CAPITOLO 10 - UN GIOCO PERICOLOSO

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Il fuoco è un simbolo naturale di vita e passione,

sebbene sia l'unico elemento nel quale nulla possa davvero vivere.
Susanne K. Langer


Ethan si svegliò presto, deciso ad arrivare in orario per una buona volta, senza dover subire i rimproveri di Mastro Stewart. Quell'uomo era insopportabile ed Ethan proprio non capiva perché volesse sottoporlo all'umiliazione di circondarsi di 'ragazzini' inesperti, quando era chiaro che i poteri del giovane erano di gran lunga superiori rispetto a quelli dei suoi coetanei.

«La magia non vale niente, se non è sottoposta al minimo controllo!» aveva blaterato l'uomo, un giorno, nel tentativo di tenerlo a bada ma il ragazzo proprio non capiva né accettava quella giustificazione.

Che idiozia! aveva pensato in reazione alle parole di Mastro Stewart. Se era più potente dei suoi compagni di classe, perché doveva condividere le stesse stupide lezioni elementari. Gli altri sapevano, a malapena, gestire gli elementi naturali e si perdevano ancora dietro agli esercizi più semplici che invece Ethan era stato in grado di risolvere già all'età di cinque anni.

Si alzò dal letto e impiegò alcuni minuti prima di sentirsi pienamente sveglio. Si passò una mano tra i capelli biondi e sistemò il ciuffo, poi si vestì. Gli occhi castani, quasi neri, gettarono un'occhiata annoiata attorno a sé. Scese le scale che lo conducevano in cucina e si servì la colazione. Quasi avvertì un conato alla vista del solito pasto. Possibile non ci fosse nient'altro da mangiare a quell'ora? Anche la colazione più raffinata sulla faccia della terra lo avrebbe stufato, se riproposta ogni singolo giorno. La gente di lì aveva altro da fare e non poteva certo perdersi dietro alla preparazione di gustosi pranzetti o ricche colazioni in grado di fargli venire l'acquolina in bocca.

Si diresse così, un po' annoiato e un po' depresso, verso la sala studio dove avrebbe atteso l'arrivo dei suoi compagni di corso e di Mastro Stewart, ma avrebbe dovuto aspettare ancora per molto. Visto il grande anticipo in cui si trovava, decise di prendere un libro da uno degli scaffali in legno e si appoggiò su un ripiano in marmo. Cominciò a sfogliare febbrilmente le pagine con la forza del pensiero, pur di trovare qualcosa di interessante da fare. I soli due elementi a disposizione erano acqua e fuoco e su questi si sarebbero sviluppate alcune lezioni. Terra e aria erano entrambi alla mercé di Astoria e lei difficilmente ci avrebbe rinunciato. Come si poteva essere degli stregoni completi, se si disponeva del controllo di solo due elementi? Come si poteva esprimere il proprio potere in maniera totalizzante?

I poteri di Mastro Stewart erano limitati. Ma lo erano anche quelli di Astoria, seppur disponesse di due potentissimi alleati, oltre a un esercito al suo servizio.

Qualcosa stava per succedere, però. Ethan lo avvertiva!

In molti si stavano riversando a Bluewater. Alcuni cercavano aiuto, altri erano in grado di dispensarlo.

Vivere sul fondo del mare era tutt'altro che piacevole. Bastava alzare la testa per osservare, attraverso i soffitti di vetro, ogni possibile creatura. Le sirene erano molto diverse da come venivano descritte nelle leggende. Non avevano nulla di femminile né di umano, emettevano suoni stridenti che non avevano niente a che vedere con un magnifico canto e apparivano come delle piccole balenottere. Se Ethan aveva sperato di alzare lo sguardo e incrociare forme sinuose e sguardi seducenti, be'.... si era sbagliato. Addio a tanti sogni e desideri che erano andati morendo alla vista di quegli esseri.

Ormai, però, ci era abituato.

Di certo i nuovi arrivati si mostravano stupiti. I loro figli, seppur grandicelli non avevano mai praticato la magia. Non ne avevano avuto bisogno, vivendo in un mondo di pace. Questo spiegava il perché quei giovani fossero così in difficoltà con dei semplici esercizi di controllo e imposizione del proprio potere sugli elementi.

TCLM (ANTEPRIMA - prologo + 11 capitoli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora