«Usagi!!!» salto dal letto quando Luna urla. «Dio! Che c'è?» mi alzo piano e mi tocco io sedere dal dolore. «Nulla, solo che farai tardi. Visto che tua madre non smetteva di chiamarti, ho provato io.» «Graffiando la faccia?» le chiedo sarcastica. «Hehe, scusa, ma non avevo altra scelta. Comunque è un bene che ti vedo in piedi.» sospiro e alla fine mi alzo. Mi metto l'uniforme, mi sistemo i capelli.«Cosa hai deciso di fare con Sunny?» Mentre sistemo i capelli, mi fermo quando sente quelle parole. «Per ora non dirò nulla, prima voglio avere quella spilla nuova, poi mi trasformò davanti a lei. Ma ora lasciamo queste cose.»
Scendo in salotto tutta assonnata. «Hai saputo ultima? Pare che le guerriere Sailor, siamo nemiche.» mi dirigo verso la cucina per prendere i crepes con la Nutella quando, mi blocco dalle parole di mio padre. «S-secondo me sarà un errore. Sailor Moon e le altre sono sempre state brave, e hanno sempre aiutato...» mia madre si gira verso di me. «Nessuno ha detto Sailor Moon. Solo le altre sono quelle cattive.» mormora mia madre. «Hem, si lo ha detto...» «Usagi, perché ti preoccupi così tanto per quelle ragazze?» sussulto. «Ehehe, per il fatto che quelle ragazze hanno sempre salvato il mondo. E ora tutti le stanno accusando per una cosa...» mi blocco. E cosa posso dire? Quando una parte è vera...
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«No no. Anzi, è meglio che vada.. Farò tardi. Ciao.» gli saluto ed esco. «Ciao Usagi!» mi giro e vedo Sunny che corre verso di me. «C-ciao. S-scusami un attimo.» ridacchio quando la vedo in quel modo. «Ma scusa perché stavi correndo?» «Fiu! Per raggiungere te, che domande.» mi afferra il braccio e sorride. «Ricordi vero? E così che un tempo era. Sempre andavamo ad asilo così. Che ricordi.» «Posso farti una domanda?» le chiedo abbassano lo sguardo. «Ma certo. Dimmi pure. Ti ricordi la regola numero uno da piccole? “Dobbiamo essere sempre per l'altra. E niente segreti!”» «Ecco... Cioè, volevo chiederti... Se tu fossi nei guai, e Sailor Moon venisse per aiutarti, cosa faresti?» mentre io cammino, lei si ferma dietro di me con lo sguardo per terra. «Se accade. Farò il modo che sia lei quella nei guai, la ucciderò con le mie stesse mani.» esce davanti a me e sorride come se non avesse detto nulla. «Meglio andare.» mi blocco da quelle parole. Sunny corre davanti a me. Io invece vado piano, persa nei pensieri.
* * * Sto seduta nella mia classe quando tutte le altre sono fuori a mangiare. Dovrei essere anche io con loro, ma non so come... «Come che non so! Penso a come cavolo potrei aver ucciso i genitori della mia amica!» «Cosa hai fatto?!?» alzo lo sguardo dal banco e guardo verso la porta. «Sunny!?»
