5.Love VS Reality...An important match.

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Jon si trovava con Kimberly nel salone di casa sua, avevano già bevuto la loro cioccolata calda e ormai quel posto era infestato da un silenzio tombale. Quel silenzio che c'era si era formato per nascondere i loro sentimenti più profondi ed entrambi sapevano che non avevano niente da dirsi per incominciare una chiaccherata normale. Jon era intento ad accendersi una sigaretta con il suo accendino preferito, Kimberly notò che questo accendino aveva una donna nuda raffigurata sopra, con delle carte da Poker nelle mani ed appunto una sigaretta in bocca.

-"Ma che bell'accendino..."- Disse Kim con tono sarcastico.

-"Bello vero? Lo porto sempre con me, lo considero come un portafortuna"- Rispose Jon guardando il suo accendino.

-"Certo...Non penso che tu lo abbia preso perchè il venditore ti ha detto che portava fortuna..."- Disse Kim facendo una smorfia.

-"Infatti l'ho preso perchè questa bambolina raffigurata qui sopra era stupenda!"- Rispose sorridendo Jon-

-"Sempre il solito...Poi non sai che il fumo fa male?"- Gli chiese Kim facendolo ridere sonoramente.

-"Che ridi?"- Continuò lei.

-"Ah Kim, la mia cara,dolce ed ingenua bambina..."-Riuscì a rispondere Jon prima di ritornare a ridere subito dopo.

-"Non sono una bambina! E poi mi vuoi dire perchè ridi?! Che ho detto?"- Chiese di nuovo Kim in attesa di una risposta esaudiente.

-"Si che lo sei...Comunque rido perchè a me non fa male niente! Ho la pelle più tosta di un elefante."- Le rispose Jon.

-"Dicono tutti così e poi tu sei un elefante!"- Lo provocò Kim trattenendo una risata.

-"Quindi tu vorresti dirmi che sono chiatto?"- Le chiese Jon guardandola male.

-"Certo che si!"- Rispose lei facendogli la linguaccia.

-"Sei una bambina cattiva che morirà adesso sotto le mie mani!"- Urlò quasi Jon mentre si alzava lentamentecon l'aiuto della sua stampella.

-"C-Che vuoi fare? Joooon calmati! S-Scherzavo!"- Disse Kim mentre si stava alzando anche lei.

-" "Dicono tutti così"...Ti ricorda qualcosa? Ora te la farò pagare cara"- La avvertì Jon mentre si avvicinava con il suo ghigno da vero cattivo delle favole.

-"Dai! Scherzavo! Te la prendi subito!"- Rispose Kim mentre indietreggiava.

-"Lo so!"- Disse Jon prima di arrivare a lei con uno scatto bruciante e prenderla (nonostante avesse la stampella) per i polsi.

-"Dai! Che vuoi fare!"- Riuscì a dire Kim in preda all'imbarazzo visto che la faccia di Jon si trovava a pochi centimetri dalla sua.

Jon non riapose e Kim iniziò ad agitarsi. Diede uno spintone a Jon che non vide lo scalino che divideva la cucina dal salone ed inciampò. Cadde all'indietro e Kim che si era appoggiata al suo petto cadde anche lei. Si ritrovarono in un istante per terra, a guardarsi negli occhi. Lei pensava che gli occhi di Jon erano stupendi, la facevano rimanere estasiata e sarebbe rimasta a guardarli per sempre se solo ne avesse avuto la possibilità e lo stesso pensava Jon di quelli di Kim. Rimasero in quella posizione per 2 minuti circa finchè Jon si decise a parlare.

-"Sei stupenda..."- Disse Jon mentre lei arrossì immediatamente.

-"G-Grazie..."- Balbettò Kim in preda all'imbarazzo.

-"Veramente pensi che io sia chiatto?"- Continuò Jon cambiando discorso vedendola in stato di trance.

-"N-No...Penso che sei perfetto..."- Rispose Kim coprendosi gli occhi con le mani dalla vergogna.

Dean Ambrose- The Most Crazy Man In The WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora