L'incantatrice

Prologo

Non si dove mi trovo ma sono legata a una sedia. Sento dei passi che si avvicinano sempre di più e ogni secondo che passa brividi di paura mi attraversano la schiena.
A un certo punto si sentì una voce, era roca ma soave e mi incantò.
Quando fui sicura che fosse ormai ad un metro da me si accese una luce e così riabituandomi a vedere vidi un ragazzo con i capelli neri, gli occhi verde smeraldo, dei denti bianchi che mi mostravano un sorriso sincero, delle labbra rosso sangue così accese che si abbinavano perfettamente al color degli occhi rossi di quel ragazzo. La sua espressione era rilassata e mi studiava come se fossi un oggetto prezioso e contemporaneamente mi guardava con aggressività ed affetto. Finalmente riuscii a dire delle parole sensate e formulai questa fantastica frase <<cosa vuoi da me? Perché sono legata? E domanda più sensata dove siamo?>> chiesi senza dargli tregua ma non rispose a nessuna di queste domande.
<<per favore stai un attimo calma! Abbiamo meno di un minuto e poi nascerai .>> rispose con una calma incredibile ma mi sorse un dubbio sulla sua frase appena pronunciata. In che senso "prima che nasca"? Come potevo aver un corpo e un pensiero da adulta?
Formai solo una delle domande che mi perseguitarono <<Chi sei? E chi sono?>>
<<Ottima domanda, io sono il tuo mate e sono un vampiro, mentre tu sei un incantatrice, l'unica dopo secoli passati, ora ti devo salutare, stai nascendo e ci vedremo tra vent'anni. Questo momento non te lo ricorderai mai nella tua vita. Addio.>>
E così il cosiddetto vampiro/mate se ne andò.
Ma lei custodiva in modo privato questo ricordo del loro incontro e ogni volta che si affacciava alla finestra sperava di vederlo.

Ecco a voi il prologo di questa storia. Spero vi abbia interessato! A presto