Parcheggio

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Non faccio in tempo a scendere dall'autobus e rientrare a casa, che la mia padrona mi contatta di nuovo.

- Vestiti, si esce in auto. -

Mi cambio velocemente e salgo in auto; come al solito pantaloni abbassati e pisello bene in vista. Girovago quasi senza una meta apparente finchè descritta la zona, la mia padrona mi fece fermare.

Seguo le istruzioni della padrona: mi metto nudo, mi scappello, inumidisco il buchetto e ci giocherello carponi, faccio le foto richieste. Faccio anche la foto con il cambio che mi insinua il sedere, nonostante in quei minuti ci sia gente nel parcheggio...

Tuttavia, mi trovavo fermo in quel parcheggio ormai da una mezz'ora: nudo, eccitato, desideroso eppur bloccato davanti alla nuova richiesta della mia padrona.

Ma ora era diverso, avevo sbagliato io forse: avevo scelto un posto nuovo, senza controllare, senza far caso del traffico di persone che ci fosse in quel posto e che quel parcheggio fosse proprio di fronte ad una grande palazzina, dove da ogni finestra si poteva vedere ogni centimetro di parcheggio. 

La mia padrona era stata generica nella richiesta del posto, aveva lasciato a me scegliere il parcheggio; mannaggia la prossima volta devo stare più attento.

Nonostante tutto fino a quel momento mi era andata bene per il semplice fatto di avere parcheggiato l'auto dando le spalle alla palazzina, pertanto impedendo a qualche inquilino affacciato di poter vedere lo spettacolo dentro l'auto.

Ma ora era diverso, ora dovevo scendere; E scendere significava per forza di cose che mi avrebbero visto e magari denunciato!

Dovevo trovare un modo una giustificazione, ma dovevo realizzare la sessione, non potevo tradire la mia padrona.

Così ebbi l'idea! Misi in moto l'auto e mi spostai, guidando nudo, lungo il parcheggio, feci un giro per tornare al parcheggio precedente, poi avvicinatomi all'ultima auto, presi i miei vestiti e li lanciai dal finestrino tra le due auto parcheggiate, per poi andarmi a parcheggiare nel punto iniziale.

Ora mi ero creato una scusa: la mia ragazza incavolata con me dopo avere fatto sesso mi aveva rubato i vestiti e gettati in strada e io li stavo recuperando... non avrebbe retto, ma almeno era una scusa.

Così aspettai qualche altro minuto, detti un'ultima occhiata ai balconi e spenta la lucina di cortesia dell'auto aprì lo sportello scappando fuori tutto nudo.

Posai il telefono a terra vicino la gomma dell'auto e mi misi a segarmi, scappellai bene: la mia cappella con quel fresco e quella situazione, pulsava che era una bellezza (rimpiango da sempre il desiderio di ruscire a farmi un pompino da solo), mi misi in ginocchio come richiesto, mostrando il culo in primo piano e fecì la pipì sulla ruota come un bravo cagnolino.

Mi andò bene, nessuna auto o segno di vita, così mi misi in piedi, risistemai il telefono per il momento successivo e mi segai, mi segai a lungo, con lo sguardo perso verso la palazzina.

Contraevo l'addome, godevo stantuffando forte, facendomi male come piace a me, ma non riuscivo a venire; guardai il telefono, incuriosito da alcune notifica whattsapp di un numero non registato, poi mi misi in ginocchio un attimo, segandomi più forte, a occhi chiusi; quando finalmente capì che stavo per venire, mi misi in piedi e venni sulla maniglia della portiera: tre fiotti potenti, pieni si lanciarono nel vuoto per inseminare la portiera di quella audi grigio scuro; mi accasciai di nuovo a terra, ripresi fiato; poi sempre con la cam ancora accesa, recuperai i vestiti e tornai in auto.

inviai i video alla mia padrona, chiedi se potevo rivestirmi e sopratutto se fosse soddisfatta, poi nell'attesa, tornai a quel numero...

"Ciao che fai?" recitava il messaggio.

"Scusa chi sei?" risposi io. "non ho il tuo numero in rubrica..."

Attesi.

Trascorse qualche minuto e la prima risposta fu della mia padrona:

"Si soddisfatta." il messaggio si concludeva con una foto delle sue dita che uscivano dalla fessura tutte umide dei suoi umori filanti.

Ero indeciso se vestirmi o prendermi qualche altro minuto, poi, quando stavo pre prendere i jeans, arrivò un altro messaggio.

"Certo che non hai il mio numero in rubrica. Ieri non ho fatto in tempo a memorizzartelo. Sei ancora in giro nudo su qualche autobus?"

Sorrido. Era la ragazza dell'autobus, decido di rispondere - Nudo si, sull'autobus no. Appena finito una sessione esibizionista.-

- Ho capito che eri strano, ma innocuo. Di cosa si tratta? Lo fai per denaro?-

- No ma che denaro - rispondo io - lo faccio per piacere prima che per gioco. Mi piace giocare, mostrarmi, farmi vedere nudo. Ma sopratutto godo nel realizzare sessioni esibizioniste su richiesta.-

- Ah. Immaginavo una sorta di perversione, ma non immaginavo ti spingevi a tanto! A proposito, fin dove ti spingi? -

Ah... Incuriosita la ragazza. - Bè in realtà un limite non me lo sono dato. Forse mi basta non dare noia a nessuno. -

- Ho fame. Usciamo così mi racconti dal vivo... Puoi o devo chiedere alla tua padrona? -

- Alle 21 in piazza Stesicoro. A dopo! -


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