Non Avevo Di Certo Finito!

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Quella mattina uscii di casa, come al solito, perfettamente in orario, controllando meticolosamente che la mia camicia da uniforme scolastica fosse  allacciata alla meglio così come gli occhiali, dai vetri cristallini.
Frequentavo il terzo grado di una delle scuole pubbliche della mia città, i miei genitori mi diedero carta bianca e via libera, fidandosi ciecamente della persona alla quale stavano lasciando il loro secondo appartamento.

Avevo imparato a cucinare in giovane età, avevo imparato a fare tutto ciò che serve per poter sopravvivere da solo e, dopotutto, amavo andare a scuola consapevole che avrei ottenuto ciò di cui avevo bisogno per poter continuare i miei studi universitari futuri.

Mi morsi le labbra attraversando il corridoio, posai i miei libri afferrando quelli esatti per la prossima lezione, entrando in classe e sedendomi al mio solito banco.
Non parlavo molto con i ragazzi e le ragazze della mia classe, mi piaceva restare spesso da solo, avvolto fra i mkei pensieri, e nessuno si era mai permesso di darmi fastidio o giudicarmi per questa scelta, tante persone la pensavano come me.

"Hey!"

Apparte lui, lui sembrava avercela davvero a morte con me, pur non avendo mai capito cosa io gli avessi fatto. Era un odio platonico, nato dal nulla.
La voce in questione proveniva da Min Yoongi, un ragazzo che faceva parte della mia stessa sessione di corsi ma che in realtà si trovava al quarto grado, pronto per poter finalmente terminare l'ultimo anno. Era più grande di me di due anni, aveva uno stile particolare, uno sguardo misterioso, un viso pulito e apparentemente calmo, era ben voluto da tutti ed era capace di riuscire a fare qualsiasi cosa, tanto gli sarebbe venuta bene nonostante fosse visibilmente un fallimento totale.

"Sto parlando con te!" esclamò ancora una volta, stavolta raggiungendo il mio posto.

Qualsiasi cosa facessi, seppur innocua, per lui era qualcosa di inaccettabile ed io non avevo mai capito il perché, nonostante avessi avuto tante volte la possibilità di chiederlo e lui tante occasioni per rispondere.

"Leva il tuo sporco zaino dal banco del mio amico" alzò un sopracciglio indicando un ragazzo dai capelli rossi, che non espresse niente a riguardo, non gli importava dove avessi lo zaino probabilmente perché nemmeno mi guardava.

Per questo evidente motivo scossi la testa cercando di ignorarlo, come mi capitava di fare spesso, ma quel giorno proprio non voleva saperne ad andarsene.

"Sei forse sordo?" sussurrò sbattendo violentemente le mani sul banco, facendomi sobbalzare dalla paura dell'impatto

Mi schiarii la voce
"Non da fastidio a nessuno il mio zaino"

"A me si!" annuí alzando la voce "e anche a lui" indicò ancora il rosso che scosse lentamente la testa minando uno 'scusalo'.

Sospirai leccandomi le labbra, togliendo velocemente lo zaino da lì, appoggiandolo dietro la sedia, cercando di concentrarmi su dei tratti di un libro di letteratura.

"Finalmente hai capito chi comanda" annuí scuotendo la testa, lasciandomi uno schiaffo dietro la nuca prima di andare via indisturbato.

"Dannazione" mi toccai la testa sbuffando "ammasso di muscoli senza cervello" sussurrai

Yoongi si fermò sullo stipite della porta, facendo un passo indietro
"Mh?" alzò un sopracciglio "cosa hai detto?" si avvicinò a me afferrandomi per il colletto della camicia

"Mh, niente" sussurrai evitando di guardarlo quando più possibile

"Bene" mi lasciò ricadere sulla sedia "allora continua a stare zitto, se non vuoi problemi" annuí andandosene, stavolta per davvero, via.

Ruotai gli occhi sistemandomi, pronto per affrontare una nuova giornata scolastica, lasciando alle spalle Yoongi e i suoi problemi, concentrandomi sul resto.

-

Finite le lezioni, suonata la campanella, decisi di rimanere in classe, aspettando di restare solo, e controllare ancora e ancora quel sito che Taehyung, settimane prima, mi aveva scaricato.
Scossi la testa e presi il cellulare appoggiandomi al banco, controllando tutte le notifiche, mordendomi le labbra sbuffando, venendo subito afflitto da un senso di vuoto appena notai l'icona delle notifiche vuota.
Sospirai pensando al fatto che se non avessi avuto speranza alcuna nemmeno su un'app di incontri, dal vivo sarebbe stato un totale disastro.

Venni, però, risvegliato da un rumore.

"Hey nerd!"

Ovvio, era la porta che si apriva e, ovvio, era Yoongi che aveva deciso di rompermi ancora.
Infatti, lui e la sua gang si avvicinarono a me velocemente, guardandomi da capo a piedi; chi glielo spiegava che nell'arco di tre ore non ero cambiato affatto e non c'era bisogno di fissarmi così?

"Sparisci da questa classe, ci serve" annuí

"Questa è la mia classe" alzai un sopracciglio

"Le lezioni sono finite, o sbaglio?" si appoggiò al mio banco guardandomi "e ti avevo detto di stare zitto, o sbaglio?" sussurrò

Mi morsi le labbra, afferrando velocemente il mio zaino, posando il cellulare, così come capitava, correndo velocemente verso il bagno, lasciandomi indietro quei ragazzi troppo presuntuosi per me.

"Ah? Dove crede di andare? Non avevo mica finito" Yoongi strinse i pugni, seguendomi poco dopo.

Daddy's charm//Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora