-𝐧𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐜𝐢𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐞 𝐦𝐞𝐥𝐚𝐬𝐬𝐚

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Quando apparve l'Aurora dalle rosee dita,   eravamo entrambi stesi supini su ciò che rimaneva delle lenzuola del mio letto

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Quando apparve l'Aurora dalle rosee dita,   eravamo entrambi stesi supini su ciò che rimaneva delle lenzuola del mio letto.
I raggi del sole filtravano attraverso la persiana, accarezzandoti dolcemente il viso; d'improvviso provai un'inesplicabile voglia di posare le mie stesse mani sulle tue guance e lasciare che, al momento del risveglio, la prima sensazione che tu percepissi fosse quella del calore delle mie dita sul tuo volto.
Ancor prima di avere la possibilità di soffermarmi su questo mio inspiegabile desiderio e ritrarre la mano che si stava avvicinando minacciosamente alla tua pelle, tu alzasti le palpebre e mi rivolgesti uno sguardo di compiacimento: allora intuii.
Ti eri già svegliato, non è così?
Sentii gli organi nel mio stomaco contrarsi mentre l'ansia e la paranoia ribollivano in un crescendo alimentato dal silenzio mattutino.
Sarei voluto sprofondare nel morbido materasso e annegare nell'odore del tuo profumo, lezioso e stucchevole proprio come i dolcetti che tanto adori.
Mi aspettavo che avresti finto ignoranza o persino ammonito per il mio comportamento ingiustificabile, tuttavia, intrecciasti le dita in quelle della mia mano tremante e sorridesti.

Gli uccelli avevano ripreso a cinguettare gioiosamente annunciando ufficialmente che un'altra giornata stava per cominciare; l'orologio appeso alla parete continuava ad emettere un ticchettio snervante e non sembravi avere la minima intenzione di ...

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Gli uccelli avevano ripreso a cinguettare gioiosamente annunciando ufficialmente che un'altra giornata stava per cominciare; l'orologio appeso alla parete continuava ad emettere un ticchettio snervante e non sembravi avere la minima intenzione di separarti da me.
Forse era solo una mia impressione, ma più mi avvicinavo a te, più percepivo un sapore zuccherato espandersi lungo tutto il mio palato.
Una voce argentina ripeteva assillandomi: "Lascialo perdere. Ti sta semplicemente prendendo in giro per vedere se è davvero migliore di te oppure no."
In circostanze normali, avrei dato retta a quella vocina asfissiante situata in un angolo remoto del mio cervello, ma la situazione per la quale mi ero inerpicato non rientrava affatto nella mia definizione di "circostanze normali". 
Una spada di Damocle pendeva sulle teste di entrambi: all'improvviso, stringesti la presa e utilizzasti la mano libera per spostare le ciocche di capelli che occultavano la mia fronte.
Devo ammettere che sin dall'inizio una parte di me aveva pensato che in futuro avrei assunto un atteggiamento riverente nei tuoi confronti, ma non mi sarei mai immaginato di innamorarmi e rimanere impigliato nella ragnatela che Aracne, su ordine di Eros, stava tessendo.
Con quale condiscenza mi avevi assecondato allora!
Non avevi affatto bisogno di utilizzare la tua ''abilità" per capire quali emozioni caracollavano nel mio cuore in tumulto;
io, invece, ero ignaro di qualsiasi cosa.
Fosti proprio tu ad aprirmi gli occhi, mantenendo lo stesso tono saccente ed orgoglioso di sempre.
« Pupille dilatate, battito cardiaco accelerato e respiro intensificato: non ci vuole il detective migliore del mondo per capire cosa c'è sotto. »
Deglutii voltandomi verso il lato opposto; nel contempo il mio viso avvampava ad una velocità allarmante.
I tuoi occhi erano il mare che bagnava Atene ed io ero il re Egeo, desideroso di sprofondare nelle tue acque.
« Mi ami? »
Era una domanda retorica naturalmente, perciò non necessitava di nessuna risposta;
eppure non potei fare a meno di dire "Sì." con una fermezza tale da sorprendere persino il sottoscritto.
Premesti le tue labbra contro le mie, accostando le palpebre e posando i palmi delle tue mani sul mio petto palpitante di ardore.
« Con quali parole descriveresti questo bacio?» mi chiedesti con fare scherzoso.
Ti fissai attonito.
« Nettare, sciroppo e melassa. »
L'orologio segnava le sei in punto:
il mistero era stato risolto.

 »L'orologio segnava le sei in punto: il mistero era stato risolto

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