Il vento tiepido dell'inizio dell'estate mi scompigliava i capelli mentre ero inginocchiata intenta a raccogliere dei fiori, anche se ero la dea della primavera adoravo raccoglierli invece di creare io stessa un bouquet, così poteva essere spontaneo e sorprendermi dopo averlo finito; ero circondata da centinaia di colori e da ogni tipo di fiore, adoravo questo periodo dell'anno.
"Kore! Dove sei finita?"
"Arrivo madre!"
In quel momento avevo finito di raccogliere quello che mi serviva e avrei potuto creare il mio bouquet più tardi. Raggiunsi mia madre, Demetra, che mi aspettava innervosita con le mani sui fianchi.
"Lo sai che non voglio che ti allontani da sola ... è troppo pericoloso per te addentrarti nel bosco non accompagnata. Te ne prego, la prossima volta porta con te le tue amiche ninfe, mi farai stare più tranquilla."
Disse mia madre mentre mi poggiava un braccio sulle spalle, era nettamente più alta di me sfiorando i suoi quasi 2 metri, dopotutto era una Cronide e quindi discendente diretta dei Titani, aveva dei lunghi capelli dorati come il grano e gli occhio marroni scuro come la terra bagnata dopo una pioggia torrenziale, il viso era giovanile e non portava i segni dei secoli di vita che si portava addosso ma dagli occhi si capiva quanto antica e saggia fosse. Era sempre stata molto severa e aveva la costante paura che mi accadesse qualcosa.
"Perdonami madre. Ho intravisto una radura oltre il bosco dove erano nati dei fiori stupendi dai mille colori, pensavo di creare un dono per la sorella Artemide per il suo arrivo."
Il viso di mia madre si addolcì e mi diete un leggero bacio sulla tempia, anche se severa mia madre era molto dolce e mi amava tantissimo.
Sorridendo ci incamminammo verso il nostro palazzo dove vivevamo con le ninfe che mia madre aveva creato, erano come sorelle per me ed anche se ero una dea le trattavo al mio pari,a differenza di molte altre divinità.
"Kore! Andiamo a farci un bagno prima di cena te ne prego!" mi disse Dafne venendomi incontro.
"Oh Dafne mi piacerebbe molto ma devo finire di creare il mio dono ad Artemide."
"Andiamo! Potrai finirlo dopo cena, sei bravissima e non ci metterai molto a completarlo."
"Va bene va bene! Ma una cosa veloce!"
Dafne le afferrò il braccio facendo un gridolino, sapeva di convincerla ancor prima di aprire bocca.
Ci incamminammo verso il laghetto più vicino alla tenuta dopo aver salutato Demetra e ascoltato le sue solite raccomandazioni, arrivate notammo che stranamente non era presente nessun altro, di solito vi trovavano le sorelle ninfe ma si vede che stavano lavorando alla preparazione della cena.
"Non sembra vero di avere il laghetto tutto per noi! Approfittiamone prima che qualcuno ci raggiunga!" mi esortò Dafne mentre si sfilava il peplo dalla testa.
La seguii sciogliendo i nodi del mio color rosa antico e mi immersi dopo di lei. L'acqua era di una temperatura perfetta che leniva e scioglieva i nervi e i muscoli; erano dentro da un paio di minuti quando una voce poco lontana chiamò Dafne per chiederle una mano, Dafne sollevò gli occhi al celo e rispose che l'avrebbe raggiunta.
"Vado a vedere di cosa hanno bisogno." disse scocciata.
Feci per uscire dall'acqua anche io ma mi fermò
"Oh no resta ancora qui, siamo entrate da poco, vado a vedere di cosa hanno bisogno e poi ritorno"
Restare ancora sola per la seconda volta quel giorno? Mi sembrava un sogno!
STAI LEGGENDO
Il dio che rapì il mio cuore
RomanceTutti conosciamo la storia controversa tra Ade e Persefone, essendomi appassionata molto alla mitologia greca ho voluto creare la mia versione, diversa dalla storia che si pensa originale. Spero questo racconto possa appassionarmi come la loro stori...