Capitolo 4

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Tic toc, tic toc

Apro gli occhi piano piano e sono nel mio letto. Sento che qualcosa mi stringe la pancia. sarà di sicuro la coperta. Cerco di alzarmi, ma la solita cosa di prima, continua a trascinarmi sul materasso. Mi tocco i fianchi. Due braccia. Due grandi braccia. Due muscolose, grandi braccia. Lentamente con le dita, percorro le maestose linee dell'essere sconosciuto. Arrivo alle spalle e, mezza assonnata, lo guardo in faccia. Anche se chiusi, saprei sempre e dovunque, a chi appartengono quegli occhi.

"Buongiorno" dice Federico svegliandosi

"Perché sono qui?" Dico cercando d'alzarmi. Ma proprio mentre sto poggiando il piede per terra, la testa mi gira talmente tanto da farmi quasi cadere. Si quasi, perché una CERTA PERSONA, mi prende proprio prima di cadere

"Hey piccola, cos'hai? L'avermi visto di prima mattina ti fa quest' effeto?" dice avvicinando la bocca all'orecchio portandomi milioni di brividi dietro la schiena

"Ma vaffanculo. Sinceramente penso che non ci sia limite alla tua egocentricitá" dico tremando dal freddo. Dopo un po' non mostra nessun cenno a voler lasciarmi, così mi allontano ributtandomi sotto le coperte.

"Hai freddo?" Domanda togliendosi la maglia del pigiama

Da qui vedo tutti i suoi addominali scolpiti, neanche fossero di roccia pura. Delineati e puliti

"Piccola ti sei imbambolata?"

"Si sto congelando" dico aggirando la domanda

Lui ride e mi passa un termometro. "Posso chiederti che cos'è successo ieri sera? Ma sopratutto perché avevo le tue braccia intorno ai miei fianchi?" Gli domando

"Diciamo che in poche parole, hai bevuto tantissimo e non me la sentivo di lasciarti a casa dai tuoi che mi avrebbero fatto trentamila domande. Per il fatto che ero dietro di te, si può semplificare al fatto che mi hai chiesto di dormire con te..."

"In che senso?" Dico spaventata e poggiando sconsolata la testa sul cuscino.
"No tranquilla, non pensare male. Non ne avrei mai approfittato di te quando eri ubriaca. E poi... Dai sei Giorgia, c'è parliamo di quella Giorgia che in prima, il primo giorno di scuola e dico il primo, é cattura davanti a tutti mentre la stavano chiamando" mi nascondo ancora di più cercando in ogni modo di sprofondare nel cuscino "e lei cosa ha fatto? Semplicemente ha mandato a fanculo tutta la scuola" continua Federico.

"No ti prego non ricordarmelooo" lo prego. "E comunque sei la mia ragazza preferita da prendere per il culo" dice. "Ma fottiti!!"
Ride
"Dai fammi vedere il termometro. 37,2 . Pensavo peggio"
"Adesso te ne vai che mi cambio? Devo ritornare a casa" dico tirandogli un cuscino che lo manca di 3 metri. Si avvicina pericolosamente. Si stende sul letto con me sotto "Concludendo, guarda che anche se ho detto che non avrei mai approfittato di te, non vuol dire che non potrei farlo ora che sei sveglia. Casa vuota. Tu con la febbre. E io..."
Gli tiro un calcio nei gioielli di famiglia per allontanarlo da me
"E tu castrato!" Urla come un forsennato
"Giorgia scappa! É meglio per te! Brutta stronzetta!"
Rido. Non riesco a fermarmi. Lo allontano, buttandolo fuori dalla camera.

Dopo essermi fatta una bella doccia ed essermi cambiata, scendo al piano di sotto. Wow quanto é grande questa casa!
"Hey portami a casa che ho sonno" gli dico vedendolo seduto sul divano
"Per me potevi benissimo continuare a dormire.."
"Vuoi per caso un altro calcio nelle palle ?!?!" Gli domando

"No grazie mi è bastato il primo. Comunque ti avverto, non è che dopo questo il nostro "rapporto" cambierà. Rimarrai sempre la sfigata GiorgiaRossi" dice guardandomi dall' alto verso il basso. "Sai una cosa?" Gli dico "me ne vado a piedi. Mi sono stancata di sentirti". Esco. Chiudo la porta e cerco di cancellare tutta la mattinata.
Squilla il cellulare. Messaggio. Marco
Ehi dove sei? Sono le 8 di mattina della domenica. Domenica 15 Novembre. Matrimonio della zia Tanya alle 2. Tu damigella. Ti ricorda qualcosa tutto questo?!? Vieni al più presto possibile. Mamma e papà dormono, ti copro io.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2020 ⏰

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