❦︎𝘏𝘪𝘥𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘚𝘦𝘦𝘬❦︎

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Ranpo correva allegramente lungo i corridoi della casa di Poe cercando di farsi sentire il meno possibile.

Corse veloce su per le scale che davano al secondo piano premendo con non troppa violenza gli scalini, cosi da poter far sentir bene la direzione in cui stava andando, cercando un bel posticino dove nascondersi, qualcosa di non troppo complicato o banale, anche se era più che certo che avrebbe cambiato posto dopo un po di tempo. Insomma se fosse stato sempre immobile nella stessa posizione e nello stesso luogo dove sarebbe stato il divertimento? Più il gioco sarebbe durato più si sarebbero divertiti. Dopotutto quella era la prima volta che gli capitava un'opposizione simile, non l'avrebbe sprecata. La prima volta in cui lui e Poe potevano divertirsi nella realtà e non nei suoi fantastici racconti gialli pieni di omicidi e di logica, certo non che gli dispiacesse, pero ogni volta era la stessa storia: lui che ne usciva orgoglioso e vittorioso mentre Poe sembrava quasi affranto oppure deluso da se stesso, cosi gli sembrava e lui non lo sopportava. Odiava vederlo giù di morale anche se era sicuro non se la prendesse, glielo aveva confermato tante volte che non era un problema e che era meglio cosi. In effetti... Si poteva benissimo dire che tutto era iniziato per colpa di questo susseguirsi di situazione, più precisamente cinque minuti fa o un po di più:

Ranpo se ne stava sdraiato sul divano del salotto della casa mentre ascoltava attentamente tutte le idee che lo scrittore gli proponeva. Lui si limitava ad affermare certe proposte che gli piacevano, oppure a correggerle facendo osservazioni più acute oppure direttamente a scartarle.

Nel mentre giocherellava tra i denti il lecca lecca che si era portato dall'agenzia per tenere qualcosa sotto il palato.

Quel giorno si sentiva particolarmente tranquillo: a lavoro c'erano stati svariati casi d'omicidio, i quali erano stati particolarmente interessanti rispetto a gli altri giorni, Yosano gli aveva portato di prima un mattina un vassoio enorme con svariati tipi di brioche, pasticcini, bignè, ciambelle di diversi colori, insomma i soliti dolci che qualcuno mangia di prima mattina al bar, in hotel oppure va a comprare per poi gustarseli durante il tragitto a lavoro. Era veramente sorpreso da quel gesto, lei non aveva mai fatto una cosa del genere a nessuno ne tantomeno lui il quale era il suo migliore amico in discusso, quindi perché si era presentata di prima mattina in quel modo? Quando glielo chiese lei rispose che era un regalo da parte della pasticceria lì difronte, essendo Ranpo uno tra i clienti più frequenti del locale, diciamo che era come un regalo e ringraziamento per essere uno tra gli acquirenti di fiducia della pasticceria. A quella risposta Ranpo non poté essere a dir poco entusiasta, secondo lui quello era il miglior modo possibile per iniziare la giornata, con dei dolci appena sfornati pronti ad essere mangiati, infatti dopo aver ringraziato e salutato Yosano si sedette alla sua solita postazione di lavoro e iniziò a mangiare e ad assaporare ogni dolce che gli si parlava davanti.
Ma la giornata non era finita lì, infatti dopo la fantastica colazione, il detective passò svariate ore a giocare ad una Nintendo che Dazai gli aveva regalato, o meglio prestato, usando la scusa che u giochi al suo interno erano troppo banali e semplici, inutile dire che era un'evidente menzogna. I giochi al suo interno certo erano abbastanza vecchi ma alquanto divertenti, appunto per un momento perse la condizioni del tempo per quanto era preso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30 ⏰

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