One-shot: una quasi zia

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One-shot fatta per noia (dettagli) però quando ero incinta dei gemelli. Eh niente, godetevi la lettura.

Vicky's POV:
Sono Vicky: la dea greca delle arti mediche, ex moglie di Apollo, cacciatrice di Artemide e (soprattutto) la madre di Artemisio e Olimpia.
Vi ho mai raccontato di quando sono quasi diventata zia? Bene, oggi vi narrerò di questa storiella, in ogni minimo dettaglio senza tralasciare nessun particolare.

Praticamente erano gli ultimi mesi della mia gravidanza e Apollo se ne strafregava dei suoi prossimi figli.

Adesso vi chiederete il motivo, bene: adesso vi racconterò di quest'evento.

Era un giorno normale come tutti gli altri (più precisamente il nono mese) e, in quanto figlia di Atena e Odisseo sono di un'estrema curiosità fuori dal normale, decisi di indagare sul perché Pollo fosse turbato. Sapevo che era un donnaiolo e che mi tradiva anche durante la mia gravidanza, però in quei tempi non avevo forza di vendicarmi.

Dunque mi avvicinai e iniziai con un po' di vergogna la conversazione.
«Apollo, ti posso chiedere una cosa?» lui annuì. «Ho notato che dal settimo mese della mia gravidanza sei turbato e non ti preoccupi affatto di me o dei bebè» dissi «perciò vorrei sapere il motivo di questo tuo stranissimo umore» continuai.

Ci fu qualche attimo di silenzio prima che lui mi diede la risposta.

«Vicky, io ti devo rivelare una cosa che non ti ho mai detto, all'inizio del tuo settimo mese consultai l'Oracolo che mi rivelò una terribile sorte sulla nostra prole»

Poi dopo un po' continuò. «Aveva detto che i nostri figli avrebbero preso il mio posto e sarebbero diventati più potenti di noi».

La mia faccia diventò una via di mezzo tra rabbia e tra delusione, non c'era nulla di strano.

Risposi incazzata e iniziammo a litigare ferocemente e tutto ciò finì con uno stupro da parte di Apollo. Alla fine, a malincuore, mi diressi verso il mio studio medico, situato nei vicinati dell'Olimpo.

Ero anche in ritardo di 2 minuti ma non riuscivo a correre e per mia fortuna non mi ritrovai subito dei pazienti (il che era estremamente strano dato che ero richiesta moltissimo e la mattina normalmente mi ritrovavo già 10 persone che attendevano).

Entrai con calma e mi sistemai nel mio studio finché suonarono al campanello ed andai ad aprire e le mie sis mi avevano fatto una sorpresa.

Sinceramente non me l'aspettavo, solitamente venivano a trovarmi il pomeriggio non di prima mattina. Mi portarono dei regalini per i bimbi: erano due tutine (quella blu per Artemisio e quella rosa per Olimpia) e sopra c'era l' iniziale dei nomi  dei bebè.

Era stato estremamente gentile da parte loro.
Ma mia sorella maggiore, Zelda, era venuta anche per altre cose perciò mi chiese se potessimo fare veloce una visita ginecologica.

La conversazione fu così:
«Vicky, mi potresti fare un favore? Ho bisogno di una visita ginecologica». Io le risposi con un "Ok".

E così ci sistemammo nel mio studio per questa veloce visita.

«Dunque sis, che tipo di test vorresti fare?» le chiesi (se ve lo chiedete, esistono due tipi di test ginecologi sull'Olimpo: quello normale e quello per le relazioni intellettuali).
«Vorrei fare un test intellettuale» mi rispose con tanta dolcezza, a mio parere sarebbe una madre perfetta per il suo carattere.

«Quindi, hai avuto rapporti intellettuali negli ultimi tempi?» chiesi con un po' di sorpresa negli occhi.
«Più o meno, non ne sono sicura al 100%. Ma promettimi di non dirlo a nessuno» disse sudando freddo. Io annuì, sapevo tenere perfettamente i segreti di tutti, in particolare delle persone che mi vogliono bene.

Mentre l'aiutavo a fare il test le chiesi spiegazioni su tutta questa situazione. «Lunga storia sis, molto lunga» rispose, «potresti riassumerla solo un pochino?» la implorai con i miei adorabili occhi irresistibili. «Ok ma non raccontare questa storia a nessuno. In poche parole mi sono innamorata e ho avuto involontariamente questo rapporto intellettuale» mi rispose.

Per qualche momento la vidi un po' preoccupata, ma alla fine il test rivelò che era ancora vergine "intellettualmente".

Non sapevo se essere felice o meno, perché da un lato potevo diventare zia ma dall' altro Zelda avrebbe "sofferto" psicologicamente, perché diciamolo: fare la madre non è per tutti, soprattutto se sei giovane, ma lei aveva qualche possibilità di essere una madre perfetta.

Successivamente lei mi scrutò con attenzione e notò che avevo dei segni di violenza e mi domandò come mi ero procurata quelle ferite.
E io le raccontai di tutto quello che mi aveva fatto quel deficiente di Pollo.

«Mi spiace tanto sis» mi disse. «Sis, so che non è colpa mia se le Parche mi hanno riservato questo destino ma io non mi sento più di meritare il ruolo di "dea delle arti mediche"». Dissi tristemente.

«MA CHE DICI VICKY! Tu meriti tutto! E secondo me le Parche ti stanno mettendo davanti un'importante scelta: stare con Apollo o divorziare». Rispose «e ricorda sis: se non vuoi stare con quel Pollo, puoi sempre essere libera» continuò.

La ringraziai tantissimo per i suoi preziosissimi consigli e ci abbracciammo per poi tornare da D e Jul e raccontarle di tutto quello che era accaduto.

Hello, come va? Eh niente, ho fatto questa one-shot per noia immaginando che una volta fossi quasi diventata zia, spero vi sia piaciuta :)

𝑯𝒖𝒎𝒐𝒓 𝑷𝒊𝒏𝒈𝒖𝒊𝒏𝒐𝒔𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora