VIII

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La settimana successiva sembrò interminabile, ma passò comunque troppo in fretta. 

Albert rimediò un'importante lesione al tendine della mano, che rese necessario un tempestivo intervento chirurgico, e lo strappo quasi completo di un muscolo del braccio. Una prognosi di minimo quaranta giorni e l'inevitabile percorso di riabilitazione. Nonostante le pressioni da parte dei medici sull'importanza di un periodo di riposo, sia per favorire una rapida guarigione sia per permettere al terremoto ormonale che aveva subito di assestarsi, il ragazzo denunciò i genitori e pretese di presenziare in tribunale.

Nel momento stesso in cui la sua mente era stata corrotta dall'ossessione di possedere Elia, aveva percepito un folle bisogno di allontanarsi dalla famiglia. Non gli era ben chiaro se quella reazione fosse dovuta alla solita questione istintiva e naturale della crescita oppure alla realizzazione di cosa era lui per i suoi genitori: non un figlio o un essere prezioso, ma uno strumento che avrebbe dovuto renderli orgogliosi, e che si stava rivelando solo motivo di vergogna.

La rabbia che provava verso di loro era ovattata dalla sensazione di inutilità che si trascinava dietro fin dalla prima infanzia, e non gliene sarebbe nemmeno fregato più di tanto, ormai abituato a conviverci ritagliandosi addirittura qualche soddisfazione. Lo faceva sorridere pensare che sarebbe anche stato disposto ad accettare un matrimonio combinato, non voleva legarsi e, ragionandoci, quello era il modo perfetto per non farlo davvero mai; ma con un altro essere deluso dalla vita come lui, non con Elia. Lo volevano perfetto, lui non lo sarebbe mai stato, lo avevano reso un mostro.

La situazione precipitò da subito, e già al primo scontro con i genitori fu palese l'esito. Per quanto l'avvocato di Albert fosse professionale e capace, quelli dei genitori lo erano di più. E gli sguardi del padre, da soli, sapevano far abbassare la testa a mezza aula. Il ragazzo si limitò a qualche imprecazione trattenuta tra i denti e diversi grugniti strozzati per la scomodità della seduta.

Era mercoledì pomeriggio, Albert aveva aspettato che finisse il giro delle visite per poter parlare con i medici. Elia dormiva ancora, ma gli avevano assicurato che stava bene, che quella condizione si verificava quando il carico di ormoni superava un certo livello, una difesa che metteva in atto l'organismo per poterli smaltire lentamente, senza compromettere la sicurezza dell'omega. Il suo calore era appena iniziato, quindi ci sarebbe voluto un po'. La domanda era come avesse fatto a ridursi così, perché l'accoppiamento lo avrebbe dovuto aiutare. Gli dissero che i primi calori sono naturalmente più difficili da gestire dall'organismo, perché presentano una situazione sconosciuta, e poteva aver influito anche aver ignorato le prime due ondate, di certo più tollerabili e naturali.

I sospiri dell'alfa alla parola naturale o natura si sprecavano, perché quello che gli era successo veniva raccontato come una grande disgrazia, un incidente, ma il mostro che aveva aggredito e violentato Elia restava lui. La natura lo aveva manovrato con l'istinto, tuttavia, era l'unico scudo che aveva a difesa, uno scudo che avrebbe dovuto saper controllare per la semplice definizione che distingue umani da animali.

La cosa importante era che aveva avuto la conferma che l'omega non era gravido.

Percepiva sia pena sia accusa negli sguardi di chi lo vedeva camminare nei corridoi dell'ospedale, ma anche un leggero sarcasmo, che lo faceva sentire a disagio, perché quella gente era divertita e curiosa di sapere come avrebbe saputo affrontare le sue nuove responsabilità. La voglia di reagire a quella perversione con imprecazioni, calci e pugni gli legava lo stomaco. Albert stringeva i denti e tendeva i muscoli del braccio che poteva muovere, ma si impose di non abbassare il viso, offrendo il meglio di sé.

Si fermò davanti alla stanza e si fece coraggio espandendo i polmoni. Appena la madre del ragazzo lo vide si alzò e fece per raggiungerlo, ma lui la rassicurò con un mezzo sorriso e un gesto della mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2022 ⏰

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