "ehm... io ho rubato due dvd di toystory e un libro di Harry Potter quando ero in gita alle medie e nessuno se ne è accorto" lo guardammo e scoppiammo a ridere, accasciandoci sui divani: tipico di Liam.. sembrava dolce pure quando faceva qualcosa di illegale. Quando ci riprendemmo, continuò Zayn "io... io ho fumato marijuana"
"Quando hai cominciato?" chiese Louis interessato.
"Quando avevo 15 anni" rispose confuso dalla reazione.
"Già mi piaci amico, io anche a quell'età... ora ne uso molta di meno, ma mi piace divertirmi"

Niall sputacchiò l'acqua addosso a Liam che si parò con le mani con scarsi risultati e tutti ci girammo sconvolti verso Louis.

"Che c'è?... bisogna provare tutto e divertirsi nella vita" si scusò.

Lo guardammo perplessi ancora per poco prima di scoppiare a ridere e dargli ragione. "Penso ci divertiremo insieme Louis" disse Zayn ed io non potei fare a meno di sentirmi un po' irritato da quella frase, avevano già trovato qualcosa in comune ed io non avevo mai fatto nulla di simile.

"Okay mi avete convinto, la mia è la meno peggio fino ad adesso: a 9 anni ho perso una scommessa ed ho dovuto mangiare 20 biscotti alla cannella che al tempo erano i miei preferiti, feci indigestione e quindi da quel giorno ho smesso di mangiarli... mi sono convertito ai muffins" lo guardammo divertiti e ridemmo per la scena presentata fino a quando Louis non disse "vai Harry, tocca a te e poi a me"

"Okay.." risposi "ehm... io ho preso la macchina dei miei a 13 anni e sono andato a sbattere contro un albero, andavo pianissimo quindi non mi sono fatto nulla, ma la macchina sì... non l'ho mai detto ai miei, lo sa solo mia sorella e... voi" si alzò un 'oh' generale e Louis prese di nuovo la parola: "oh Harold, sei un cattivo ragazzo! Spero che non ci ucciderai se per caso si divulgasse la notizia..." mi disse con una strana luce negli occhi, non proprio buona.

"Sarò costretto a... farvi morire di solletico!" risposi e iniziai a torturare Louis che era di fianco a me, provocandogli quel meraviglioso suono e facendolo contorcere sotto le miei mani. Non sapevo cosa mi fosse preso, di solito non ero così aperto nei confronti di 'sconosciuti' ma loro sembravano già più che amici, quasi fratelli, anche se sapevo che era presto per dirlo.

"Ok- okay. Smettila, smettila Haz!" urlò e io smisi all'istante, guardandolo un po' felice e un po' sorpreso "mi piace quel soprannome" dissi sorridendogli. "Oh, ow okay allora ti chiamerò così, Haz" rispose con un sorriso imbarazzato.

Pages written with no end - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora