«Ed ecco un'altro girono da sola! Chissà quante volte avrò cambiato scuole o città!» cammino tutta spensierata senza badare tanto dove cammino e non guardo che il semaforo delle macchine è verde! «ATTENTA!» alzo sguardo sentendo la voce e una ragazza mi spinge lontana dai marciapiede. «Ahi! Ma dico! Non ti puoi fare gli affari tuoi!?» mi alzo e guarda la ragazza dai codini lunghi gialli. «Usagi!?» lei si gira verso di me e mi guarda perplessa. «Ci conosciamo?» «Ovvio! Eravamo all'asilo insieme. Sono Sunny! Non ti ricordi di me?» «Sono la ragazza che aveva l'apparecchio e gli occhiali. Certo ho dato una sistemata anche ai capelli, ma tutto sommato, sono sempre io!» Si alza e mi abbraccia forte. «Ti sei fatta bella. Ma dimmi... Perché non guardavi dove andavi? Che succede?» mi prende la mano. «Non lo so. Mi sentivo persa diciamo.» «Ti va se andiamo a prendere qualcosa. Così vediamo e ti svegli un po'?»
anuisco con la testa. Così ci incamminiamo vero un bar lì vicino.
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«Ciao Usagi.» una volta dentro al bar,una ragazza dai capelli rosso scuro, tenuti a una coda e dei occhi verdi smeraldo, ci saluta calorosamente. «Ciao Unazuki. Ti presento la mia vecchia migliore amica di asilo. Sunny. Siamo cresciute insieme fino alle elementari, ma poi lei ha cambiato città.» «Però... Hai dei capelli, come il fuoco, e come se dal nulla prendano fuoco.»
«Eheh, lo so, me lo dicono tutti.» incorccio le dita sotto il tavolo. «Cosa vi porto? Oggi offro io.» Usagi sorride tutta felice. «Ma...» «Io voglio un gelato e una coca-cola.» nemmeno il tempo di parlare che Usagi inizia a scegliere. «Tu Sunny?» mi prende il panico. «Ecco... I-io... P-prendo quello che ha preso Usagi.» dico con un fiato. «Rilassati. Come mai sei nervosa?» Usagi mi mette una mano sulla mia è mi sorride. «Non farci caso.» minuti dopo arriva l'ordine. Mangiamo, ridiamo e tutto. E in fine il tempo di andare. Mi alzo dal tavolo e saluto Usagi. «Ma scusa, ti accompagno io.» «Ma no tranquilla. Poi devo fare delle commissioni.» la abbraccio e vado via dal bar.
Usagi's POV
«Se ne andata la tua amica?» mi chiede Unazuki.» «Si si. Meglio se vado pure io.» le Sorrido ma noto una stranezza negli suoi occhi. «Quanti anni ha la tua amica?» mi chiede perplessa. «Se non erro con la memoria, dovrebbe avere due anni più di me. Perché?» «Haha, no no, così... Per sapere.» ridiamo tutte e due. «Allora ci vediamo.» esco dal bar e vado a casa. “Strana giornata oggi...”
