capitolo 3

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jaden's pov:
una volta che io e taylor ci dividemmo, non ho mai smesso di "tenerla d'occhio".
lei fece amicizia con altre persone,
ma notai molto l'avvicinamento con un ragazzo.
ero al tavolo degli alcolici fin quando non la vidi con quel ragazzo entrare in pista.
non so descrivere la sensazione che provai.
quella scena mi diede così fastidio.
perché pensare altre mani sul suo corpo mi faceva così incazzare?
così buttai giù l'ultimo shottino e iniziai ad avvicinarmi a loro.
volevo spaccare la faccia a quel tizio.
ma di botto mi fermai.
cosa stavo per fare?
quale sarebbe stata la reazione di taylor?
mi stava per scoppiare la testa.
così me ne andai fuori.
appena uscii vidi un muretto, cosi mi sedetti e presi il mio telefono, era l'una di notte.
non era tardi per taylor?
"vabbè che cazzo me ne frega. ora sta con quel ragazzo"
pensai.
fin quando non sentii un rumore.
alzai lo sguardo,
era lei.
con quel vestitino viola.
le stava così bene.
dio santo era perfetta.
taylor: jaden? che ci fai qui fuori?
jaden: potrei farti la stessa domanda.
taylor: in effetti.
all'improvviso ci fu un silenzio,
così scesi da sopra il muretto.
jaden: si è fatto tardi, non credi?
taylor: che ore sono?
jaden: è l'una.
taylor: non è tanto tardi.
jaden: no?
taylor: nah.
jaden: vabene, allora torna a ballare con quel ragazzo.
taylor: eh? che hai detto?
jaden: ho detto allora torniamo dentro.
mi era proprio scappato, o no, vabbè cosa importava.
———
taylor's pov:
avevo capito benissimo.
però non so, non ci diedi tanto peso.
tornammo dentro, jaden stava per chiedermi qualcosa fin quando quel ragazzo non si catapultò su di me.
taylor: cristo, sta attento.
x: scusa, scusa. mi sei mancata.
feci soltanto un lieve sorriso.
mi girai per sapere cosa volesse dirmi jaden,
ma era sparito.
x: hai bevuto qualcosa?
taylor: solo redbull, non vorrei passare la nottata in bianco.
x: daii, prova questo, è pazzesco, giuro. buonissimo.
taylor: ehm, no grazie.
x: dai fallo per me.
taylor: cosa c'è dentro?
x: non ne ho idea.
taylor: ehm, preferisco di no.
x: eddai che cazzo.
mi allontanai un po', non volevo essere scortese o altro, ma letteralmente non sapevo cosa ci fosse all'interno di quel drink, quindi non volevo rischiare.
ma il ragazzo si avvicinò, stava cercando di farmi bere quel fottuto bicchiere a tutti i costi.
?: okay, mi hai sfracassato i maroni.
prese il bicchiere dalla mano del ragazzo e glielo buttò in faccia.
mi girai ed era jaden.
il ragazzo rispose con uno schiaffo, che a sua volta fu risposto con un pugno sull'occhio.
fino a crearsi una rissa.
taylor: ragazzi smettetela,RAGAZZI!
mi girai intorno ed era così triste che tutti erano con il loro cellulare in mano a registrare, invece di cercare di fermare la rissa.
mi rigirai e vidi quel ragazzo a terra, con un occhio nero e il sangue che gli colava dal naso, mentre jaden se ne stava andando verso la piscina.
lo inseguii.
taylor: jaden.
continuò a camminare.
taylor: JADEN!!
si fermò, senza girarsi.
taylor: stai bene?
si girò, e aveva soltanto un labbro sanguinante, nulla di più.
jaden: tu che dici?
disse con un sorriso.
taylor: perché lo hai fatto?
abbassò lo sguardo a terra, per poi rialzarlo lentamente sui miei occhi.
jaden: perché sei la sorellina del mio migliore amico, poi secondo te, cosa ci poteva mai essere in quel bicchiere, taylor?
taylor: si, lo so. grazie, jaden.
andai verso di lui e lo abbracciai.
se non era per lui, chissà dove sarei ora con quel tizio.
jaden: tranquilla, ma ora si è fatto veramente tardi per te, ti accompagno a casa.
taylor: si,hai ragione.
——-
jaden's pov:
mi aveva appena abbracciato.
era così bassa.
mi arrivava appena sotto le spalle.
quindi abbassai la testa,
i suoi capelli profumavano così tanto.
pensare che se non ci fossi stato io, ora si trovava chissà dove con quel coglione.

skip time
———-
stavo accompagnando taylor a casa.
una volta arrivati mi salutò di nuovo con un abbraccio.
okay quella serata non me la sarei mai scordata.
non me ne andai fin quando non vidi taylor chiudere la porta.
una volta assicurato che taylor fosse entrata misi in moto e me ne andai a casa.
quando arrivai andai lentamente in camera.
la mia camicia aveva ancora il suo profumo.
mi cambiai e mi misi steso sul letto.
"cazzo jaden. ti rendi conto di quello che hai appena fatto?"
pensai.
però, forse esagero. siamo amici.
tutto qui.
un amico che va ad una festa con un'amica.
gli amici si abbracciano.
tutto regolare. tutto nella norma.
che ve lo dico a fare.
quella notte non chiusi occhio.
non riuscivo a non pensarla.
sentivo ancora il suo profumo.

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