{prologo}

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Drin Drin Drin

Eva cerca con la mano il tasto della sveglia per fermare quel rumore atroce, invano, brontolando alza la testa dal cuscino e guarda i numeri digitali sulla sveglia
-oh merda- tra meno di dieci minuti dovrà stare in classe, si alza frettolosamente dal letto e raccoglie dal mucchio di vestiti sul pavimento, una maglietta a righe e un paio di jeans, mentre cerca di vestirsi si lava i denti e si pettina i capelli color castano chiaro, sta morendo di fame ma non ha tempo così corre in camera e prende da sotto il letto la barretta di cioccolato che aveva incollato con lo scotch e le sigarette nascoste con lo stesso metodo. Scende di corsa le scale e corre verso la porta prendendo lo zaino e mettendolo distrattamente su una spalla, fa per uscire ma prima si affaccia alla porta della cucina, subito a sinistra della porta
-vado a scuola mamma-
-cosa? non puoi- questa affermazione la rese molto confusa è strano che sua madre le proibisca di andare a scuola
-la scuola è chiusa, non hai sentito cosa è successo?- prosegue la signora Wilson probabilmente si accorge della faccia perplessa della figlia e allora continua
-é morta una ragazza-.

è solo questione di tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora