52. Nick: Terrore

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«Stai bene? Sei ferita?» chiesi immediatamente cercando di andarle incontro, ma rischiai solo di cadere.

Fu Tiara che mi sostenne.

«Arianne ti sta cercando e James ha bisogno di aiuto, dobbiamo...»

«Tu lo chiedi se io sto bene? Tu vuoi aiutare James ed Arianne? Ma ti sei visto, Nick?!» mi interruppe senza guardarmi.

Aveva i capelli scompigliati davanti al volto e la testa china e solo in quel momento mi resi conto che stava tremando per il pianto.

«Tiara, io sto bene. Cioè, non sto veramente bene fisicamente, ma ehi, sono un Imperium dell'aria, so volare!» affermai cercando di consolarla. Il fatto che non mi reggessi in piedi però, forse non giocava molto a mio favore.

Tiara non mi rispose, rimase con la testa china a piangere in silenzio, stringendo i miei vestiti con le sue esili mani tremanti.

Era una scena familiare. Nel corso degli anni ero spesso tronato ferito gravemente o avevo rischiato la pelle per un motivo o l'altro e ritrovavo sempre Tiara a preoccuparsi per me.

Non era così strano che la ragazza avesse sviluppato un istinto protettivo nei miei confronti.

Piangeva per me e io mi ritrovavo a cercare di consolarla tutte le volte.

Probabilmente ero la persona che più l'aveva fatta piangere nella sua vita.

Ero proprio un amico orribile.

«Perché? Perché lo fai? Cosa ti spinge a trattarti in questo modo?» chiese con voce flebile.

«Non è che avessi chiesto di venire rapito e torturato, sai?» cercai di metterla sul ridere.

In assenza di risposta aggiunsi:«Andiamo, Tiara, ci sono cose più importanti al momento».

Tiara alzò lo sguardo lapislazzuli coronato da lacrime macchiate di trucco e arrossati dal pianto.

«Nick smettila, smettila ti prego! Davvero dopo quello che ti è successo hai intenzione di buttarti in un altro pericolo?!» esclamò adirata.

«Che stai dicendo?! Non posso certo stare con le mani in mano mentre hanno rapito Tess e Arianne è chissà dove!» replicai.

«E che potresti fare in queste condizioni! Non puoi nemmeno usare i tuoi poteri!» esclamò la ragazza.

«Non hai due vite, Nick! Ne hai una! Una sola! E non te ne frega niente di questa tua vita!» mi gridò in faccia.

«Anche se non rimangono le cicatrici, anche se senza di te gli altri potrebbero ferirsi, non significa che tu debba sacrificarti!»

«Fermati Tiara» le impedii di proseguire.
Afferrai Tiara per le spalle e la guardai dritta fisso negli occhi.

Ero certo di aver sentito male, ma le chiesi comunque:«Cos'hai appena detto?»

«Non puoi continuare a farti del male, Nick...» replicò a denti stretti senza smettere di piangere.

Ma in quel momento non riuscivo a pensare alla ragazza in lacrime.

«Come fai a sapere che non posso usare i miei poteri, Tiara» precisai alla seconda domanda.

Tiara sgranò gli occhi lucidi e non rispose.

Il mio cuore sembrò che si fosse fermato.

Quella orribile brutta sensazione sembrava aver trovato la sua causa e sembrava deriderlo adesso che finalmente le prestavo attenzione.

Tutto aveva senso. Come Tiara avesse acconsentito a venire con noi quando era la prima che se n'era andata dal team di ricerca.

Com'era possibile non accorgersi delle persone che ci tallonavano quando c'era Tiara, una Imperium della terra dotata di incredibili capacità sensoriali, con noi?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30 ⏰

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