SISTEMAZIONE STANZE!

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Presi la mano di Hanji e mi alzai da terra.

Greta: La ringrazio.

Hanji: Nah, tutto apposto!

Appena Erwin pronuncio che potevamo di nuovo dentare nel quartiere generale diventammo euforici e gasati come non mai. 

Entrammo dentro il castello ed iniziammo ad esplorarlo come se fosse la prima volta che lo vedevamo.

Erwin: Levi tu ci stai per una tazza di caffè?

Levi: Magari non di caffè ma di tè certamente.

Così  i due capitani si incamminarono verso la stanza che veniva utilizzata anche come sala riunioni.

Tutti gli altri iniziarono ad andare nelle rispettive camere, e rimassimo li impalate come due sacchi di patate io e Margherita.

Margherita: Quindi...che si fa?

Greta: Andiamo a chiedere a Levi dove si trova la tua camera perché non ne ho la più pallida idea!

Presi la sua mano e primo che lei potesse dire qualcosa iniziai a correre verso la sala riunioni che veniva utilizzata anche come sala dove mangiare alcune volte.

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Erwin e Levi si stavano bevendo la loro bevanda e rilassando finché non spalancai la porta con un calcio che a Karate kid facevo invidia✨

Erwin sputò il caffè che aveva in bocca e per poco a Levi cadeva la sua tazza di tè.

Levi: Mocciosa se questo era un modo per comunicare: "Vorrei tanto pulire l'i pero quartiere generale, COMPRESE le stalle"...Ci sei riuscita alla grande!

Il capitano era sui nervi e si poteva ben vedere, iniziò a camminare verso di me incavolata nero pronto per dirmene 4; quando Erwin lo raggiunse, gli mise la mano sulla spalla e disse:

Erwin: eheh Levi non e col suo mood migliore adesso, però apprezzeremo se la prossima vola bussasse prima di entrare soldato.

Mi scusai con capitano inchinandomi e dopo spiegai il perché della mia irruzione essendo appena arrivati.

Levi: Tch, venite che vi mostro la strada.

Il corvino iniziò a camminare e noi lo seguimmo cercando di tenere testa al suo passo svelto e rapido ma molto delicato allo stesso momento, come quello di un felino...Di un gatto nero, pensavo io.

Stavamo camminando quando ad un certo punto Levi si fermò davanti alla porta di una stanza.

Levi: Eccoci.

Diede le chiavi a margherita che si trovava di fianco a me ed io inizia a guardarmi intono per capire chi ci fosse accanto a Margherita..Quando lessi su un cartello attaccato ad una porta qualche metro più in la dalla stanza di Margherita: "Vietato entrare. Camera del Capitano Levi Ackerman."

Proprio quando se ne sta per andare io disse sottovoce a margherita pensando che il capitano non mi sentisse:

Greta: ahahah fra mi dispiace-

Levi: Soldato Greta Blousse! Potrebbe gentilmente ridire quello che ha appena detto?

Greta: E-Eh? I-Io!? pff, ma se n-non ho detto niente.

Levi: O preferisce fare da esca ai  giganti per la prossima missione?

Greta: E-Ehm..*Sighs* Ho detto che mi dispiace per Margherita.

Levi: Hmm, e come mai?

Greta: Perché la sua camera si trova vicino alla sua.

Levi: Ah, capisco!

Non feci intempo a dire una parola che il capitano mi prese il braccio "violentemente" e disse:

Levi: Perché non facciamo una chiacchierata con Erwin?^^

Mi girei verso margherita che era la tutta impalla a guardarmi con una faccia terrorizzata come se stessi per morire...beh oddio- OK COMUNQUE RITORNIAMO A NOI!- Non sapeva cosa fare e io con la mano libera le feci segno che non importava e che poteva andarsene in camera tranquillamente.

Stavamo camminando per die corridori finca non ci fermammo davanti ad una porta che sembrava essere l'entrata per l'ufficio di Erwin.

Levi: *bussa* Erwin sono io.

Erwin: Oh Levi, entra pure.

Io e Levi entrammo, avevo ancora la sua presa appiccicata che dovevo dire iniziava a fare male ed a dare molto fastidio. Avevo la voglio di urlare a il capitano di mollarmi ma sapevo che sarebbe stato molto meglio se non l'avessi fatto in quel momento.

Appena entrammo Erwin aveva una faccia confusa appena mi vide.

Erwin: E tutto ciò che vorrebbe dire?

Levi mi fece cenno di sedermi sulla sedia che si trovava davanti alla scrivania dove era seduto il commandante Erwin.

Levi: Vorrei parlare del comportamento di questa mocciosa!

Erwin: Oh Levi..

Levi iniziò a fare polemiche su polemiche, sul mio comportamento e sulle cose che "dovevo saper fare".

Levi: Devi capire che non sa montare a cavallo correttamente- E BLA BLA BLA BLA-

Sinceramente le cose che stava dicendo mi stavano facendo sentire un pò male e avevo gli occhi lucidi sperando però che non si notassero.

Erwin iniziò a guardarmi con un sguardo premuroso capendo quello che stava passando per la  mia testa.

Erwin: *Bisbiglia: hmm hmm Levi* 

Erwin fece cenno di Levi di girarsi così il corvino si girò e mi vide...Si calmò e smise di parlare.

Erwin: Soldato...Capisco che magari questo ambiente le può sembrare ostile o nuovo, ma dve farci l'abitudine che da ora in poi sarà come una nuova casa per lei..Per caso c'è qualche soldato che la prende in giro, oppure magari e stata maltrattata dai suo genitori in passato-

Appena pronunciò la parola "genitori" iniziarono a cadermi delle lacrime dalla faccia ma io non me ne accorsi.

Greta: Oh no, va tutto bene con gli altri cadetti comandante.

Restarono tutti e due zitti.

Erwin: È sicura di stare bene?

Greta: Cosa..? *Si tocca il viso* Oh!

inizia subito ad asciugarmi le lacrime strofinando il pezzo di stoffa della divisa contro la mia pelle. Ma ad un certo punto Levi mi fermò il braccio.

Levi: La porta a bere un pò di te.

Erwin fece un si con la teste e lasciammo l'ufficio.

Mentre camminammo nessuno parlò ma le lacrime continuarono a non finire di cessare.

Entrammo nella sala riunioni.

Hanji: Oh Levi- Tesoro ma che succede!?

Hanji cammino frettolosamente verso di me.

Levi: Cerca di calmarla, io preparo un pò di te.

Hanji: Oh, vieni qua.

La donna mi fece invito in un grande abbraccio che in no rifiutai.

Poco dopo arrivò Levi con una tazza di tè in mano, e me la offrì. 

Greta: ..La ringrazio capitano.

Levi: OK ora banda alle ciance, dimmi chi è che ti prende in giro che vado a spaccargli il culo in due-

Appena disse quella frase iniziai a ridere, capendo che non aveva capito niente ma comunque apprezzai che si fosse interessato.

I due mi guardarono confusi ma Hanji essendo Hanji si aggiunse alla mia risata. Sembravamo due bambine piace che ridevano per stupidaggini, come vedere un pagliaccio che continuava a fare scherzi buffi. Levi ci guardava Irritato ma allo stesso tempo divertito perché infondo si sa che sotto quella espressione seria c'era un Levi che sorrideva.




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