Usagi's POV
Passano tre giorni e Sunny non si vede, non c'è nemmeno l'ombra di lei. «Tutto bene?» sono alle giostre con Mamo, e cerco di distrarmi un po'.
«Come dovrei stare? La spilla non va, il cristallo d'argento, non funziona. E come se non voleva cambiare o qualcosa del genere.» metto le mani sul viso e le lacrime mi scendono.
«Usagi, ricordi tutte le battaglie passate, e in tutte queste il cristallo d'argento, dipendeva solo dagli tuoi sentimenti, dal tuo coraggio e la tua forza.» mi sistsma un capello.
«Mi stai dicendo che, in questo momento il cristallo non funziona perché io non sono coraggiosa?» gli chiedo seria
«No, tutt'altro. Non hai fiducia in te. Pare che il fatto che hai ucciso i suoi genitori, cosa non vera, ti dai le colpe e non ce la fai. E per questo che la spilla non va.» appoggio la testa nella sua spalla.«Dai, ti compro un gelato e ti porto a casa.» mi avvicinò a lui e gli bacio la guancia. Dopo andiamo per prendere un gelato. «Mi compri anche a me uno?» mi giro di stacco verso la voce.
«Sunny?!» «Ciao Usagi, tutto bene?» la guardo perplessa. «Hem... Cioè, non ti ricordi nulla?» le chiedo mentre la guardo ma lei sorride. «Di cosa? Che è successo, cosa ho fatto?» mi blocco. «Oddio, hai una ferita, ma stai bene?» si avvicina e mi tocca la ferita. «Si si, sto bene.» mi allontano un po' da lei.
«Possiamo parlare?» mi chiede con un sorriso. «No, non devo andare a casa. Devo studiare.» la saluto con un sorriso e dopo prendo la mano di Mamo e c'è ne andiamo di lì.Mamo mi porta a casa, e per tutto io tragitto in macchina non ho detto una parola. Guardavo e basta. «Grazie di avermi portata a casa.» sorride appena, mentre lui mi prende dal braccio e mi bacia sulla fronte
«Tornerai come nuova, con senza i poteri.» mi sento così debole questi giorni, senza fiducia in me. Dopo un po' Mamo va via e io rientro in casa.
E passa una settimana, per due giorni non sono andata a scuola, non me la sentivo e non volevo vederla. Le ragazze mi dicono che Sunny è tornata come prima, come se nulla fosse sucesso. «Che cavolo devo fare?»
«Parla con lei.» Luna salta sul letto e mi guarda. «Dille che ssi chi lei vuole. E aspetta la sua reazione.» «Si, una reazione che mi ucciderà appena sentirà quelle parole.
“Io sono Sailor Moon” e Bam! Sailor Moon morta! No grazie.» mi sdraio e corpo la testa. «Vogliamo parlare che il cristallo d'argento non funziona perché non hai più fiducia in te, e come se... Come se, le lacrime che hai versato in quelle ceneri, con sotto la spilla.abbia fatto solo danneggiare la spilla. Come se ha capito cosa provi realmente.
Ora se ti manca essere Sailor! Alzati è vai da lei. Come va va!»
Sospiro e mi alzo,mi vesto con una gonna nera corta sopra il ginocchio e una maglietta rossa con solo. Il collo alzato e maniche corte.«Ciao Usagi.» Sunny viene e mi abbraccia come se nulla fosse sucesso. «Quando mi hai chiamata sembravi davvero seria. Che è successo? Nulla di serio spero.» appoggio la mani sulle sue. «Ecco, che faresti se fossi io Sailor Moon?» abbassa lo sguardo e sorride. «Tu non hai risposto alla mia domanda.» mi guarda ancora con quei occhi freddi.
«Io ti avrei aiutata,» «E come, se non hai poteri?» mi guarda con un sorriso strano. «Senti, fammi finire e dopo puoi dire la tua.
Quel giorno in cui i tuoi morirono, non morirono per colpa di sailor moon. Solo che si trovavano nel posto sbagliato e al momento sbagliato.» «Ma come!! Ora la difendi?!» si alza in piedi.«Dio no! E che lei aveva deciso un attacco in gruppo per salvare quelle persone, solo che il mostro fu troppo vicino ai tuoi genitori e così, colpiranno i tuoi insieme al mostro.» «Sto cercando di dirti, che mi dispiace davvero.»
«E perché?» «Ma perché la fai così difficile? Sono io Sailor Moon.»
Sunny però... Sorride e basta.
«Lo. So! L'ho sempre saputo. Solo uno fuori di testa non lo capirebbe. Stessa pettinatura, stessa voce. Per carità.» inizia a ridacchiare e accade ancora stessa cosa. Il cielo nero è così via. «Se sapevi, perché non hai...» mi blocco quando comincio a capire.
«Quel giorno al parco, hai cercato di uccidermi, perché sapevi chi ero, no, perché aspettavi Sailor Moon.» «Dio si! Era ora! Si si. Ti odio Sailor Moon! Te e le tue amiche!» Sunny si trasforma ancora in quella fenice, ma stavolta in una fenice Nera. «Bene, ora si gioca!» «Che ne dici se giochiamo insieme.»
In quel momento arrivano anche le altre. «Non voglio voi, voglio te cara Usagi.» Sunny attacca ancora con le palla di fuoco e mette fuori gioco le ragazze. «No!» «Cos'è sta volta? Sei diversa dalla ultima volta.» mi tocco il braccio ferito mentre le parlo. «Senti, mi dispiace davvero che i tuoi sono morti, e credimi davvero quando ti dico che non era voluto la cosa! Non ho mai voluto uccidere nessuno, e tantomeno i tuoi.
Ametto che sono in colpa, ma, non per questo mi arrendo. Ti farò capire che non ti sbagli!» «Ma se ho cercato di ucciderti, perché vuoi aiutarmi?» «Perché sei mia cara amica, e ti voglio bene.» in quel momento la spilla si illumina e insieme a quello anche il mio corpo «Devi dire Sailor Moon Angel, vieni a me!»«Sailor Moon Angel vieni a me!»
Sento una energia strana e assurda dentro di me.
«Ma che cos'è? Wow.»
Sembra un vestito bianco, alla fine con dei pezzi in rosso e dei veri ali, riesci a sentirli sulla schiena.«Ora si che ti conosco. Anche se con un diverso strano. Sembri una suora così. Haha.» punto le mani verso di lei e chiudo gli occhi. «Moon Crisis Cosmos Angel! Azione!»
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𝑺𝒂𝒊𝒍𝒐𝒓 𝑴𝒐𝒐𝒏 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍! ||𝑺𝑻𝑮 9 (𝗜𝗻 𝗥𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲)
Fanfiction𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐞, 𝐦𝐮𝐨𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐭𝐮 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐬𝐢.