capitolo 3

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Non era una ragazza esuberante, lo si notava anche dal modo in cui era vestita: un semplice vestito bianco che le arrivava fin sopra il ginocchio e delle ballerine molto semplici. Il suo viso era così rotondo da evidenziare alla perfezione le sue labbra carnose e rosate. Aveva i capelli raccolti in una lunga treccia e i suoi occhi verdi, erano così grandi, così fottutamente perfetti.
"Ciao Sì, lei è Bethany, mia cugina" disse Ale, sorrisi e le strinsi la mano "Silvia.." non riuscivo a non fissarla negli occhi e a non rimanere ipnotizzata.
"Piacere, Bet" e sorrise 'mio Dio, quant'è bella', pensai.
Rimanemmo lì circa un'oretta poi andammo a mangiare qualcosa, intanto io, Ale e Bet parlavamo di tutto ed ebbi la possibilità di scoprire davvero un animo dolce e gentile come quello della moretta. Ci scambiammo i numeri e da lì cominciò il tutto. Volevo sapere di più su di lei e avrei pregato per anni solo per scoprire il suo orientamento sessuale. Giuro, quella lì non mi sarei mai perdonata di farmela scappare via.

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