Come Acqua Fresca Sulle Foglie

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Varchi l'uscio e tutto scompare
ma resta impresso il tuo incenso corporale,
per tutta la mia esistenza la tua essenza mi potrà inebriare,
le mie membra di te saranno impregnate;

ti vedo e non so mai cosa guardare,
mi si apre un varco interspaziale, temporale;
e ti continuo a guardare,
stupenda come un'aurora boreale,

Morfeo mi mostra una nebulosa planetare,
é un sogno, ma vorrei continuare a sognare
e ti vedo, una creatura affascinante da studiare
penso, ogni tuo lato vorrei amare;

darti tutto ciò che é mio,
tutto ciò che c'é di D'io,
cosi l'insicurezza scompare
  ma ogni goccia di sangue che ti cade, con le mie lacrime la vorrei compensare,

la tua salute mentale
mi influenza il morale,
quando overreagisci mi fai preoccupare;

nello stomaco ho farfalle che mi tolgon la fame,
chiederò alle stelle cadenti di annullare
ogni ragione che ti fa stare male.

Prima che devi arrivare
il rullante nel petto insistentemente batte;
lo stomaco mi fa un male cane
come mischiassi caffè con paglie.

Sembro un animale
se parlo di quanto ci piace scopare,
godo quando con le dita arrivo alla vita,
poi il culo, sembra un tocco di fumo da palpare
per poi godere e sognare.

mi dici che non ti senti mai normale
ma sento sulla pelle la tua mente,
é artistica, pittorica, all'estro steodoscopica,
geniale;

devi la mia visione dalla realtà alla fantasia,
un futuro rigoglioso, l'opposto di una distopia,
dove la felicità non sembra più una bugia.

Peccato tutti i miei pensieri non ti posso raccontare,
sono millesimali a quantità sproporzionate,
poi ci vediamo e me li fai scordare,
fanno come uccellini che imparano a volare.

Quanto ti feristi da sola ci rimasi male
con un bacio la ferita provai a rimarginare,
da mesi provo ad estirpare
le tue brutte abitudini che ti fan del male,
non sopporto che ti riempiono di pare.

Vorrei rimanessi col sorriso stampato
o preferirei avere un polso slogato,
soffrirei sapendo che qualcun altro
ha potuto tangere con mano
ciò che io ho visto, aiutato e amato.

Adoro la tua cultura
e le conoscenze illuminan,
la mia testa fan brulicar
se provo a descrivere in una poesia aulica,
l'affinatezza della tua anima
che é d'oro e platino come una stella alpina,

esci dai miei schemi di pratica,
scivoli tra le mie braccia
come acqua fresca sulle foglie, rugiada,
come un granello sulla sabbia;
come le mie ciglia bagnate da qualche lacrima
di gioia, non succedeva da quando dal freddo sarebbe congelata.

Mi scansi la tristezza, la noia, ogni giornata
sento una nuova ebrezza sei la mia joya, divampa
la fiamma della mia ispirazione, Nausicaa;
poi Afrodite se a letto vado dal seno alla natica,
ma se litighiamo sei Atena, dea in Attica.

Rimango estasiato quando articoli i pensieri,
i dubbi me li sciogli come i capelli dopo che li leghi;
andrei con te alla scoperta di mille mondi interi;
mi chiedo se vieni dai sogni o dagli emisferi
cerebrali,
é  un caso che i nostri sentieri si sono incrociati.

Mi allievi i sensi di colpa, la mia peggiore malattia,
da cui scappo più veloce che un ladro 'la polizia.

L'Alter Ego Che Non Si Vergogna D'AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora