Prologo

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In principio popolari e incantati vivevano in pace e armonia. I popolari erano semplici umani, persone che non possedevano nulla di speciale se non la loro unicità, per la maggior parte umili e disponibili, possedevano un gran cuore, pronti ad aiutare il prossimo con il sorriso. Gli incantati invece, possedevano qualcosa in più rispetto ai popolari: la magia.

Di questo gruppo facevano parte folletti, ciclopi, orchi, mutaforma, vampiri, licantropi e qualsiasi essere dotato di magia. Tra queste due fazioni dominava sincerità, serenità, altruismo e compassione, associati nello stesso ordine ai quattro elementi della natura: aria, acqua, terra, fuoco. Popolari e incantati vivevano onorando questi elementi e la dea Awelia, che li aveva creati. Perciò per ringraziarli della loro devozione, la dea madre decise di donare, a quattro popolari, quattro gemme, con i rispettivi poteri. A Patroclo, un umile contadino, fu donato il potere del fuoco, a Cabiria, giovane tessitrice di seta, il potere dell'acqua, a Gardenia, dolce giardiniera, il potere della terra ed infine a Brianna, abile medicante, fu donato il potere dell'aria. A costoro fu raccomandato di proteggere le quattro gemme a costo della vita, diventando protettori delle gemme e del mondo; essi dovevano controllare che regnasse pace tra i popoli e custodire con saggezza le gemme, affinché non cadessero nelle mani sbagliate. Col tempo però, un incantato che da tempo coltivava rancore, odio e disprezzo per i popolari, decise che era ora di mettere fine alla pace assoluta che si era creata. Warmalor, così si faceva chiamare, voleva impossessarsi delle gemme per usarle a suo favore, dominare sul regno e imporre la propria autorità, condannandolo alla distruzione. Distruggendo villaggi e uccidendo persone innocenti Warmalor si faceva strada cercando di scovare i protettori per sottrarre loro le preziose gemme; così villaggio per villaggio, uccisione dopo uccisione, la figura di Warmalor venne conosciuta in tutto il mondo. I quattro custodi, per evitare che tutto andasse perduto si unirono per annientarlo. La lotta fu aspra e dolorosa ma i protettori, nonostante tutto, riuscirono a battere il nemico, lo rinchiusero nelle prigioni di Axblade ai confini del mondo e si ripromisero che ciò non sarebbe più accaduto. Però timore e preoccupazione, turbavano il cuore dei quattro, che dopo lunghe discussioni e adunanze decisero che fosse meglio nascondere le gemme in posti remoti, rendendoli difficilmente trovabili. Popolari e incantati vennero divisi per evitare eventuali conflitti; i primi vennero spostati in un mondo parallelo il cui portale poteva essere aperto solo possedendo le quattro gemme. La memoria fu cancellata a tutti eccetto per i capi più importanti delle tribù, che dopo aver giurato fedeltà ai protettori hanno mantenuto il segreto con tenacia, facendo sì che nessuno ricordasse più l'esistenza delle gemme, anche se ciò portò alla scomparsa dell'identità dei popoli, della loro storia e del loro passato, mettendoli allo scuro della minaccia che stava prorompendo ai confini della terra.

Molto presto le cose sarebbero cambiate e gli incantati si sarebbero trovati impreparati.

Le gemme del potereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora