capitolo 1- this is me

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driiiiiin
suona la sveglia.
salto giù dal letto spaventata e controllo l'orario.
8:10.
"cxzzo!! sono in ritardo già il primo giorno di scuola!!"
mi vesto velocemente e metto una felpa enorme con dei pantaloni larghissimi. dato che io sono piccolina sembravo una nanetta con quei pantaloni. mi lavo la faccia ed esco struccata, a me non piace truccarmi. odio il rosa e tutte quelle cose che piacciono alle ragazze della mia età. esco senza fare colazione. Mia madre mi blocca sull'uscio urlandomi addosso.
"buongiorno anche a te mamma!!"
pensai seccata.
l'autobus era già passato, quindi mi toccava andare a piedi.
avevo dei libri in mano, filosofia, letteratura e chimica. le prime tre materie che in teoria, avrei avuto quest'oggi.
ero quasi vicino scuola ma in lontananza sento il trillo della campanella.
inizio a correre.
"devo sbrigarmi o farò tardi!!"
prendo il telefono dalla tasca e il display segna le 8:20.
ero in ritardo e tra meno di 10 minuti sarebbero iniziate le lezioni.
senza neanche accorgermene vado a sbattere contro un ragazzo.
appena riprendo conoscenza noto che lui mi stava fissando.
aveva la giacca della squadra da basket della mia scuola. "The Lions Fire" e delle labbra bellissime che mi facevano venire voglia di baciarlo.
aveva un ciuffo etrusco e la rasatura ai lati. i suoi occhi verdi che alla luce del sole brillavano.
dopo essere rimasta lì a terra per un po' lui mi porge la mano e dice "alzati novellina, ma la prossima volta fa attenzione o ti distruggo"
ero rimasta incantata nonostante i suoi modi di fare parecchio aggressivi.
okay però ora parliamo un po' di me.
come già detto non mi piace truccarmi, odio il rosa e le cose che piacciono alle ragazze della mia età. io sono diversa dalle altre, io amo uscire e andare nella sala giochi invece di un negozio di trucchi. ho sofferto tanto durante la mia preadolescenza, sono stata bullizzata per i miei capelli quindi ho deciso di farmeli blu senza il consenso di mia madre ovviamente.
mia madre mi odia, mentre mio padre era sempre in giro per lavoro, infine c'era mio fratello, non voglio neanche descriverlo quello stronzo...
ci siamo trasferiti da poco a new york e mia madre ovviamente voleva obbligarmi a fare amicizia con tutti i miei futuri compagni di classe.
io sono bassa e minuta, con un colpo di vento volo via per questo indosso sempre stivali pesanti sotto i miei pantaloni larghissimi.
l'unica cosa che mi piace delle mie coetanee sono i vestitini attillati, di quelli ne avrò una ventina.
li indosso spesso per fare colpo sui ragazzi (ops questo non dovevo dirlo...)
sono una ribelle, nessuno può mettermi i piedi in testa.
sono cambiata, ora sono diversa, addio la julia stronza delle scuole medie, questa è la nuova me.

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